Articoli marcati con tag ‘Nicola Romanelli’
Il cinema Vittoria (di Nicola Romanelli)
Il cinema Vittoria (Azzarito)
Uno dei passatempi preferiti non solo da Cosimo Barnabbät, ma da tutta Massarianova nelle serate fredde d’inverno, consisteva nel rifugiarsi per un paio d’ore nella grande sala (platea) cinematografica di Azzarito, distendersi al buio e perdere un pò la testa. Il cinema, l’unico di Massarianova, purtroppo era aperto una volta la settimana. Le avventure dei pionieri contro gli indiani era, la pozione di papaverina dei grandi, entravi in un mondo dove galleggiavi e non si avvertiva alcuna asperità, la nuda sedia Leggi il resto di questo articolo »
MASIN IL FRUTTIVENDOLO (di Nicola Romanelli)
Coi soldi guadagnati a raccogliere ulive coi geloni alle dita esco di casa. È la prima esperienza. È la prima volta in vita mia che posso come un grande, decidere di volere e comprare con i miei soldi. Avevo 8-9 anni con in tasca un bel gruzzolo, non ricordo esattamente, 60 – 70 lire! e neanche il prezzo esatto della frutta ma il resto è tutto vero. In quanti oggi a Massarianova ricorderanno il mitico Masin, il fruttivendolo!… Leggi il resto di questo articolo »
IL CARNEVALE (di Nicola Romanelli)
Quello di oggi lo sappiamo, è tutto pieno di colori e sfarfallante, diverte la vista, ma quello di tanti e tanti anni fa, quando non si vedeva il becco di un soldo era tutto un’altra cosa, ma la partecipazione e divertimento non aveva confronto: Leggi il resto di questo articolo »
La lettera sotto il piatto (di Nicola Romanelli)
Non so se ancora esiste l’usanza a Natale di mettere la lettera sotto il piatto. Nel lontano 52-53 per noi bambini era un’occasione elettrizzante e se volete la racconto anche per rivivere momenti fantastici come si passava in Leggi il resto di questo articolo »
Una famiglia in fumo (di Nicola Romanelli)
Pubblichiamo di seguito il racconto “Una famiglia in fumo” tratto dalla raccolta “In via delle betulle“ di Nicola Romanelli, sammichelano doc che da anni vive in Svizzera.
“Alla scuola Bünzmatt, della città di Wohlen, la sala riservata alle conferenze era strapiena, l’invito alla serata era stato accolto con grande interesse dai genitori degli alunni dell’ultimo anno scolastico obbligatorio…”
Una famiglia in fumo
L’estate era nel suo vigore, luglio il mese delle vacanze dava l’opportunità ai ragazzini rimasti in paese, quelli cioè non aggregati al serpentone di auto in vacanze, di sbizzarrirsi a volontà. Erano della stessa classe, di otto e nove anni e invece di starsene in piscina scelsero la zona del Bleichi. Amavano posti solitari, vale a dire non stare sempre sotto gli occhi dei grandi, e schiamazzare senza essere continuamente richiamati.
All’ombra del grosso platino al centro del parco gareggiavano a chi faceva il salto più lungo. Toccava a Zenon che circondato dai compagni era concentrato per fare il salto meglio di… Leggi il resto di questo articolo »
A messa! a fare cosa? (di Nicola Romanelli)
Pubblichiamo di seguito il racconto “A messa! a fare cosa?” tratto dalla raccolta “In via delle betulle“ di Nicola Romanelli, sammichelano doc che da anni vive in Svizzera.
“Qualcosa non quadra. Siamo nella casa di nostro padre e perdinci guarda che facce. Ma è morto qualcuno, qualcuno sta male? quando ci troviamo tutti insieme, fratelli, sorelle figli e nipoti, in casa del padre, dico di un padre terreno si sente bene che aria che tira, che gioia si sente, che festa che allegria! Qui nella casa di dio nostro padre tira aria da funerale”.
A messa! a fare cosa?
È domenica ci avviamo verso la chiesa parrocchiale al rintocco delle campane, affiancati da coppie del vicinato in via delle betulle. Mi figuro, chissà per quale ispirazione, al figliol prodigo che giunto alla casa del Padre viene accolto con gran calore e festeggiato come si usa per le grandi occasioni. Una gran… Leggi il resto di questo articolo »
Un muggito non spaventa un leone (di Nicola Romanelli)
Non è per la smania di andare contro corrente o come suol dire uscire dal branco oppure dal gregge, ma alcune considerazioni, pur ben incolonnato nella mandria, pardon, nella massa popolana, la esprimo, ben inteso a titolo personale.
