Il sindaco giustiziere colpisce ancora!

Piazza Dante

Riceviamo da Tonino Chirico del Circolo “I Comunisti – La Casa di Tutti” di San Michele Salentino e pubblichiamo:

Stiamo ai fatti.

Tutti sanno che si è svolta la festa patronale. Tutti sanno che esiste un Comitato organizzatore, composto di persone perbene, che si fa carico di raccogliere le “offerte” necessarie a coprire i costi dei festeggiamenti. Tutti sanno che i maggiori contribuenti “volontari” – oltre ai comuni cittadini – sono i commercianti che traggono dai suddetti festeggiamenti i maggiori guadagni.

Questi i fatti e ora la narrazione.

Si narra, infatti, che il Comitato si sia rivolto proprio a coloro che avrebbero lavorato e guadagnato e abbia chiesto contributi “volontari” in base a determinate tariffe: ad esempio, se sei un esercizio commerciale che può somministrare alimenti e bevande in Piazza Dante, il contributo non può essere inferiore a 700 Euro.

Cosi’, si narra che un commerciante abbia rifiutato il contributo “volontario”  che gli pareva esoso, affermando che i suoi guadagni non avrebbero compensato il contributo stesso.

Sembra che il Comitato si sia rammaricato della circostanza, anche perché il commerciante pare abbia affermato che gli sarebbe convenuto star chiuso, piuttosto che pagare i 700 Euro.

Detto e fatto: questa riflessione deve essere apparsa proprio credibile alle orecchie del Sindaco, che con una curiosa ordinanza dispone il “divieto di somministrazione di alimenti e bevande nonché l’occupazione di suolo pubblico con tavolini in Piazza Dante”, motivando che quei tavolini avrebbero impedito “la fruizione del Monumento ai Caduti” e avrebbero ostacolato “l’ingresso nella Chiesa Madre”.

Ora, non ci è dato di sapere quale sia il rapporto tra il Comitato organizzatore e il Sindaco, ma se dovessimo immaginare gli accadimenti, potremmo descriverli come segue: il Sindaco viene informato del rifiuto di un commerciante di Piazza Dante di contribuire al finanziamento della festa di cui è tra i promotori, per l’ultima volta da Sindaco. Magari, gli viene riferito del ragionamento del commerciante, che avrebbe fatto meglio a non lavorare, piuttosto che pagare. Per far contento il cittadino-commerciante, gli fa un’ordinanza su misura, impedendogli comunque di lavorare in Piazza Dante non solo nei giorni di festa, ma per sempre.

Come chiameremmo tutto ciò se fossimo in un paese normale?

Ci vengono in mente diverse espressioni: associazione a delinquere a scopo di estorsione? Non può essere, le estorsioni le fanno i delinquenti. Eccesso di potere? Non può essere, l’ordinanza del sindaco sarebbe illegittima. Intimidazione? Neppure può essere, le intimidazioni le fanno i mafiosi.

Non vogliamo in alcun modo insinuare nell’opinione pubblica simili sospetti, ma i fatti restano e si espongono al giudizio di ciascuno.

Cosi’ come resta il fatto che dopo oltre trent’anni che quel locale esiste sempre li’, nello stesso posto, con la Chiesa Madre a sinistra e il Monumento ai Caduti a destra, il Sindaco si accorge che c’è – a suo dire – una incompatibilità.  

E resta il fatto che una attività economica riceve da quella ordinanza un colpo durissimo e con essa le famiglie che vi lavorano, colpevoli, forse, di non aver voluto piegare la loro dignità alla vanagloria e alla boria di un potere oramai fuori da ogni controllo.

Ad essi la nostra sicura e ferma solidarietà.

