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Da poche ore sono terminate le operazioni di voto per l’elezione dei sindaci con il sistema del secondo turno, al ballottaggio e mi sembra legittimo annotare alcune osservazioni.

E’ assolutamente incredibile la lentezza con la quale la classe politica si rende conto dei problemi che lei stessa crea con una legislazione affrettata, imponderata, arruffata e lontana dalla logica e dall’interesse del popolo.

Possibile che non ci si sia ancora reso conto che il sistema del ballottaggio, con il ritorno alle urne due settimane dopo un primo voto, è solo uno spreco di tempo e denaro con gente pronta a vendersi i voti per un qualunque incarico in una municipalizzata. Perchè non estendere a tutti i comuni il sistema dell’elezione del sindaco con la maggioranza dei voti come d’altronde avviene per i comuni con una popolazione sino a 15.000 abitanti?

Quale diritto democratico è violato o negato all’elettore? E, non sarebbe l’ora di porre rimedio alla situazione che si crea, in non pochi comuni, di un Sindaco, eletto al ballottaggio, in minoranza nel consiglio comunale determinato dal risultato d’altra elezione.

Per non parlare dell’incredibile unicità, del tutto italiana, di prevedere due giorni per le votazioni quando in tutta Europa le operazioni di voto si svolgono nel corso di una sola giornata. La partecipazione al voto è incentivata o favorita solo dalla durata dell’apertura dei seggi?

Mi sembrano solo delle scelte demagogiche che non tengono in debito conto il disagio e danno che si crea all’istruzione, visto che per i seggi si utilizzano solo sedi scolastiche e non è presa in considerazione la possibilità di ridurre i costi di questa politica sempre più lontana dal mondo reale.

Sanmichelesalentino21maggio2012edmondobellanova