Si sa che un muggito non spaventa un leone, anzi:
Quello che sta succedendo da parecchi anni, a ondate sempre più devastanti, in Europa, in quasi tutto il Medio oriente e gran parte dell’ Africa, a noi comuni mortali comincia a levare il sonno, ma non ai capi di stato che ci governano. Ci assicurano, ci invitano a non aver paura, ad andare avanti come se tutti i morti ammazzati siano tratti da scene di un romanzo dell’orrore! L’Europa viene prima invasa da rifugiati che fuggono dal nord Africa, e improvvisamente scappano dalle coste della Turchia, dove erano già accampati da anni senza che nessuno si chiede perché! raggiungono la Leggi il resto di questo articolo »
SCUSAMI EDGAR! (di Nicola Romanelli)
La cassarmonica (di Nicola Romanelli)
I preparativi quelli impegnativi sono terminati. La strada principale che dalla piazza porta al cimitero è inghirlandata a festa. Archi floreali rivestiti di luci colorate mi gonfiano il petto dalla gioia. Quante volte siamo stati cacciati a sgridate dagli operai mentre erano all’opera! Ma per noi la festa era pure quella, anzi i preparativi sono proprio quelli che ti elettrizzano Leggi il resto di questo articolo »
I fessi fessi fatiyene (di Nicola Romanelli)
Una riflessione su due epoche completamente opposte: il frenetico lavorio di luglio di sessant’anni fa e luglio moderno coi pensieri in villeggiatura, al mare e le proteste sull’enfiteusi dei terreni che non rendono anzi costano per mantenerli! Tratto dal libro “Il gusto della mela”scritto da un sammichelano doc, Nicola Romanelli.
Luglio era un mese impossibile per il calore, eppure così vitale per la vita del nostro paese, richiedeva fatiche supplementari e lavori maggiori di tutto l’anno. Con la soddisfazione però che, malgrado il sudore, si raccoglievano i frutti anche dei Leggi il resto di questo articolo »
Lu pusce (di Nicola Romanelli)
Dal libro “Il gusto della mela” scritto da un sammichelano doc. Nicola Romanelli questa volta ci propone “Lu pusce”.
A Massarianova, per ogni cosa che accadeva e non sapevano spiegare, si credeva che nei sotterranei si aggiravano strane creature, tanto che raramente qualcuno si avventurava di notte ad uscire da solo. Un brivido pietrificava il sangue al solo pronunciarne il nome: lu pusce, li lavuriyedd, li cuppulin russ, li muriscjän… Leggi il resto di questo articolo »
Il canneto (di Nicola Romanelli)
Dal libro “Il gusto della mela” scritto da un sammichelano doc. Nicola Romanelli questa volta ci propone “Il canneto”.
Nella foto, della famiglia Romanelli, Nunna Letchye, Cosimo, Danodda, Batudd. Leggi il resto di questo articolo »
La contrada Cotogni (di Nicola Romanelli)
Riprendiamo a pubblicare altri capitoli del libro “Il gusto della mela” scritto da un sammichelano doc. Nicola Romanelli questa volta ci propone “La contrada Cotogni”.
Nella foto, della Leggi il resto di questo articolo »
Li Quaremml (di Nicola Romanelli)
Li Quaremml di sobb’Ataén (la contrada in cui si trova il nostro fondo):
Era verso la seconda settimana di maggio, come tutti gli anni, la casa di campagna sobb’Ataén era pronta, ed ero felicissimo di andare. Non distava tanto, neanche 500 metri, e col mio Leggi il resto di questo articolo »
Bivim nata vot, bivim nata vot e po si pensa! (di Nicola Romanelli)
Ve lo ricordate? era la nenia dei nostri cari antenati, che con l’ultima bevuta festaiola si ripromettevano ai sacrifici che li attendevano. Ed erano persone di parola, che anche nella sbornia non dimenticavano quel che si proponevano. E noi loro discendenti dobbiamo esserne fieri e coerenti con quanto ci hanno Leggi il resto di questo articolo »
Erano talmente tanti che nemmeno i porci li mangiavano! (di Nicola Romanelli)
Erano talmente tanti che nemmeno i porci li mangiavano!
