Riordino delle Province: riunione dei Sindaci a Brindisi

Da brindisireport.it:

9 novembre 2012 – Il sindaco Mimmo Consales fa la sua parte, diventata molto più pesante da quando il presidente della Provincia, Massimo Ferrarese, è scivolato fuori di scena lanciando accuse a destra e manca. Proprio come stamane, quando Consales ha proseguito lungo il percorso di riunificazione della maggior parte delle città del Brindisino sia sul piano A, quello che punta a sostenere la nascita di una sola grande provincia tra Lecce, Brindisi e Taranto, sia sul piano B (che sembra il più fattibile e condiviso), di formare una provincia unica tra Lecce e gran parte dei venti Comuni brindisini.

Consales è riuscito a riunire una folta pattuglia di parlamentari nazionali e regionali al vertice di questa mattina, con il dato rilevante della partecipazione dei deputati e senatori leccesi, da cogliere come importante segnale, rafforzata da quella della vicepresidente della Regione Puglia, Loredana Capone. E Ferrarese? Assente, e impegnato a lanciare invettive contro deputati e senatori dell’area ionico-salentina, accusati di immobilismo di fronte al decreto di riordino varato dal governo Monti.

Ma ecco i presenti al vertice promosso da Consales: i parlamentari Salvatore Tomaselli, Luigi Vitali, Luciano Sardelli, Michele Saccomanno (Brindisi), Alberto Maritati, Lorenzo Ria, Adriana Poli Bortone (Lecce) e Pasquale Nessa (Taranto),la vice presidente della Regione Puglia Loredana Capone, i consiglieri regionali Giuseppe Romano, Pietro Iurlaro, Maurizio Friolo, Francesco De Biasi, Euprepio Curto, Antonio Matarrelli, Giovanni Epifani.

Poi i sindaci: quelli di San Vito dei Normanni Alberto Magli, di Torchiarolo Giovanni Del Coco, di Ostuni Domenico Tanzarella, di Cellino San Marco Francesco Cascione, di San Michele Salentino Pietro Epifani e l’assessore del Comune di Cisternino Mimmo Carrieri.

Nel corso del dibattito “è emersa la comune volontà di parlamentari e consiglieri regionali di favorire le effettive aspettative dei cittadini della provincia di Brindisi che si sono già manifestate con la adesione di 15 Comuni alla provincia di Lecce”. Riguardo invece il progetto riguardante la grande provincia ionico – salentina, “è emersa la necessità di stabilire nuovi contatti tra gli amministratori delle tre province per verificare se esistono punti di accordo attraverso cui superare sterili logiche di campanile”. Continua a leggere l’articolo…

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