Vassalli, Valvassori e Valvassini (di Edmondo Bellanova)

Paolo Maria Urso

Paolo Maria Urso, cegliese eletto nel Consiglio Provinciale di Brindisi, mi è simpatico forse per una sua certa somiglianza con il comico Benigni e ho volutamente attendere prima di esprime un giudizio sulla lite tra lui, il Consigliere Cosimo Ferretti e Nicola Ciraci. L’attesa è risultata utile perchè “il Diavoletto”  il 18.10.2012 pubblica un video con un sonoro finalmente capibile;  la versione, quasi integrale,  dell’accaduto e, quindi, abbiamo tutti gli elementi per “giudicare”.

Visto il video e letti i commenti, preliminarmente, devo constatare che spesso si prendono posizioni “a prescindere” facendosi condizionare da collocazioni politiche, simpatie ed antipatie. Non che io sia scevro da questi “peccati”, ma sembra opportuno ripercorrere l’accaduto analizzando esclusivamente i fatti filmati e registrati.

Nicola Ciracì

In un moribondo Consiglio Provinciale, monco di Presidente, Assessori e tecnici, che si svolge in una sala del palazzo regolarmente orfana del pubblico-cittadino, si discute di un argomento iscritto all’o.d.g. non si sa da chi e con quali pratiche proposte operative. La minoranza (Cons.Ferretti-CdL-ex sindaco di Oria) interviene per segnalare l’impossibilità di procedere oltre nella discussione (si fa per dire!) perché l’argomento non è stato regolarmente istruito e perché una nota ministeriale ne suggerirebbe il rimando. Interrotto (voce in sottofondo) da Urso il cons. Ferretti apostrofa l’interruttore con la frase: “scusa vassallo!….” e da questo momento l’attore principale, nell’emiciclo del Consiglio Provinciale di Brindisi, diventa il nostro Paolo Maria Urso.

Come un galletto da combattimento in un’affollata, fumosa e sudaticcia gallera portoricana, saltella, arretra ed avanza tra il banco della presidenza e lo scanno del povero Ferretti. Becca l’orietano investendolo con espressioni tipo: “venduto,delinquente, eunuco (senza attributi)”. Punta minaccioso il dito (come sperone in guscio di tartaruga) verso  Ferretti che sembra ingessato in un atteggiamento passivo, silenzioso inerme. Non sembrano farlo desistere dall’attacco

Cosimo Ferretti

neanche i volenterosi uscieri e qualche collega consigliere. Anche il Presidente Massari è coinvolto nell’agone e la bagarre sembra non finire mai. Come in ogni buona commedia c’è sempre il finale burrascoso in cui tutti gli attori tornano sul palco e  la sala delle riunioni del Consiglio Provinciale (la gallera) vede l’irrompere massiccio, minaccioso, incontenibile del capogruppo PdL Nicola Ciracì tirato sulla scena da una non fortunata allusione al “famigerato” Fiorito. Ora gli uscieri non riescono più a contenere la reazione del Cons .Ciracì e solo un fortunato abbassamento dei pantaloni del corpulento capogruppo evita il peggio!

Non è stato uno spettacolo gratificante per la nostra classe politica proprio nel momento in cui si congeda da noi, ma è difficile accusare qualcuno e difendere altri; se non è corretto provocare  è ugualmente scorretto reagire scompostamente e non è assolutamente una questione di “miele o fiele”o di campanile anche perché siamo MESSAPIA o no?

sanmichelesalentino22ottobre2012edmondobellanova

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