Li past d’amenele hanno varcato il Gottardo (di Nicola Romanelli)

Li past d’amenele hanno varcato i confini, scalato il Gottardo e dilagati in Svizzera! Finalmente dopo 45 anni di attesa, con la vostra ricetta sono riuscito nella memorabile impresa! Proprio io, da solo, senza aiuti muliebri, io che non mi sono mai cimentato nei dolciumi, l’ho spuntata! Ma che fatica, macinare tutte quelle mandorle e nel gustarle mi sono ricordato i tempi dell’infanzia, quando appena sfornati si litigava per avere la propria parte, mai che ti veniva in mente la fatica subìta della povera donna, mia madre, per tutto il giorno e sempre col sorriso sul volto! Guarda me invece che faccia, e il nervosismo se qualcuno entrava in cucina! allora capirai la grandezza d’animo che avevano i nostri avi, che oltre i dolci avevano altre incombenze da sbrigare!
La vostra ricetta mi ha aperto gli occhi, mi ha fatto capire dopo 45 anni che dovevo dire almeno grazie a mia madre!
Però la fatica é valsa la pena, sono venute, per carità, non dico identiche, e che vuoi competere con la grande passione che Lei ci metteva! ma almeno sono mangiabili e le ho fatto io, e vi assicuro che ho già programmato il secondo tentativo, saranno da premio!
Rinnovo i miei ringraziamenti anche a chi ti ha procurato la fatidica ricetta di li past d’amenele!
Nicola
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La ricetta “di li past d’amenele” di Cosima Pastore che abbiamo inviato a Nicola Romanelli

Ricetta per 1kg. di mandorle

Ingredienti:

  • 1kg di mandorle
  • ½ kg di farina
  • 700 gr di zucchero
  • 1 cucchiaino di ammoniaca (scarso)
  • Bucce di limone grattugiato (1 o 2 limoni)
  • 3 uova
  • Anice (liquore)

Preparazione delle mandorle (vi sono tre varianti: solo mandorle sbucciate; mandorle non sbucciate; miste)

Per sbucciare le mandorle bollire acqua e versare le mandorle. Dopo 5 minuti circa, previa prova, spellarle. Farle asciugare riposte su un tovagliolo. Infornare per tostarle per circa 1 ora a temperatura media. La tostatura va fatta anche se si opta per le mandorle non sbucciate.

Macinarle utilizzando anche una bottiglia.

Impastare le mandorle con la farina, lo zucchero, l’ammoniaca, le bucce di limone grattugiato, le uova, l’anice (quanto basta). Se l’impasto è molliccio aggiungere un po’ di farina.

Formare con l’impasto un rotolo (come quando si facevano li maccarrun), tagliare e pezzi dando forma a “li past” ed infornare a 160 gradi per 15 minuti circa in una teglia cosparsa di farina.

Variante “cu lu ggilepp”:

Riempire il fondo di una padella di alluminio di zucchero (circa 1kg) e versare acqua che deve superare di un dito lo zucchero. Far cuocere a fuoco lento mescolando il tutto. Quando lo zucchero comincia a caramellare prenderne una cucchiaiata ed accertarsi se fila. Lu ggilepp è pronto quando fila.

Versarne un mestolo in un recipiente di creta avendo cura di cospargerne le pareti. Versare le paste di mandorla già infornate e cotte e girare avendo cura di “ngilappè tutt li past d’amenel”. Posare le paste su un ripiano e far asciugare.

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