Circolo “I Comunisti – La Casa di Tutti”

17 Commenti a “Il sindaco giustiziere colpisce ancora!”

  • Patrizia Gasparro:

    E’ da tempo, oramai, che il Tonino Parlante si prodiga in arzigogolate esternazioni solidaristiche,prima la lettera di condanna al Sindaco Torroni in favore di NOI dipendenti comunali chiamati “fannulloni” ora, addirittura, la strenua difesa di un commerciante contro un provvedimento dello stesso Sindaco colpevole, a suo dire, di “associazione a delinquere a scopo di estorsione, eccesso di potere intimidazione ecc…”.
    Mi viene da dire:” se davvero il commerciante in oggetto ritiene di aver subito le conseguenze di un agire mafioso e intimidatorio…. perchè non si è rivolto a chi di dovere??????”

    Vorrei rivolgere al Sig. Chirico questa domanda:” Hai anche tu uno Spin Doctor che si occupa delle tue “comunicazioni pubbliche”?

  • la volpe:

    Domanda per la Sig.ra Gasparro Patrizia:

    dal suo punto di vista come interpreta un’ordinanza fatta di domenica e con quel contenuto? considerando che la chiesa ed il monumento ai caduti non sono stati costruiti in una notte, alla luce anche della dichiarazione fatta dal proprietario del locale, che aggettivo da al comportamento del sindaco?
    grazie anticipatamente per la risposta.
    Saluti

  • Patrizia Gasparro:

    Non sono solita rispondere a persone che non hanno il coraggio delle proprie idee (commenti).

  • la volpe:

    Sig.ra Gasparro lei fa una serie di domande e non esprime la sua opinione in merito, a questo punto devo pensare che mentre il sig. Chirico le sue opinioni li pensa in dialetto e trova qualcuno che le trascrive in italiano, lei ha qualcuno che le mette in bocca le parole o la fa tacere secondo le situazioni.
    Rispetto in ogni caso e ne prendo atto.
    Saluti.

  • midiesis:

    All’anonimo “la volpe”: nonostante i tuoi commenti sono sempre rispettosi e garbati (è per questo che vengono pubblicati, anche se inviato da un anonimo), per una questione di correttezza nei confronti di chi “mette la propria firma”, i prossimi tuoi commenti, se ce ne saranno, non saranno più pubblicati.

    PS: non capisco perché non firmarli.

  • Patrizia Gasparro:

    Caro “la volpe” se lei mi conoscesse saprebbe quanto è fuori luogo il suo intervento.
    Ho la bellezza di 39 anni e mai nessuno è riuscito a farmi dire cose che non pensavo o a plagiarmi, come lei pensa.

    Ritorno a dire che il solo fatto di essere garbato nel commentare non autorizza a fare domande in forma anonima e poi provocare per farsi rispondere.

  • midiesis:

    Per l’anonimo “la volpe”: in riferimento ai tuoi ultimi commenti, non pubblicati, esprimo ulteriormente la difficoltà e l’imbarazzo a gestire tale situazione anche perché sono in tanti gli anonimi censurati che scrivono. E’ una questione di correttezza anche nei loro confronti.
    Mi dispiace molto perché, ripeto, i tuoi commenti sono sempre stati garbati, ma non capisco, al contempo, proprio perché scrivi rispettosamente, il perché tu non ti identifichi.

  • devina:

    cara Patrizia,
    l’idea che mi sono fatto è che tu sia una persona schietta e, come si suol dire, “senza peli sulla lingua”.
    Se hai da dire una cosa la dici, punto.
    Ora potrei farti la stessa domanda de “la volpe” firmando poi il post.
    Ma non lo faccio sia perchè credo che una persona aperta e spontanea come te non ne ha assolutamente bisogno sia perchè, in un certo senso, la tua Non-risposta è già una risposta.
    Senza entra nel merito, perchè prima dovrei conoscere tutti i dettagli.
    Ciao,
    nando (de vitis, ovviamente)

    PS
    cara “la volpe” condivido quanto detto da Rocco.
    Proprio perchè i tuoi interventi non sono mai attacchi gratuiti, tutta la discussione ne guadagnerebbe se uscissi dall’anonimato.

