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Anche io, come un personaggio di Samuel Beckett, aspetto Godot, in un angolo della piazza, mai così desolata come in questi rigidi giorni di gennaio.

Ma, nell’attesa, Vladimiro ed Estragone, comunque, parlano della loro condizione, dei loro bisogni e sogni, mentre io mi ritrovo solo a cercare di capire cosa significhi “fare politica”; quanto vale l’onestà; chi premia la conoscenza, la professionalità, l’impegno; cosa vale in questo mondo: i soldi, il potere, l’arroganza o la cultura, il sapere, la correttezza, l’amore?

Lontano, nell’angolo opposto della piazza, altri aspettano gli eventi nella speranza che arrivi il ragazzo del Signor Godot con la soluzione bella e pronta a tutti i problemi; io non mi fido di questi portatori della verità e, come al solito, pongo ogni speranza nel buon senso della gente.

Questa mi sembra l’atmosfera che si vive in San Michele in attesa delle elezioni amministrative e (scusa Rocco, scusa Nando) neanche Midiesis riesce a dare un serio contributo alla qualificazione di questa tematica.

“ Ma che … razzo di domande fate a questi candidati sicuri e/o possibili?”

Invitate i politici a nozze con questo politichese fatto di cose dette e non dette, d’ovvietà, di discorsi scontati e banali, ordinari e questi riempiono le risposte di… parole, parole… (come il titolo di quella vecchia canzone di Mina ed Alberto Lupo).

Provate a chiedere:

• sono a conoscenza dei vari problemi che la nuova Amministrazione dovrà  affrontare per tutelare gli interessi della collettività?
• e se si, discutono con i possibili alleati e con i propri sostenitori, delle  iniziative da intraprendere?
• hanno definito le cose, per loro, più importanti da fare e, se si: quali, come,  quando?
• tutti aspettano qualcosa di nuovo; loro cosa propongono di diverso o  migliorativo rispetto a quello che si è fatto sino ad oggi?

Ma, forse, avete ragione voi, non ne ricaviamo niente! Tutti aspettiamo l’evento imminente che modifichi in meglio la nostra vita, ma proprio quelli che dovrebbero impegnarsi in questo progetto non fanno niente affinché ciò si realizzi e si perdono in personalismi fini a se stessi.

Sanmichelesalentino17gennaio2012edmondobellanova