Comunicato stampa dell’Osservatorio Provinciale Sindacale della Polizia di Stato di Brindisi

Riceviamo dall’Osservatorio Sindacale della Polizia di Stato di Brindisi e pubblichiamo:

Apprendiamo delle iniziative dell’Esecutivo.

 Proposte contraddistinte dall’essere molto versatili e altalenanti, rimesse al quotidiano umore del Ministro dell’Economia.

Le forze di polizia, un giorno del tutto inutili e all’indomani essenziali per la salvaguardia della sicurezza nazionale, esigono RISPETTO.

Finché mancherà il RISPETTO, chiunque si sentirà autorizzato a lanciare estintori e appellarci “assassini”.

Finché mancherà RISPETTO saremo in balia di chi si diverte a giocare a Monopoli.

Noi non ci stiamo. In primis da cittadini italiani e poi da poliziotti.

Tagliare al comparto sicurezza equivale “legalizzare l’illegalità”. Non è un gioco di parole, ma semplicemente l’inesorabile destino che ci aspetta.

Da oggi e nel prossimo futuro la sicurezza potrà essere assicurata solo con evangelici ramoscelli d’ulivo.

La solidarietà alla polizia non può ridursi solo ad argomenti dirompenti, accorate e infiammanti propagande elettorali. Deve tradursi, invece, in atti concreti a più livelli.

Il parlamento deve iniziare a considerare un’unica forza di polizia (già realizzata con successo in Francia), la rivisitazione della legge nr. 121\81 e la previsione di specifiche garanzie nei servizi di ordine e sicurezza pubblica.

Il legislatore ha previsto l’azione penale obbligatoria, noi invece chiediamo, proprio per la delicatezza del nostro lavoro, che sia il procuratore generale ad esercitare l’azione penale nei confronti degli appartenenti alle forze di polizia a cui deve essere applicato solo il dolo e non la colpa grave.

A livello locale si chiede di addivenire, quanto prima, ad un impiego di tutte le forze di polizia presenti sul territorio.

Sarebbe già un primo passo in avanti per un concreto recupero di risorse umane, l’impiego congiunto di personale di tutte le forze di polizia nei servizi di ordine pubblico.

Per attuare questa “rivoluzione epocale”, alle Autorità di pubblica sicurezza locali è richiesta forza e autorevolezza con l’adozione di provvedimenti di certo impopolari (ma solo per alcuni !).

Un appello accorato va, inoltre, a tutte le istituzioni presenti sul territorio da cui ci aspettiamo un fattivo contributo per recuperare la carta, i toner, le apparecchiature fax, fotoriproduttori, le auto, la benzina, ecc.

Una sorta di colletta, perché Signori, siamo ormai alle pezze!

Alla politica spetta la risposta; una risposta seria e celere; spetta conoscere le vere esigenze della Nazione, spetta conoscere le effettive criticità del nostro settore.

Compete un’attenta valutazione – sotto innumerevoli aspetti – se sia più proficuo e opportuno incrementare le risorse economiche delle missioni internazionali “di pace” o stanziarle per la sicurezza interna del nostro Paese.

Forse in quest’ultima ipotesi, assicurando sicurezza e legalità si garantirebbero una ripresa economica e un consequenziale benessere per le nostre famiglie e concreto sviluppo per i giovani e le future generazioni.

Sicuramente, come primo gesto di buona volontà, sarebbe più dignitoso da parte di coloro che sono stati chiamati a rappresentare la collettività, ridurre l’innumerevole serie di auto-blu utilizzate anche per nobili fini istituzionali come recarsi allo stadio, il cui numero è secondo solo al parco auto-blu degli Stati Uniti d’America!

Signori questa è l’amara verità! Vogliamo una politica sana, quella che lavora per la pacifica convivenza sociale, quella che ama la res pubblica e la sua polis al di sopra di tutto.

SIULP

Domenico Conte

SAP

Francesco Pulli

SILP per la CGIL

Marcello Capodieci

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