Chi è l’animale?

Riceviamo da Angelo Simeone e pubblichiamo:
 
Questi cuccioli fino a ieri VIVEVANO liberi in una campagna nella provincia di Brindisi, una volontaria che portava loro del cibo aveva chiesto aiuto per toglierli da li… chi conosce la situazione del randagismo in Puglia sa benissimo che fine fanno i cani… NESSUNO di Brindisi o provincia si è proposto di offrire loro ospitalità momentanea.
Questo e’ il risultato: oggi sono stati trovati SGOZZATI!!!
Grazie civiltà!!!!
Piccolini ora non avrete più motivo di sofferenza a causa dell’uomo!!

9 Commenti a “Chi è l’animale?”

  • orazio:

    vergogna quando 13 anni va li o visto di nuovo questi immagine nel mio paese no cambiera mai a san michele la mentalita del verso gli animali di qualche animale di persona

  • edmondo:

    MORIRE DA ANIMALI

    Certo che tante volte, guardandoci intorno, nasce spontanea quella domanda: ma in che civiltà viviamo? Ed è facile condannare questo o quest’altro atteggiamento.
    Ci scandalizziamo della sanità che non funziona, della classe politica che non riesce a soddisfare le nostre attese, del lavoro che scarseggia, della sicurezza che manca, della pulizia del paese che lascia a desiderare, dell’euro sempre più dissolvente dei nostri pochi risparmi, ecc.
    Tante volte si ha ragione a lamentarsi di come vanno le cose, ma nel caso dei cani abbandonati è necessario fare alcune precisazioni, almeno per quello che riguarda il comune di San Michele Salentino:
    1° I cani sgozzati sull’uscio di quella casa di campagna (sanmichelana?) sono una vergogna.
    2° Il comune di San Michele, sotto questo aspetto, non ha proprio nulla da rimproverarsi.
    Il randagismo è ben controllato e pochi o nessun cane girovaga per le nostre strade.
    I cani randagi sono catturati e inviati presso un canile di Carovigno. Lì vivono, in attesa di
    adozione o di morte naturale. Tutto questo a spese della collettività che per il loro
    soggiorno spende la bella cifra di circa 20.000 euro l’anno.
    3° Ora mi sembra doveroso porsi la domanda: siamo una società che può permettersi il lusso
    di garantire una pur minima dignitosa vita ai cani randagi? Per i nostri poveri e bisognosi si
    spende un’uguale cifra?
    4° Infine c’è la morte; morire da giovani; morire di stenti; morire di malattia; morire per
    incidente stradale o sul lavoro, morire in guerra, morire di mafia. Tutti muoiono: uomini,
    cose ed animali e questi ultimi spesso per esigenze alimentari della stessa o altre specie e la
    morte non sembra sempre uguale e forse non lo è !

    sanmichelesalentino31dicembre2012edmondobellanova

  • anonimo:

    questa foto è raccapricciante: non doveva essere pubblicata. Abbiate rispetto per le persone che amano gli animali e che si sentono fortemente toccati e urtati da eventi simili. Piuttosto cerchiamo di fornire un supporto ad individuare l’autore di questo atto scellerato.

  • Ciao. Leggete qui sotto e guardate il nome dell’autrice
    LA GRANDEZZA DI UNA NAZIONE E IL SUO PROGRESSO MORALE POSSONO ESSERE VALUTATI DAL MODO IN CUI VENGONO TRATTATI I SUOI ANIMALI.
    - Mahatma Gandhi-

  • PATRIZIA GASPARRO:

    Caro Edmondo, mi capita molto spesso di essere in disaccordo con te anzi, potrei dire, non ho mai condiviso una tua valutazione. Quando alla foto pubblicata, non ho parole per esprimere il mio odio verso la “persona” che si è resa colpevole, potendo contare sull’anonimato, di una tale brutalità.
    Non bisogna essere amanti degli animali per condannare un gesto così meschino e crudele anche perchè, questo modo di trattare gli animali, fa parte dell’eredità che trasmetteremo ai nostri figli.
    Certo, anch’io, preferirei che i 20.000,00 annui fossero spesi in maniera diversa, ma non certo perche’ ritengo inutile garantire ai randagi la sopravvivenza, ma perchè molto spesso la necessità di ricorrere al ricovero presso il canile sanitario, è conseguenza di lamentele di nostri concittadini che hanno dimenticato come si viveva nel nostro paese, non moltissimi anni fa; in parole povere, se si tollerasse un pò di più la presenza, per le strade, dei nostri amici a quattro zampe (non pericolosi) e ogni tanto si regalasse loro un po del nostro prezioso tempo, si potrebbe risparmiare e contribuire alla crescita della nostra comunità dal punto di vista dell’umanità e del rispetto per la vita.
    Considerando che siano ancora in vena di auguri, concludo augurando al vile colpevole di questa strage, ogni male per il 2013 per tutti gli anni che gli resteranno da vivere (spero non saranno molti).

  • devina:

    Gli esseri viventi vengono raggruppati in 7 categorie tassonomiche: specie, genere, famiglia, ordine, classe, phylum e regno.
    Il regno è quindi il livello più ampio e tutti gli organismi viventi appartengono a uno dei 5 regni:
    Monere,
    Protisti,
    Funghi,
    Vegetali,
    Animali.
    Noi e quei cagnolini apparteniamo allo stesso Regno, quello degli animali, appunto: entrambi siamo organismi pluricellulari, eucarioti, eterotrofi.
    La bizzarria (e il “bello”, secondo me) dell’evoluzione potrebbe portare, tra milioni di anni, Fido a camminare su due zampe a sedersi ad un tavolino e ordinare un caffè e l’ex-Mario Rossi a camminare al guinzaglio con un ben collare.
    Nel migliore dei casi ovviamente; perché potrebbe anche finire come quei cagnolini che milioni di anni prima furono trovati sgozzati, sulla soglia di una casa di campagna, per mano di suoi lontani parenti.
    ndvt

  • edmondo:

    “Certo, anch’io, preferirei che i 20.000,00 annui fossero spesi in maniera diversa”.
    Come vede, signora Gasparro, questa volta,anche se le dispiace, siamo d’accordo ed io, invece, condivido la sua valutazione sulla complessità del problema. Non accetto però nè il suo augurio di breve e penosa vita ad altri “animali” nè la prospettiva di Nando che potrebbe vedermi al quinzaglio di un bipide pastore tedesco.

  • devina:

    Caro Mondino,
    il mistero dell’evoluzione.
    Puoi sempre parlarne con il prof. Zichichi, però. :-)
    Anzi no, lui ti direbbe che quella di Darwin non è scienza.
    “E’ che cos’è?”,chiesi io.
    “E’ un’altra cosa”, rispose lui.
    Si, ma vai a capire quale cosa!
    ndtv

Hockey su prato a San Michele S.no

Laureati con 110 (e lode)

Facebook
Utenti in linea