Articoli marcati con tag ‘memoria’
QUAREMMË (di Edmondo Bellanova)
Il periodo è quello giusto, ma, pur guardando con attenzione, non vedo più le quaremme appese agli incroci delle vie di San Michele. Ricordo quella di via Trento sull’incrocio di via Ciano e mi sovviene il timore fanciullesco di chi vedeva in quella tenebrosa figura, appesa ad un filo, il palese monito per una vita più moderata e cristiana. Peccato che l’usanza si sia inesorabilmente persa e che nessuno (Proloco!) pensi a riproporla.
Già, Quaremmë (la quarantana), moglie del buon Carnevale, morto (scoppiato) per i bagordi di vino e cibo, in lutto per espiare le colpe e i peccati del marito, dal Mercoledì delle Ceneri e sino al Sabato Santo di Pasqua, se ne stava appesa in aria, con gli abiti di stracci neri e sporchi, a lavorare con il fuso e contare le settimane che mancavano dalla Pasqua con sette penne nere infilzate in un’arancia o patata. o sette taralli infilati nel fuso.
Ora ci mettono in quarantena nel vano tentativo di sfuggire al coronavirus e allora la buona abitudine di vivere parsimoniosamente la Leggi il resto di questo articolo »
SOPRANNOMI NOSTRI (di Edmondo Bellanova)
Apprendo con piacere del tuo progetto di raccogliere in un Dizionario i soprannomi di Ceglie Messapica e condivido pienamente il valore storico culturale di una raccolta di questo genere.
Per la verità, anche qui a San Michele Salentino, si è tentato di fare lo stesso lavoro con risultati anche apprezzabili. Nella ricerca si era impegnato l’insegnante elementare Cosimo Balestra (Micchië di Balestrë) ed io continuo a scavare nella memoria del paese nella speranza di lasciare testimonianza di questi termini coniati con sarcasmo ed ironia per distinguere un individuo dall’altro sulla base di provenienze, difetti, abitudini, mestieri, attitudini e Leggi il resto di questo articolo »
IL MIO DIZIONARIO (di Vincenzo Palmisano) – 20^ parte
FESTIVAL
Chi ascolta e vede anche distrattamente il Festival di Sanremo, non può non ricordarne alcuni del passato.
Io, quest’anno ne ho ricordati due.
Il primo ( 1951 ) è quello della prima serata del primo Festival.
I miei fratelli, io, mamma, papà e i vicini di casa eravamo seduti davanti alla radio, come se fosse il palcoscenico di un teatro, quando, nel silenzio assoluto, la voce carezzevole di Nilla Pizzi, inondando la stanza di melodia, incise con note indelebili nella nostra memoria “Grazie dei fiori”.
A distanza di 70 anni, questa canzone è ancora uno dei tanti contrassegni degli anni’50.
Un’epoca che dette l’avvio alla ricostruzione materiale e spirituale dell’Italia uscita martoriata dalla seconda “inutile strage” del Novecento, e al boom Leggi il resto di questo articolo »
IL MIO DIZIONARIO (di Vincenzo Palmisano) – 19^ parte
ANTESIGNANO
Il preside don Antonio Chionna, fondatore e direttore del mensile “Il Punto”, amico e allievo dell’accademico dei Lincei prof. Cosimo Damiano Fonseca, precorrendo i tempi, nel lontano 1970 pubblicò con l’editore Schena il volume “ Il villaggio rupestre di Lama D’Antico”, uno dei più importanti beni culturali di Fasano, allora Leggi il resto di questo articolo »
MEMORIAL TOUR 2 (di Vincenzo Palmisano)
Anni ’50 del secolo scorso. Ero andato a Bari con mio padre e a mezzogiorno eravamo entrati in una tavola calda di corso Cavour. Mentre aspettavamo di essere serviti, entrò un vecchietto che vendeva libri. Mi si avvicinò, ne estrasse uno dalla borsa e me lo mostrò. Era “ Un popolo di formiche” di Tommaso Fiore. Mio padre, che conosceva bene la mia passione bibliofila, me lo comprò. E fu quella la mia prima lettura di un libro della Casa Editrice LATERZA.
