Incendio bisarca a San Michele Salentino (di Victor Botta)

L’articolo di Victor Botta pubblicato sul Quotidiano di Brindisi riferito all’episodio del 18/09/2012:

Un incendio di vastissime proporzioni è divampato all’interno della stazione di servizio “Menga petroli” di San Michele Salentino, situata alla periferia della città lungo la via per Ceglie Messapica. Intorno alla mezzanotte di ieri una bisarca parcheggiata nell’ area di sosta dell’impresa, per cause che ancora non sono state accertate con chiarezza, ha preso improvvisamente fuoco. Sull’automezzo, di proprietà di Alexander Galabov, cittadino bulgaro, ma residente da tempo a San Michele, erano stipate 9 automobili che tra pochi giorni sarebbero state demolite e poi inviate nel paese di origine dell’uomo: il fuoco, pero’, le ha letteralmente disintegrate trasformandole in un ammasso di lamiere fumanti. Non sono ancora chiare le cause che hanno dato vita all’incendio. Potrebbe essere partito da un corto circuito elettrico che, originatosi nella motrice della bisarca o all’interno di una delle vetture da demolire, si è rapidamente propagato con il tipico effetto domino a tutti gli altri automezzi. Un’altra pista al vaglio è legata alla perdita accidentale di carburante. Gli inquirenti, tuttavia, al momento sembrerebbero escludere la matrice dolosa. L’unica certezza, purtroppo, è che sia la bisarca sia le altre vetture stipate su di essa sono andate completamente distrutte. Le lingue di fuoco, che si sono propagate in pochi secondi, secondo quanto raccontato dai testimoni, hanno raggiunto un’altezza ed un’intensità impressionanti visibili da centinaia di metri. La stazione di servizio è situata lungo una delle arterie più trafficate della città e, dunque, nonostante l’ora tarda, alcuni automobilisti di passaggio hanno allertato tempestivamente i vigili del fuoco che sono giunti sul posto con diverse autopompe. Ma la situazione è apparsa subito davvero molto critica. Prima di riuscire, finalmente, a domare le fiamme, i pompieri hanno dovuto lavorare a ritmo serrato per diverse ore servendosi, oltre che dei mezzi in loro dotazione, anche dell’impianto antincendio di cui dispone la stazione di servizio. Il pericolo più inquietante da scongiurare era la possibile propagazione delle fiamme alle pompe di benzina distanti dalla bisarca appena pochi metri. Una possibile esplosione avrebbe potuto comportare delle conseguenze drammatiche che è difficile soltanto immaginare. Per fortuna pero’, questa minaccia, seppur con grande fatica, è stato scongiurata. Mentre le operazioni di spegnimento erano ancora in corso sono giunti sul posto anche i carabinieri della  locale stazione di San Michele e della compagnia di San Vito guidati dal capitano Ferruccio Nardacci. In base  ai rilievi effettuati dai vigili del fuoco non sono state riscontrate tracce che possano far pensare ad una matrice di carattere doloso. Dietro questo incendio, spettacolare e devastante al tempo stesso, non ci sarebbe, dunque, una mano criminale, ma semplicemente la fatalità. Questa ipotesi sembra poi aver trovato conferma anche dalle immagini del sistema di videosorveglianza della stazione di servizio, visionate accuratamente carabinieri della compagnia di San Vito, che non hanno “immortalato” nessun malintenzionato: solo fiamme, tantissime fiamme.

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