Articoli marcati con tag ‘Vincenzo Palmisano’

ELOGIO AL GRANDE PROFESSORE VINCENZO PALMISANO (di Anna Abbracciante)

Vincenzo Palmisano

Questa è la storia di un regalo inaspettato in un Natale insolito e triste, un messaggio di speranza per un futuro migliore.

Tre sere fa ha suonato il campanello un postino inaspettato, in questo periodo storico, che il suono del campanello è diventato anomalo e insolito.

Era il fratello del grande Prof. Vincenzo Palmisano con una missiva: UNA BUSTA, contenente qualche tema e qualche poesia scritta durante la frequenza alla scuola media di due dei miei figli: ZAIRA E LORIS.

UN REGALO: niente di consumistico, niente di eclatante, UN GESTO, fatto da una persona di grande cultura e di grande umanità: il prof. Vincenzo PALMISANO che tutti conosciamo!
Naturalmente i miei figli non erano i suoi preferiti, nè scrivevano cose speciali, erano ragazzini come tanti altri.

E’ LUI che è una persona SPECIALE e si è solo ritrovato nelle mani, come capita a tutti noi, documenti vecchi o vecchie foto e conoscendo la mia famiglia, ha voluto fare UN REGALO SPECIALE a questi due ragazzini, ora adulti, Leggi il resto di questo articolo »

Noterelle di lettura di Vincenzo Palmisano: “MASSERIA SANTA IRENE”

“MASSERIA SANTA IRENE”, il romanzo di esordio di Nello Ciraci.

Il romanzo si apre come una grande finestra spalancata su Ostuni. Affacciandoci, assistiamo alla passeggiata di don Antonio e di Francois Saletti.  Il primo, un ricco proprietario terriero locale, il secondo, un tenente piemontese arrivato da poco in città.

Sembra l’inizio di uno degli innumerevoli docufilm su Ostuni e dintorni.

Invece è il romanzo d’esordio di Nello Ciraci nel quale storia e leggenda folklore antropologia e politica si mescolano e intrecciandosi suscitano curiosità, interesse  e voglia di leggere fino all’ultima riga.

L’epicentro del libro è il tema ancora bruciante del brigantaggio postunitario a Ostuni e in Terra d’Otranto.

La vicenda del capo brigante “Pizzichicchio”, della scoperta dell’”acchiatura” e del recupero della cassa piena di oro e di  argento sotterrata ai piedi di un grande olivastro è così avventurosa difficile e rischiosa che sembra uscita dalla penna di un giudice indagatore ostinato sottile e infallibile.

Chi lo conosce sa che Nello Ciraci è stato un appassionato docente di lingua e letteratura francese nel liceo scientifico di Ostuni, è poeta, dialettologo, Leggi il resto di questo articolo »

IL MIO DIZIONARIO (di Vincenzo Palmisano) – 26^ parte

ALFABETO SERPENTINO

Tutti sanno che Dacia Maraini è una delle scrittrici italiane più amate dai lettori. “Una signora dagli occhi azzurri come il cielo della città bianca”. Così intitolai un articolo sul mensile “Lo scudo”, dopo averla vista e ascoltata in un incontro con gli studenti del Liceo classico Leggi il resto di questo articolo »

IL MIO DIZIONARIO (di Vincenzo Palmisano) – 25^ parte

RIFIUTI

Nel 1933 lo scrittore e giornalista toscano Bino Sanminiatelli fece un viaggio in Puglia e ne ricavò un lungo articolo, che fu pubblicato dal Corriere della Sera.

Il reportage metteva in luce il contrasto stridente tra la straordinaria bellezza dei monumenti e il degrado Leggi il resto di questo articolo »

CARISSIMO MONDINO (di Vincenzo Palmisano)

Carissimo Mondino,

ecco la mia opinione sulla denominazione del “Fico mandorlato”.

Fiera, festival o sagra?

La fiera mi fa pensare al mercato, il festival mi fa pensare alla gara canora, la sagra mi fa pensare al paese, alla tradizione, alle sue feste, ed evoca antiche atmosfere rurali.

Le tre voci non sono sinonimi veri e propri, ma si somigliano perché hanno in comune la folla e il divertimento.

La scelta è anche questione di gusto.

A me sembra più calzante la parola sagra, perché suona come un omaggio Leggi il resto di questo articolo »

IL MIO DIZIONARIO (di Vincenzo Palmisano) – 24^ parte

MIDIESIS

Ogni mattina mia moglie apre la finestra  “Midiesis”, io mi affaccio e vedo Piazza Marconi, salotto, teatro e cuore pulsante di San Michele Salentino.
E, di colpo, il rito Leggi il resto di questo articolo »

IL MIO DIZIONARIO (di Vincenzo Palmisano) – 23^ parte

ANTIRAZZISMO

Sto in casa, prigioniero del coronavirus, accendo il televisore e, all’improvviso, irrompe nella stanza la voce di Fausto Leali, che canta “Angeli negri”. Da parecchio non lo sentivo e ora, incantato, Leggi il resto di questo articolo »