La loro abbondanza sminuì il valore e decretò la fine.
Ma oggi il tempo è propizio al ritorno dei fichi,
quando erano considerati l’oro della campagna … sentite Leggi il resto di questo articolo »
Ancora, mille… (di Nicola Romanelli)
Carissimo Rocco, ti sono grato per quello che fai, per le tue fatiche, per i momenti emozionanti ma soprattutto per quelle situazioni in cui non ti arrendi e prosegui con tenacia per un lavoro più favorevole a noi che a te stesso.
Grazie espresso col cuore! E per riconoscenza ti regalo, approfittando del fico mandorlato Leggi il resto di questo articolo »
I dolci di Natale (di Nicola Romanelli)
Tratto da “Il gusto della mela”, scritto da un sammichelano doc, Nicola Romanelli.
Tra una chiacchiera e l’altra, belli rilassati, la mamma che ha avuto sempre il dono di scomparire senza farsi notare, riappare di solito per qualche novità ma questa volta strappa le nostre esclamazioni di desiderio e gratificazione.
- Voglio vedere se ne avete ancora voglia, dice ponendoci davanti il vassoio dal dolce-acre profumo delle paste di mandorle, ricoperte di zucchero candito. I nostri dolci preferiti. –
Dopo aver mangiato avidamente i piatti gustosi che solo nelle grandi feste ci è concesso, accogliamo i dolci come i fuochi d’artificio si addicono per terminare una grande e cara festa.
Nzin si tuffa sul vassoio con tutte e due le mani e Nucc, presolo dalle bretelle sulla schiena, lo ritira brutalmente indietro. Enzo ha le manine chiuse con forza e strilla che i dolci sono tutti suoi. Noi ci divertiamo per quel litigio, sappiamo che non c’è motivo di azzuffarsi, abbiamo visto le sorelle con la mamma farne talmente che ne avremo per tutta la settimana. Leggi il resto di questo articolo »
Micchio di Barrak (di Nicola Romanelli)
“Per incanto, come gli capitava in quelle mani sapienti, un pezzo di fil di ferro, apparivano modellini di biciclette, carrettine, ed un’infinità di oggetti carini che appena compiuti si lasciava prendere dalle mani, allegro per l’incomprensibile avidità ostentata dai suoi coetanei. Era tra i compagni e nello stesso istante assorto in un altro mondo, preferito, estraendosi dal presente. Strano magico mondo ipnotizzava la sua mente e si disinteressava, pur partecipando come fosse bendato al nostro mondo. Viveva normale in mondi paralleli, senza segni di squilibrio se non la sua grande semplicità. Amico di tutti e tutti ne approfittavano, lui sereno, gli altri famelici. In un mondo dove i genitori raccomandavano ai figli di “aprire gli occhi” e i figli applicavano alla lettera il precetto e deridevano gli altri semplici o ingenui considerati deboli o debilitati”.
L’ottavo capitolo di “Il gusto della mela”, scritto da un sammichelano doc, Nicola Romanelli. Auspichiamo che il romanzo abbia una dovuta e meritata pubblicazione in cartaceo. In bocca al lupo, zio. Buona lettura.
Andiamo a raccogliere li cozzpatedd (di Nicola Romanelli)
“Come sempre quando si è riuniti in famiglia, tutti vogliono essere primi e nella smania tra spinte e ripicche, la povera bacinella viene capovolta. Cosimo che era già col secchio di nuovo pieno, tra il serio e il faceto, rovescia l’acqua loro addosso, evitando la moglie. Si pente per aver ceduto a quel puerile impulso, e prima che si elevi la protesta lascia sull’orlo il secchio e in tutta fretta scompare dietro il tetto della lamia, proprio al fianco della cisterna, e si porta sul versante opposto, dove scende nella corte dei maiali. Da lì prende la pala appoggiata Leggi il resto di questo articolo »
Il gusto della mela, di Nicola Romanelli
Di seguito i link di accesso ad alcuni capitoli del libro “Il gusto della mela” scritto da un sammichelano doc, Nicola Romanelli. Auspichiamo che il romanzo abbia una dovuta e meritata pubblicazione in cartaceo. In bocca al lupo, zio.
Buona lettura. Leggi il resto di questo articolo »