Poi un giorno, adulto ormai economicamente autosufficiente, attraversando Corso Sparano, scoprii nelle vetrine della Libreria Laterza le opere di Benedetto Croce, e con quei volumi che avevano la forma e il colore dei mattoni degli antichi edifici romani, cominciai a costruire il mio universo culturale.
La Casa editrice barese, nata dall’incontro tra il tipografo Giovanni Laterza e il grande storico e filosofo napoletano, si sviluppò sin da subito all’insegna dei valori immortali di libertà, giustizia e democrazia.
Gli anni più difficili della sua crescita furono quelli del ventennio mussoliniano. Ricordando quel periodo, Vito Antonio Leuzzi ha scritto:” L’impresa editoriale barese (…) mantenne un atteggiamento fermo e dignitoso Leggi il resto di questo articolo »
MEMORIAL TOUR, a volo d’uccello nell’editoria pugliese (di Vincenzo Palmisano)
Chi ha familiarità con i libri sa che le più grandi e importanti case editrici italiane (Mondadori, Rizzoli, Einaudi, Feltrinelli, Bompiani, Adelphi, Marsilio… ) hanno la loro sede al Nord. Al Sud poche e di dimensioni ridotte.
E in Puglia? Quante sono e dove si trovano?
Incontrai Vittorio Bodini agli inizi degli anni sessanta sulle pagine del libro “La luna dei Borboni” edito da Arnoldo Mondadori, e per la prima volta lessi in classe ai miei alunni alcune delle sue poesie. Bodini insegnava allora Lingua e Letteratura spagnola nella Università di Bari, ma molti dei suoi allievi ignoravano che era anche un poeta. La sua fama crebbe lentamente, ma la sua sublime poesia non ebbe da parte della critica e della grande editoria del Nord l’attenzione che Leggi il resto di questo articolo »
L’ALTRO NATALE (di Edmondo Bellanova)
La prima cosa da procurarsi era il muschio: si cervano le compatte e soffici piantine nelle zone umide e ombrose di tronchi e piante. Poi si recuperavano scatole di cartone, giornali vecchi e carta da imballaggio per creare le montagne e colline di Nazareth. Con la carta argentata, residuo dell’involucro di cioccolate, si creavano fiumi e laghi; mentre bastava un batuffolo di cotone per ricoprire di neve monti, boschi e viottoli; quando necessario, anche la farina (sottratta alla mamma che impastava pettole e purcedduzzë) imbiancava i nostri presepi. Un foglio di carta azzurra bastava a farci il cielo e di carta dorata erano le stelle che, appiccicate con colla di farina, brillavano di luce riflessa; non c’erano ancora le luci cinesi a serie Leggi il resto di questo articolo »
Ricordo di un amico (di Vincenzo Palmisano)
Abitava in via Napoli, a San Michele Salentino, in una casa accanto al Cinema “Vittoria”.
E’ questo il primo ricordo che ho di Giuseppe Ligorio.
Aveva avuto esperienze di lavoro al Nord, da giovane. Poi era ritornato a San Michele Salentino Leggi il resto di questo articolo »
Corso Vittorio Veneto, a San Michele Salentino, anni ’50
CAMPANILE (di Edmondo Bellanova)
Scorrendo le immagini dello splendido lavoro di Luisa Argentieri e Mimino Ligorio “ Novantanni e non li dimostra”, dischetto allegato al volume di Rosaria Gasparro “Come eravamo”, mi sono imbattuto nella insolita foto Leggi il resto di questo articolo »
IL MIO DIZIONARIO (di Vincenzo Palmisano) – 16^ parte
COPRIFUOCO
San Michele Salentino: anni ’40 del secolo scorso.
E’ tardi. Il buio stringe in un pugno tutte le case del paese. Io sono già a letto, ma non riesco a dormire.
Il caldo in camera è insopportabile, l’odore acre dello zampirone Leggi il resto di questo articolo »
CADUTI (di Edmondo Bellanova)
Di prima mattina il posto più fresco e ventilato è la piazzetta della Madonna del Carmelo. Lì, sulle due panchine, mi piace aspettare gli amici con i quali scambiare “due chiacchiere”.
C’è giusto il tempo di parlare di politica, sport e cultura, perché poi, presi dagli impegni personali, con il sopraggiungere dei raggi de sole, troviamo riparo altrove lasciando la grande e bella Piazza Marconi a disposizione dei turisti che già in tanti vengono a trovarci.