  • Fabrizio Guglielmi:

    :) il mio sospetto è che lo Spin Doctor sia lo stessooooooo ;)
    per il resto si sà che la paura può più della ragione …… cara Patrizia

  • Stefania:

    Ritorno, dopo un breve silenzio e, spero, per l’ultima volta sul sito in quanto, per vari motivi che non voglio spiegare, preferisco commentare su facebook (se proprio mi venisse voglia, intendo) invece che sul sito. Il motivo del mio ritorno è che non riesco a stare ferma osservando 3 persone che invitano un anonimo a fare qualcosa contro la sua volontà. Premetto che, per come ragiono io, preferisco SEMPRE identificarmi per scelta di vita in qualsiasi cosa faccia. Ma per come ragiono io, esiste anche il rispetto di scelte di vita differenti. Un individuo potrebbe avere mille motivi per decidere di restare anonimo, io non li condivido, ma nemmeno cerco di imporgli i miei anche se l’imposizione ha la forma dolce di un invito. Vedo una persona che si rapporta con un anonimo e gli chiede di identificarsi; e poi vedo 2 amici di vecchia data che si sono uniti nel fare lo stesso invito. Gli amici, da sempre, sono una forza della natura; e vi sembra giusto scagliare quella forza verso un singolo? Una forza così grande dovrebbe avere anche la responsabilità (no, non sto citando un film marvel) di tutelare le minoranze… Io capisco che se una persona è schietta, vorrebbe che gli altri facessero altrettanto, lo capisco perché anch’io sono così. Ma la vita ci insegna altro. Ci insegna che esiste gente diversa da noi e che il diritto all’anonimato è, appunto, un diritto. Sapete qual è il bello degli anonimi? Che non collegandoli a qualcuno si possano ascoltare senza pregiudizi. Io che uso un nome e basta (ma essendo l’unica sul sito a farlo sapete benissimo chi io sia e quale sia, quindi, il mio cognome anche in virtù di articoli precedenti) spesso e volentieri non mi sento “compresa” perché la gente si ferma prima a vedere “chi” sta dicendo qualcosa prima di comprendere “cosa” quella persona stia effettivamente dicendo. Invidio gli anonimi perché possono essere ascoltati senza pregiudizi e sono arrabbiata con me perchè, dopo tante batoste, continuo, invece, a identificarmi. Magari a “la volpe” risulto persino antipatica e dopo questo mio intervento, per dimostrarmi che sbaglio, alla fine si identificherà. Scherzo, ovviamente.

    @ la volpe: questo tuo caso mi ha fatto venire meno a una promessa fatta a me stessa, ma non è certo colpa tua. Sono io che adoro contraddirmi e adoro sbagliare perché chi sbaglia agisce e se agisce, esiste! (questo concetto formulato in detti termini è attaccabilissimo; in realtà, se fosse formulato bene, si noterebbero subito secoli di disquisizioni filosofiche dietro questa mia affermazione volutamente e apparentemente imbecille)

  • edmondo:

    ANONIMI

    E’ difficile non essere d’accodo con Stefania.
    Sono anni che mi scontro con “le forze della natura” sulla questione dell’anonimato. Però mi rendo conto che in ballo ci sono problematiche contrapposte, legate a responsabilità editoriali, voglia di conoscersi, di capirsi e dialogare.
    La condizione indispensabile per pubblicare l’intervento di un anonimo è forse quella che sia sempre assicurata la correttezza, l’educazione, il garbo ed il rispetto.
    Viviamo in una società apparentemente garantista , ma io continuo a credere che la libertà è data solo a chi non è in una condizione di bisogno. Ed il bisogno in questa nostra società ha tante facce spesso determinanti per la sopravvivenza. Poi c’è chi per nessun motivo al mondo rinuncerebbe diritto di esprimere le proprie idee; chi antepone l’ideale agli interessi familiari, chi crede nel valore della critica e nella necessità del dialogo, ma un sito, questo sito, dovrebbe trovare ragion d’essere proprio nella funzione di poter dare voce e visibilità ai più deboli, ai meno coraggiosi, ai più esposti e più ricattabili.

