Le risposte di Maria Caliandro per la rubrica “Amministrative 2012: Aspettando Godot…”
Le risposte di Maria Caliandro alle cinque domande che le abbiamo posto nella rubrica “Amministrative 2012: Aspettando Godot…”:
1) A quanto pare, visti i tuoi ultimi comunicati, il tuo “passo indietro” non ha sortito alcun esito riguardo la ri-unificazione del centro sinistra con candidato sindaco Marcello Spina. Ed ora?
Potrei rispondere alla prima domanda in politichese, dicendo che sto’ vagliando le varie opzioni possibili per il bene della nostra collettività, ma voglio essere chiara e sincera, poiché di bugie in giro se ne dicono tante ed a sproposito. Non sono disponibile a ripetere l’esperienza del 2007; non ho bisogno di dimostrare inutilmente che il nostro gruppo vale elettoralmente più del gruppo che si è appropriato abusivamente della locale sezione del PD. Se qualcuno vuole approfondire la genesi dei rapporti tra la sottoscritta e la premiata ditta “Barletta-Ciracì” può prendere visione della lettera che mandai nel dicembre del 2007 al coordinatore provinciale del neonato Partito democratico Senatore Antonio Gaglione.
2) Due fratelli non possono concorrere l’un contro l’altra nella stessa tornata elettorale. In molti, infatti, credono che il tuo “passo indietro” non sia altro che un lasciare campo libero a tuo fratello, probabile candidato Sindaco con l’UDC. Solo illazioni?
La seconda domanda prospetta una scena tipo Dynasty , dove due fratelli si mettono d’accordo per affermare un dominio su una comunità. Certamente questo appartiene ad altre note famiglie sammichelane, che da 40 anni condizionano la vita politica ed amministrativa del nostro Comune, non credo che tale giudizio possa riguardare me e mio fratello. Il mio gruppo ha fatto una richiesta chiara a Marcello Spina: quella di dare un taglio con coloro che hanno condizionato il centro sinistra negli ultimi anni ed hanno reso impossibile la vita democratica del partito. Non credo che sia stata una richiesta assurda, impraticabile e pretestuosa, considerato che la prima a pagare un prezzo per tali idee è stata la sottoscritta ritirando la propria candidatura a sindaco, pur avendone, credo, tutte le credenziali.
3) Come si collocano, nel quadro politico che si sta delineando, i vari componenti e personaggi politici che ti hanno sostenuta nella scorsa campagna elettorale, ovvero gli aderenti al gruppo che fa (o faceva) riferimento alla tua persona? E’ in corso una frammentazione e/o un riposizionamento?
Nella lista presentata alle scorse amministrative, vi erano esponenti di vari partiti politici di centro sinistra, anche di estrazione politiche e culturale diversa, con i quali abbiamo collaborato e stiamo collaborando. La cosa che mi ha gratificato maggiormente in questi anni, è che nonostante la sconfitta subita, la difficoltà ad essere opposizione in un piccolo paese, ancora oggi decidiamo insieme. Non ci sono state defezioni o frammentazioni, anzi sfido chiunque, dopo 5 anni di opposizione, ad avere un gruppo coeso come il nostro. Se ti riferisci a Tonino Chirico, personalmente devo ringraziarLo per la stima dimostrata nei miei confronti, infatti la sua decisione di candidarsi, annunciata in una riunione del gruppo è stata consequenziale alla mia decisione di non candidarmi.
4) Non abbiamo potuto non notare che tra i firmatari della lettera di solidarietà espressa nei tuoi confronti manca la firma di Rosaria Gasparro, figura a te molto vicina nelle scorse amministrative e non solo. Come mai?
Riguardo ai rapporti con Rosaria, sono sempre ottimi e non sono assolutamente cambiati con il tempo, anzi si sono rafforzati. Riguardo al volantino, è possibile notare come sullo stesso mancano altre firme di amici e parenti, non perché abbiamo litigato, ma era inutile riempire il foglio con firme di moglie, figli e mariti, per far numero e dimostrare di essere in tanti: essendoci la firma di Mimino Ligorio era inutile mettere la firma di Rosaria. Il messaggio era quello di non sottovalutare la forza politica del nostro gruppo.
5) Sull’ultimo Maria Caliandro informa scrivi: “Per ambire alla carica di Sindaco credo non sia sufficiente alzarsi una mattina, proporlo ed aspettare che tutti si adoperino per la sua consacrazione”.
Anche se in termini diversi, non è , tutto sommato, quello che è successo con te 5 anni fa?
Credo che la candidatura a Sindaco di Marcello Spina non può essere paragonata a quanto successo cinque anni fa. La mia candidatura, comunque, non autoreferenziale come è stata quella di Marcello, doveva servire a tenere insieme partiti, uomini e donne del centro sinistra che altrimenti sarebbe stato difficile compattare. Adesso invece abbiamo una situazione diversa: io, a differenza di quanto fece l’ing. Barletta cinque anni fa, ho ritirato la candidatura e di conseguenza il rag. Spina ha avuto un’autostrada su cui incamminarsi, ma ha deciso di salire su un solo “carro-armato” , dimenticando che poteva convogliare su di sé varie forze politiche. Per far ciò avrebbe dovuto mediare, cucire, dialogare e non intestardirsi ed essere strumentalizzato.
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Allegato:
Ringraziamenti anche a Maria Caliandro per questa intervista epistolare.
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