Anche questa mattina, con il vice-sindaco, abbiamo discusso delle lapidi poste sul monumento di Piazza Dante per ricordare i caduti sanmichelani della prima e seconda guerra mondiale. Sembra che ci siano delle inesattezze sul numero e Leggi il resto di questo articolo »
Omaggio a Marco Marraffa (di Edmondo Bellanova)
Pino Cecere mi fa volgere lo sguardo in alto e d’incanto mi rivedo alunno di scuola media nell’aula con affaccio sul chiostro del convento dei Domenicani. Poi mi rendo conto che sono passati più di sessant’anni e che, quindi, anche noi potremmo benissimo essere passati dalla “cronaca, alla storia”.
Questo è il titolo del libro (Quello che oggi è cronaca, domani sarà storia-Edizioni Arcobaleno-Agosto2013) riproposto da Vincenzo Amati per rendere omaggio a Marco Marraffa per aver voluto raccogliere, recuperare e valorizzare le “radici” storiche- sociali –culturali del suo paese.
Ad undici anni dalla sua scomparsa (luglio 2008) c’è ancora chi cerca di rivalutare l’archivio privato di Marco Marraffa e la sua famiglia è tenace nel rispettare la volontà testamentaria di Marco: “Non distruggete ciò che ho pazientemente Leggi il resto di questo articolo »
IL MIO DIZIONARIO (di Vincenzo Palmisano) – 15^ parte
FANTASTICHERIA
“Dal tempo della Lettera 22 di mio padre, che sentivo picchiettare nella notte producendo (…) libri e articoli, l’idea che (…) la macchina per scrivere giusta, poi il computer giusto POTESSERO SCRIVERE DA SOLI quello che io non riuscivo a scrivere, mi aveva accompagnato”. Così scrive nel suo bellissimo libro “Il lato Leggi il resto di questo articolo »
Sprazzi di vita sammichelana inizio anni ’70 in super8
Riceviamo da Domenico Galizia due video girati con super8 a San Michele Salentino agli inizi degli anni ’70 (1973 o 1974).
Il primo riguarda la processione dell’8 maggio, festa Leggi il resto di questo articolo »
Roberto Piumini racconta Lorenzo Caiolo, due eventi per mercoledì 29 maggio
Due eventi per “raccontare Lorenzo Caiolo”, mercoledì 29 maggio 2019, con la presenza anche del poeta e scrittore Roberto Piumini:
- ore 10.00, aula magna del Liceo Scientifico;
- ore 18.00, Sala Convegni della Biblioteca comunale.
L’incontro presso il liceo Scientifico, che sarà condotto da Marinunzia Conte e introdotto dalla dirigente scolastica Carmen Taurino, prevede le testimonianze di Donatella Farella, autrice di libri per ragazzi, Eleonora Millardi, Pino Cecere Sr, e di Roberto Piumini, scrittore, autore di testi teatrali, traduttore impegnato nel settore letterario per l’infanzia.
In serata, nella biblioteca del Comune di Leggi il resto di questo articolo »
IL MIO DIZIONARIO (di Vincenzo Palmisano) – 14^ parte
CAMBIAMENTO CLIMATICO
“Autunno. Già lo sentimmo venire/ nel vento d’agosto/nelle piogge di settembre/torrenziali e piangenti/ e un brivido percorre la terra/ che ora, nuda e triste,/ accoglie un sole Leggi il resto di questo articolo »
TRULLI (di Edmondo Bellanova)
Con la nuova sistemazione dello studio e ancor più con l’intestazione ”Trulli candidi“ Domenico Biondi (Il diavoletto) mi ricorda una combattutissima disputa avuta anni fa con il professor Stefano Cavallo, pittore sanmichelano vissuto a Milano (nella pinacoteca di Ceglie Messapica ci sono un paio di suoi quadri).
