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Comune di San Michele Salentino

Il Consiglio Comunale di San Michele Salentino, nella seduta del 30.09.2011, ha approvato il REGOLAMENTO PER L’ISTITUZIONE E LA TENUTA DELL’ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI.

Regolamentare i rapporti tra cittadini ed istituzioni è, senz’altro, uno sforzo meritevole d’ogni positiva considerazione; specialmente nel campo dell’associazionismo ciò sembra assolutamente necessario viste le “anomali deviazioni” che hanno spesso contraddistinto la nostra realtà.

Quindi, tutto bene! Ma… (e qui non si dispiaccia chi in questa espressione di dubbio vede soltanto una strategia demolitrice d’iniziative altrui e un modo strumentale per raggiungere obbiettivi diversi dal contesto in discussione)… restano seri dubbi sulla legittimità del regolamento approvato.

In altri tempi ho già avuto modo di parlare dello Statuto del Comune di San Michele Salentino come di un oggetto misterioso, sconosciuto alla gran parte dei cittadini (amministratori e non) e disatteso, specialmente nella parte riguardante la partecipazione popolare; ora è il tempo di confermare questa mia sensazione.

I riferimenti agli artt. 45 e 46 dello Statuto sembrano attinenti ma balza subito all’occhio la contraddizione tra la lettera  “d” del 3° comma dell’art. 2 del Regolamento ed il 4° comma dell’art. 45 dello Statuto. Nel primo si esclude la possibilità d’iscrizione all’albo per “sindacati dei lavoratori ed organismi di rappresentanza di categorie economiche” mentre lo Statuto comprende tra le forme di libera associazione, iscrivibili all’albo, proprio le organizzazioni sindacali di lavoratori autonomi e dipendenti, artigiani, commercianti, industriali, agricoltori, professionisti.

Trovo giusta la non iscrizione di partiti politici ma bisognerebbe meglio definire le caratteristiche dei movimenti ed associazioni che hanno presentato proprie liste ad elezioni.

Nel regolamento non sono disciplinate le modalità d’erogazione di eventuali incentivazioni, materia espressamente prevista dal comma 2 dell’art. 45 che rimanda il tutto ad un ulteriore ”apposito regolamento”. Nella discussione consiliare si è fatto riferimento ad un già esistente regolamento che io, però, non sono riuscito a trovare tra tutti quelli riportati nel sito istituzionale.

Altra contraddizione è nella procedura d’esame delle domande che il  Regolamento  attribuisce alla competenza del Responsabile Affari Generali; lo Statuto (art. 46, comma 3), invece, prevede la competenza della Commissione Consiliare Permanente. Facilmente si può obiettare che queste Commissioni non sono mai state costituite e quindi queste problematiche sono lasciate al giudizio dei funzionari; ma proprio questo è la grave responsabilità di chi auspica una “partecipazione popolare” e poi non si è mai curato di dare attuazione agli articoli 47 e 48 di questo benedetto e sconosciuto Statuto che si preoccupa di garantire la partecipazione popolare con l’istituto delle Consulte e dell’Assemblea dei Cittadini.

In attesa  e preparazione delle prossime elezioni amministrative, sarebbe proprio cosa “giusta e buona” andarsi a ri-leggere LO STATUTO  documento fondamentale: per la vita amministrativa del nostro comune; per dare corso alle potenzialità partecipative in esso contenute; per modificarlo ed adattarlo alle nuove esigenze di questa società in rapida evoluzione.

     Sanmichelesalentino01ottobre2011edmondobellanova

Link agli articoli 41 – 55 dello Statuto comunale.