Il fico mandorlato di San Michele Salentino promosso dal Consorzio per la valorizzazione della mandorla
Riceviamo dalla dott.ssa Sara Macchitella e volentieri pubblichiamo:
NASCE IL CONSORZIO DELLA MANDORLA BRINDISINA – Presentazione ufficiale Domenica 5 Febbraio 2012 alle ore 18 presso il Castello di Ceglie Messapica (Br).
La Provincia di Brindisi intende sfruttare al meglio una risorsa del territorio per il rilancio dell’agricoltura dell’Alto Salento.
Si tratta della mandorla che proprio in alcuni centri del Brindisino viene utilizzata per realizzare prodotti dolciari di altissima qualità. Ancora oggi rappresentano una componente fondamentale della gastronomia pugliese, al punto da essere immancabili durante le ricorrenze festive nelle loro infinite varianti.
Da qui la decisione di costituire un Consorzio per la valorizzazione della mandorla che consenta ai produttori di affacciarsi sui mercati nazionali ed internazionali e, soprattutto, di recuperare frammenti di cultura, di storia, di agricoltura di un territorio meraviglioso.
Cinque le prelibatezze che il Consorzio raccoglie: il biscotto di Ceglie Messapica, il confetto riccio di Francavilla Fontana, il fico mandorlato di San Michele Salentino, la mandorla zuccherata di Cisternino e la pasta reale di Villa Castelli.
La Presentazione ufficiale avverrà Domenica 5 febbraio 2012 alle ore 18 presso il castello ducale di Ceglie Messapica.
Dopo i saluti del sindaco di Ceglie Luigi Caroli, sono previsti gli interventi di Massimo Ferrarese Presidente della Provincia di Brindisi, di Pietro Mita Assessore al Marketing territoriale, di Francesco Nacci dell’agenzia regionale Pugliapromozione, dell’agronomo Felice Suma Presidente del Consorzio per la tutela del biscotto di Ceglie Messapicia, di Angelo Sibello Presidente dell’Associazione “Ceglie è…”, di Pasquale Venerito Presidente dell’Associazione “Passoditerra”, di Antonello Del Vecchio Governatore Slow Food Puglia, di Marcello Longo Fiduciario e Coordinatore Presidi Slow Food Puglia e del dottor Agostino Grassi, Segretario della Fondazione Dieta Mediterranea.
Parte dal Consorzio del Biscotto di Ceglie Messapica già “Presidio” Slow Food in collaborazione con le associazioni “Passoditerrra” e “Ceglie è…” l’idea di realizzare il distretto della mandorla e di coinvolgere tutti i vari produttori e trasformatori dei comuni di Cisternino, Francavilla Fontana, San Michele S.no, Ceglie messapica e Villa Castelli.
Contribuisce alla valorizzazione delle produttività autoctone anche il marchio della Provincia di Brindisi Filia Solis.
Sepp d’amic, Spappacarnale, Sciacallo, Zia Pasqua, Gianfreda, Mingunna sono solo alcune delle varietà di mandorle ancora presenti sul territorio brindisino.
“Vogliamo realizzare il distretto della mandorla avendo più di 40 tipologie di mandorle autoctone a disposizione” afferma Angelo Silibello dell’Associazione “Ceglie è…”. “Piuttosto che lasciarci sfruttare dalle mandorle spagnole e californiane che ormai stanno facendo piazza pulita - aggiunge – vogliamo rilanciare al meglio questo nostro frutto. Le mandorle che importiamo e che arrivano già pulite sono coltivate con metodi industriali e sono irrorate da antiparassitari e antimuffe. Sono lisce, facili da lavorare e giungono a prezzi talmente bassi da piegare la coltivazione delle nostre varietà autoctone. Il Consorzio della Mandorla Brindisina invece – sottolinea Silibello – vuole sollevare l’economia dei nostri contadini e far conoscere la bontà della nostra mandorla che è un ingrediente fondamentale della dieta mediterranea, il metodo alimentare riconosciuto dall’Unesco patrimonio immateriale della Umanità”.
Dopo la presentazione seguirà una degustazione i prodotti tipici a base di mandorla brindina.
Ciao, anche i miei cagnolini preferiscono le mandorle locali.
In casa ho due pincer (madre e figlio) sin da piccola la femmina andava a prendersi da sola le mandorle in una cassetta in cui conservo le mandorle della mia campagna (il figlio ha imprato dalla madre) le apriva e ne mangiava il contenuto, vanno pazzi per le mandorle, io li lascio fare tanto ne vale la pena per pochi kg. di andarle a vendere? Oramai le raccolgo solo per loro. Lo scorso Natale mi venne regalato una cesta in cui tra le altre cose c’èra una busta con delle mandorle sgusciate, ho provato a mettergliene qualcuna in una ciottola, ancora stanno li. Da notare che sulla busta che conteneva le mandorle era scritto mandorle della California, sara mica per quello che non le vogliono.
Immagino che i tuoi cani siano ghiotti di “amenel muddesche”, perché “cu lli sandricen” si frantumerebbero i denti.
Ciao, macinano di tutto, ma il da ridere è che quando non riescono a romperle vengono a ropere l’anima a me che gliele devo aprire col martello. Heheheheheheh
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