Lui ritraeva i trulli colorandoli spesso di bianchi ora bruciati dal sole, ora riposanti alla luce del tramonto. Il bianco si presta ad accentuare gli splendidi contrasti cromatici dei suoi quadri dove la materia è profusa con generosità (a spatolate) per dare forza, decisione, determinazione a qualunque cosa da lui ritratta: cieli, terra, ulivi, trulli, caseddë, porte, finestre stracci stesi al sole e scorci di case, vie e Leggi il resto di questo articolo »
IL MIO DIZIONARIO (di Vincenzo Palmisano) – 13^ parte
Musica
Ho ascoltato brani musicali di Giuseppe Tartini ( +1770 ), di Niccolò Paganini ( + 1840 ), di Salvatore Sciarrino ( vivente ), di Luciano Berio ( + 2003 ) eseguiti da Michael Barenboim, e ho trascorso un’ora di Leggi il resto di questo articolo »
La Scuola di Cosimo Giuliano (di Vincenzo Palmisano)
Quando nella Scuola media «Giovanni XXIII» di San Michele Salentino piccoli artisti crescevano sotto la guida del maestro scultore prof. Cosimo Leggi il resto di questo articolo »
IL MIO DIZIONARIO (di Vincenzo Palmisano) – 12^ parte
FELICIZIA
Sta per entrare nei dizionari della lingua italiana una parola nuova: FELICIZIA.
E’ stata creata quasi per sbaglio, intrecciando due vocaboli, felicità e amicizia, da una bimba cinese di nome Lucia, e indica un luogo di Torino in cui ogni giorno lei e altri 200 bambini di 25 nazionalità diverse si incontrano, studiano Leggi il resto di questo articolo »
IL MIO DIZIONARIO (di Vincenzo Palmisano) – 11^ parte
FLASHBACK
Quando nella seconda metà degli anni cinquanta del secolo scorso da San Michele Salentino arrivai a Roma, il mio primo desiderio fu quello di visitare il famoso “Caffè Greco” di via Condotti.
Ritrovo abituale di poeti, pittori, scrittori e registi immortalati in un celebre quadro del siciliano Leggi il resto di questo articolo »
Giornata della Memoria: Camillo Pace presso il Comprensivo di San Michele Salentino
Camillo Pace, contrabbassista e cantautore pugliese, sarà ospite venerdì 25 gennaio, alle ore 10, dell’Istituto di Istruzione Secondaria Inferiore di San Michele Salentino “Papa Giovanni XXIII” per presentare, agli alunni delle classi seconde e terze, il singolo “Birkenau” che racconta l’orrore della Shoah in chiave pop, nato in seguito ad un viaggio in Polonia e dalla dolorosa visita dei campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau.
Birkenau è una canzone dedicata ai giorni di Auschwitz, all’orrore dei campi di concentramento, al potere evocativo della musica e all’importanza della memoria, come custode del nostro immediato futuro. L’immagine di un dramma lontano nel tempo che ha segnato l’intera Leggi il resto di questo articolo »
IL MIO DIZIONARIO (di Vincenzo Palmisano) – 10^ parte
SPRIMACCIARE
Al tempo in cui Berta filava, quando il permaflex era di là da venire, le donne del Sud, appena si accorgevano che il saccone, sotto il peso dei corpi, si era appiattito e indurito, prendevano una forcella di legno, la infilavano, attraverso una fessura, nella pancia del saccone e, rivoltandone il contenuto, lo sprimacciavano. Così, grazie all’introduzione della forcella, le foglie di granoturco Leggi il resto di questo articolo »
Gli 80 anni di Rocco Altavilla
Compie 80 anni Rocco Altavilla, imprenditore umile e geniale che ha scritto una importante e bella pagina di storia cittadina.
Con il pennino intinto nel calamaio della laboriosità sempre rispettoso verso il prossimo, ha influenzato la storia dell’auto, della tecnica e della meccanica a san Michele salentino e nell’intero territorio provinciale.
Un’esistenza fatta di lavoro, di intuizioni e di sacrifici; la capacità di uscire da una situazione di povertà del periodo bellico. Rocco, per imparare a fare il meccanico, pedalava per quasi 80 Kilometri per recarsi dal trullo a Brindisi a volte con pioggia e freddo.
Nel 1957 aprì la prima officina meccanica a san Michele seguita dopo qualche anno da un’altra officina a Latiano.
E poi nel 1970 realizzò il sogno di una vita: aprire un’autofficina a Brindisi. Era la terza della Leggi il resto di questo articolo »