Padre e figlia

“ Piacere… sono Giovanna Pajetta !”  Chi?   “Si, quella Pajetta lì!”

Così, ieri sera, sul sagrato della Chiesa di San Michele Arcangelo, Mimimo Ligorio e Rosaria Gasparro mi hanno presentato una persona minuta, con occhi coperti da spesse lenti denuncianti un grand’esercizio della lettura, dalla “erre” moscia, alla francese, di Roma, ma non romana per esperienze di vita.

Così, solo a sentire quel cognome sono stato trascinato nella curiosità di sapere, di conoscere, di scoprire una personalità, una “forestiera” che è venuta a trovarci forse per concedersi una pausa, un momento di pace all’ombra degli ulivi e delle larghe “frasche” dei fichi, protetta dalle pietre degli spessi muri dei trulli e cullata dal fresco vento di tramontana che rende sopportabile anche la più calda giornata di quest’estate sanmichelana.

Ora spero di rincontrarla e, magari in Piazza Marconi, su una fetta di spumone, parlare delle sue e nostre esperienze, di noi e degli altri, della politica, della vita, dei sogni e della realtà.

Sanmichelesalentino29agosto2010edmondobellanova

2 Commenti a “Padre e figlia”

  • giovanna:

    ciao edmondo,
    sono contenta di averti conosciuto
    e a rivederci presto a san michele
    o a new york, se passi dalle mie parti…
    ps ma non sono cosi “spesse” le lenti dei miei occhiali!

  • midiesis:

    Ci farebbe piacere, a noi della redazione midiesis.it, intervistarti, casomai la prossima volta che torni a San Michele.

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