Capason, capes, pitel e…

Visto l’interesse che ha suscitato la pubblicazione della foto di Chiara Nisi riguardante “lu capason”, la troneggiante giara “di lu palummiedd” e delle nostre cantine, nonché il “contributo” pervenuto dalla California da parte di Marco Criscuolo, arricchiamo l’argomento e le nostre pagine dedicate alla memoria ed alla tradizione con altre foto similari riferiti a recipienti e contenitori che i nostri genitori e nonni usavano nelle nostre case e campagne e che ora, probabilmente, sono collocati a mo’ di arredo e/o riposti in qualche orto.

Le foto che pubblichiamo oggi, ritraggono proprio un orto sammichelano “arredato” da un “capason”, una “capes”, di dimensioni più piccole e quasi simile al “capason,”una volta adibito alla conservazione di cereali vari ed olio, un “pitel” nel quale venivano conservati i fichi secchi, una “grast” nella quale veniva preparato il bucato lasciandolo in acqua calda e cenere per tutta la notte, un “limm” adibito al lavaggio “cu llu lavatur” della biancheria, una “menz” usata per il trasporto e conservazione di acqua, vino e olio.

Come di consueto, invitiamo chiunque a portare testimonianze in merito.

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