IL MIO DIZIONARIO (di Vincenzo Palmisano) – 22^ parte

MAESTRO

Rovistando tra le carte del mio archivio ho ritrovato un vecchio ritaglio di giornale, che qui di seguito trascrivo: Leggi il resto di questo articolo »

DON ANTONIO CHIONNA, nei ricordi di Vincenzo Palmisano

L’ultima volta che l’ho sentito è stato sabato 11 aprile, per fargli gli auguri di Pasqua. Gli ho chiesto: come stai?, e mi ha risposto: sto male, e la sua voce era così lontana, fioca e sottile che ho compreso solo le ultime parole: ricambio l’abbraccio a te e a tua Leggi il resto di questo articolo »

AMBIENTALISTI IN ERBA (dall’archivio del prof. Vincenzo Palmisano)

 

foto di repertorio

Quando in Svezia Greta non era ancora nata, quando l’Amazzonia non bruciava, quando in Puglia l’odiosa xylella non faceva strage dei secolari ulivi, a San Michele Salentino piccoli poeti crescevano e scrivevano versi: sulla natura e Leggi il resto di questo articolo »

IL MIO DIZIONARIO (di Vincenzo Palmisano) – 21^ parte

LUOGO

Scrive un critico letterario:” In un luogo del libro l’autore afferma che…”.

Non scrive: in un passo, in un brano, in una pagina. Scrive: in un luogo.

Questa insolita accezione della parola luogo è molto bella, e mi ha colpito perché, come il libro è diviso in capitoli e paragrafi, così la casa è composta di spazi e ambienti, Leggi il resto di questo articolo »

IL MIO DIZIONARIO (di Vincenzo Palmisano) – 20^ parte

Vincenzo Abbracciante

FESTIVAL

Chi ascolta e vede anche distrattamente il Festival di Sanremo, non può non ricordarne alcuni del passato.

Io, quest’anno ne ho ricordati due.

Il primo ( 1951 ) è quello della prima serata del primo Festival.

I miei fratelli, io, mamma, papà e i vicini di casa eravamo seduti davanti alla radio, come se fosse il palcoscenico di un teatro, quando, nel silenzio assoluto, la voce carezzevole di Nilla Pizzi, inondando la stanza di melodia, incise con note indelebili nella nostra memoria “Grazie dei fiori”.

A distanza di 70 anni, questa canzone è ancora uno dei tanti contrassegni degli anni’50.

Un’epoca che dette l’avvio alla ricostruzione materiale e spirituale dell’Italia uscita martoriata dalla seconda “inutile strage” del Novecento, e al boom Leggi il resto di questo articolo »

IL MIO DIZIONARIO (di Vincenzo Palmisano) – 19^ parte

ANTESIGNANO

Il preside don Antonio Chionna, fondatore e direttore del mensile “Il Punto”, amico e allievo dell’accademico dei Lincei prof. Cosimo Damiano Fonseca, precorrendo i tempi, nel lontano 1970 pubblicò con l’editore Schena il volume “ Il villaggio rupestre di Lama D’Antico”, uno dei più importanti beni culturali di Fasano, allora Leggi il resto di questo articolo »

MEMORIAL TOUR 2 (di Vincenzo Palmisano)

Anni ’50 del secolo scorso. Ero andato a Bari con mio padre e a mezzogiorno eravamo entrati in una tavola calda di corso Cavour. Mentre aspettavamo di essere serviti, entrò un vecchietto che vendeva libri. Mi si avvicinò, ne estrasse  uno dalla borsa e me lo mostrò. Era “ Un popolo di formiche” di Tommaso Fiore. Mio padre, che conosceva bene la mia passione bibliofila, me lo comprò. E fu quella la mia prima lettura di un libro della Casa Editrice LATERZA.

Poi un giorno, adulto ormai economicamente autosufficiente, attraversando Corso Sparano, scoprii nelle vetrine della Libreria Laterza le opere di Benedetto Croce, e con quei volumi che avevano la forma e il colore dei mattoni degli antichi edifici romani, cominciai a costruire il mio universo culturale.

La Casa editrice barese, nata dall’incontro tra il tipografo Giovanni Laterza e il grande storico e filosofo napoletano, si sviluppò sin da subito all’insegna dei valori immortali di libertà, giustizia e democrazia.

Gli anni più difficili della sua crescita furono quelli del ventennio mussoliniano. Ricordando quel periodo,  Vito Antonio Leuzzi ha scritto:” L’impresa editoriale barese (…) mantenne un atteggiamento fermo e dignitoso Leggi il resto di questo articolo »

MEMORIAL TOUR, a volo d’uccello nell’editoria pugliese (di Vincenzo Palmisano)

Vittorio Bodini

Chi ha familiarità con i libri sa che le più grandi e importanti case editrici italiane (Mondadori, Rizzoli, Einaudi, Feltrinelli, Bompiani, Adelphi, Marsilio… ) hanno la loro sede al Nord. Al Sud poche e di dimensioni ridotte.

E in Puglia? Quante sono e dove si trovano?

