San Michele Salentino al Salone Internazionale del Gusto di Torino

La comunità sammichelana, con una delegazione composta da amministratori e produttori, è presente al Salone Internazionale del Gusto di Torino. Il Consigliere Comunale Giovanni Allegrini, con delega speciale in materia di Agricoltura e Attività Produttive, che fa parte della delegazione, ha presentato il fico mandorlato spiegando, in conferenza stampa internazionale, cosa sia il fico e come si prepara… Come ci ha comunicato via mail Allegrini, ”il prodotto è altamente apprezzato qui. Con me ci sono tre aziende sammichelane: Giovani produttori del fico, Barletta Angelo e Venerito Stefano e posso dire che al secondo giorno di presenza al Salone hanno gia venduto circa 600-700 confezioni di fichi. Ecco perchè, sottolineo, che è ben apprezzato il prodotto e probabilmente l’agricoltura sammichelana può ripartire dalla coltivazione del fico. Una speranza per i tanti giovani che si stanno avvicinando al settore, rafforzata dalle richieste di parecchi quantativi di fichi mandorlati. Spero davvero che sia la volta giusta: io ci credo”.

La signora nella foto è Anna Maria Barletta di San Michele Salentino. La foto è stata scelta fra 20 presidi (40 stand) che rappresentano la Puglia.

8 Commenti a “San Michele Salentino al Salone Internazionale del Gusto di Torino”

  • roni:

    Non solo fichi con le mandorle ma i comunissimi fichi secchi andrebbero a ruba qui all’estero, in Svizzera dove vivo. Nei negozi troviamo solamente fichi confezionati dalla Turchia e qualcosa dalla Spagna ma dell’Italia nemmeno l’ombra, eccetto in qualche mercatino e negozietto nostrano. Magari trovassi qua quei umilissimi fichi secchi che avevo nei capasoni durante l’inverno, oscurerebbero quelli turchi e spagnoli. Bisogna farli conoscere per apprezzarli, questo é l’unico ostacolo! Gli alberi ricolmi di frutti profumano l’aria ed é già un buon motivo per esserne orgogliosi! Auguro a quei pochi volontari che credono e vogliono investire le proprie energie ogni bene e prosperità! In tempi di crisi i fichi sono stati sempre al primo piano ad aiutare, é un prodotto generoso, se gli italiani storcono il naso, all’estero sarebbe una delizia! Agricoltori sammichelani, non esitate, cogliete l’attimo … é la volta buona! E poi tutti cerchiamo prodotti genuini e semplici e i fichi offrono questa garanzia, secchi, secchi al forno, ripieni di mandorle e spicchi di limone e semi di finocchio, pressati, ridotti in marmellata ed una infinità di trasformazioni, ma beato chi tende la mano a coglierlo dall’albero!

  • angelo barletta:

    prima di scrivere cazzate accertatevi veramente comne sono andati i fatti grazie

  • midiesis:

    …e come sono andate le cose?

  • angelo barletta:

    vi erano aziende che non potevano stare mettendo in brutta luce chi lavora ed investe seriamente senza improvvisazioni. io dico che il tempo bello è finito e che da oggi il sottoscritto non fa sconti a nessuno. o ci si impegna seriamente a portaree questo progetto iniziato dal dott. torroni e con persone serie altrimenti questo presidio non avrà vita lunga. C’è molta competizione infantile. forse non sanno cosa signiofica veramente presidio slow food. poi si sono vendute in tutti i cinque giorni circa 500 confezioni con tre aziende partecipanti credo che ci sia una bella differenza dire 700 in due giorni …..
    io mi auguro seriamente che questi bravi ragazzi si impegnano seriamente in questo progetto e che possano la prossiva volta uscire sul mercato con le carte in regola.

  • roni:

    Scusa sig. Barletta, potrebbe spiegarsi meglio,invece di sottintesi! da quello che leggo deduco che lei sia contrario alla delegazione sammichelana che ha presentato un nostro prodotto nientemeno che all’internazionale salone di Torino! Si devono elogiare questi arditi tentativi perchè lei sa meglio di me che senza pubblicità non si arriva a niente. Se lei ha in mente qualcosa di meglio la esponga chiaramente, l’essenziale che i fichi siano rivalutati, coltivati e messi in commercio. E un pò di entusiasmo non guasta per invogliare!

  • angelo barletta:

    se ha letto bene io auguro che questi ragazzi vadano avanti ma bisogna essere in regola …..
    un prodotto alimentare non si vende senza delle regole…. senza controlli… ecc ecc.
    il sottoscritto per poter vendere qualcosa prima adempie alla burocrazia e poi esce sul mercato… ed ora che dopo ben 10 anni di serio lavoro abbiamo raggiunto l’obiettivo del presidio non possiamo rischiare di gettare tutto in aria solo per colpa di qualcuno. Se non sono stato chiaro e vorrebbe incontrarmi di persona lo può fare liberamente sono a disposizione saluti angelo barletta

  • condivido in pieno lo sfogo di angelo anche perche sono anni che cerco di far aprire gli occhi alla gente che si vuole improvvisare “IMPRENDITORE” …. cooperative che sorgono come funghi senza conoscere i pro e i contro di quello che si firma….. posso capire qualche anziano magari analfabeta…. ,ma i giovani diplomati non possono rischiare di bruciarsi,,,,, quindi piccoli passi e cresceremo tutti insieme e non farci la guerra dei poveri…

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