Incontrai Vittorio Bodini agli inizi degli anni sessanta sulle pagine del libro “La  luna dei Borboni” edito da Arnoldo Mondadori, e per la prima volta lessi in classe ai miei alunni  alcune delle sue poesie. Bodini insegnava allora Lingua e Letteratura spagnola nella Università di Bari, ma molti dei suoi allievi ignoravano che era anche un poeta. La sua fama  crebbe lentamente, ma la sua sublime poesia non ebbe da parte della critica e della grande editoria del Nord l’attenzione che Leggi il resto di questo articolo »

IL MIO DIZIONARIO (di Vincenzo Palmisano) – 18^ parte

Maestri

Ho letto una recensione dell’ultimo libro del grande filologo e antichista barese Luciano Canfora dal titolo “Il sovversivo”, il cui protagonista principe è Concetto Marchesi, autore del celebre “ Disegno storico della letteratura Leggi il resto di questo articolo »

Ricordo di un amico (di Vincenzo Palmisano)

Abitava in via Napoli, a San Michele Salentino, in una casa accanto al Cinema “Vittoria”.

E’ questo il primo ricordo che ho di Giuseppe Ligorio.

Aveva avuto esperienze di lavoro al Nord, da giovane. Poi era ritornato a San Michele Salentino Leggi il resto di questo articolo »

IL MIO DIZIONARIO (di Vincenzo Palmisano) – 17^ parte

TRASFIGURAZIONE

E’ proprio vero che l’arte è la trasfigurazione della realtà.

Se non ci credete, tornate a San Michele Salentino, guardatevi intorno e vi accorgerete che il paese è diverso, è Leggi il resto di questo articolo »

IL MIO DIZIONARIO (di Vincenzo Palmisano) – 16^ parte

COPRIFUOCO

San Michele Salentino: anni ’40 del secolo scorso.

E’ tardi. Il buio stringe in un pugno tutte le case del paese. Io sono già a letto, ma non riesco a dormire.

Il caldo in camera è insopportabile, l’odore acre dello zampirone Leggi il resto di questo articolo »

IL MIO DIZIONARIO (di Vincenzo Palmisano) – 15^ parte

FANTASTICHERIA

“Dal tempo della Lettera 22 di mio padre, che sentivo picchiettare nella notte producendo (…) libri e articoli, l’idea che (…) la macchina per scrivere giusta, poi il computer giusto POTESSERO SCRIVERE DA SOLI quello che io non riuscivo a scrivere, mi aveva accompagnato”.  Così scrive nel suo bellissimo libro “Il lato Leggi il resto di questo articolo »

IL MIO DIZIONARIO (di Vincenzo Palmisano) – 14^ parte

CAMBIAMENTO CLIMATICO

“Autunno. Già lo sentimmo venire/ nel vento d’agosto/nelle piogge di settembre/torrenziali e piangenti/ e un brivido percorre la terra/ che ora, nuda e triste,/ accoglie un sole Leggi il resto di questo articolo »

IL MIO DIZIONARIO (di Vincenzo Palmisano) – 13^ parte

Musica

Ho ascoltato brani musicali di Giuseppe Tartini ( +1770 ), di Niccolò Paganini ( + 1840 ), di Salvatore Sciarrino ( vivente ), di Luciano Berio ( + 2003 ) eseguiti da Michael Barenboim, e ho trascorso un’ora di Leggi il resto di questo articolo »

OMAGGIO A PIETRO GATTI (di Vincenzo Palmisano)

Nell’anno scolastico 1976/’77 invitai in classe, per un incontro con l’autore, il poeta Pietro Gatti.

L’obiettivo che mi prefiggevo era duplice: far conoscere ai ragazzi, per la prima volta, un autore in carne e ossa, e dimostrare che si può fare arte anche scrivendo in dialetto.

Gli telefonai, accolse l’invito e cominciai a preparare i ragazzi al nuovo e insolito evento.

Era Pietro Gatti uno dei più grandi poeti in dialetto del secondo ‘900.

Uomo schivo e riservato, aveva una ricchezza interiore e uno spessore culturale il cui intreccio si traduceva nella creazione di versi che si leggono e si rileggono con un godimento sempre nuovo e intenso.

Come d’accordo, da Ceglie Messapica, dove abitava, arrivò in classe la mattina del 30 marzo ’77.

Dopo una mia breve presentazione, l’alunno Demetrio Azzarito, a nome di tutta Leggi il resto di questo articolo »

La Scuola di Cosimo Giuliano (di Vincenzo Palmisano)

Quando nella Scuola media «Giovanni XXIII» di San Michele Salentino piccoli artisti crescevano sotto la guida del maestro scultore prof. Cosimo Leggi il resto di questo articolo »

IL MIO DIZIONARIO (di Vincenzo Palmisano) – 12^ parte

FELICIZIA

Sta per entrare nei dizionari della lingua italiana una parola nuova: FELICIZIA.

E’ stata creata quasi per sbaglio, intrecciando due vocaboli, felicità e amicizia,  da una bimba cinese di nome Lucia, e indica un luogo di Torino in cui ogni giorno lei e altri 200 bambini di 25 nazionalità diverse si incontrano, studiano Leggi il resto di questo articolo »

Hockey su prato a San Michele S.no

Laureati con 110 (e lode)

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