    A Stefania: spero che ti contraddica ancora una volta tornando a stare con noi

  • midiesis:

    Chi ha seguito negli anni passati le vicende del nostro sito, ed in particolare le conseguenze subite da certi commenti anonimi, si ricorderà che proprio di questo ne abbiamo discusso e ridiscusso fino a determinare alcune nostre decisioni.
    Ciò che Stefania e Mondino dicono, nei commenti all’articolo “Il sindaco giustiziere colpisce ancora!“, in favore dell’anonimato contrasta con chi vorrebbe, invece, scrivere e rapportarsi con persone che hanno un nome, un cognome ed una storia ed ha difficoltà a farlo proprio perché non ha la possibilità, con l’anonimato, di “guardarsi negli occhi”. In tanti, ve lo assicuriamo, non hanno più scritto proprio perchè permettevamo ciò.
    Sono scelte che bisogna fare, e tralasciamo, per non ripeterci, le conseguenze subite negli anni passati, scelte che ci portano a fare molta attenzione ai commenti che pervengono, pubblicando, quindi, anche scritti anonimi ma rispettosi e garbati.
    La questione “la volpe” è diversa. L’anonimo garbatissimo potrebbe identificarsi in quanto ciò che scrive non suscita alcun problema all’amministratore del sito ne agli interessati coinvolti nella discussione. Ma noi ci poniamo una domanda: perchè non identificarsi allora?
    Se poi da parte di “la volpe” vi è la sensibilità a pervenire ad alcune regole fondamentali del vivere in una comunità “guardandosi negli occhi” e dialogare apertamente e sinceramente, gli proponiamo il cambio dei ruoli: “la volpe” è un amministratore e prende delle decisioni poco democratiche e come contro un anonimo su un sito fa delle considerazioni. “La volpe” non so se accetterebbe tale ruolo. Forse ora si, perché è dall’altra parte… Forse egli stesso (o egli stessa) rappresenta un ente sociale (sindacale, politico, ecc.) per cui ha difficoltà, per il ruolo che occupa, ad esternare alcuni pensieri che andrebbero pure bene per il posto che occupa ma che non ha il coraggio, per chissà quale motivo, di farlo.
    D’altro canto, chi ora è oggetto di critica da parte di “la volpe”, per potersi tutelare e controbattere, non avrebbe diritto a “guardare negli occhi” l’anonimo?
    Allora, capite come sia difficile gestire tali situazioni per garantire una discussione trasparente e priva di strumentalizzazioni di varia natura?
    Ripetiamo, le varie vicissitudini ci hanno portato a queste determinazione, vicissitudini non poco problematiche, anzi. Quindi, se qualcuno ha voglia di proporre una bacheca virtuale dove appiccicare lamentele e critiche anonime su ciò che succede a San Michele Salentino lo può fare benissimo aprendosi un proprio blog gratuitamente, vi sono tante risorse free sul web, ma si deve assumere la propria responsabilità.
    Noi non siamo disposti a farlo.

  • edmondo:

    Si! D’accordo! ma, allora, perchè abbiamo pubblicato due interventi della “volpe anomina” ?
    Forse perchè riteniamo importante quello che si dice a prescindere da chi lo dice?

  • midiesis:

    Mondino, non ho mai filtrato ne commenti ne articoli in base all’importanza dei contenuti.
    Chi ha scritto sotto copertura de “la volpe” ha tutti gli strumenti e le possibilità per continuare a farlo ma deve identificarsi. Non può più giocare con tre identità diverse. E’ una questione di principio.

  • Bad Seed:

    - “[...] ma, allora, perchè abbiamo pubblicato due interventi della “volpe anomina”?

    Presto detto, copio & incollo da ilfattoquotidiano.it:

    __________________________________

    Lavitola: “Che devo fare? Torno e chiarisco tutto?”
    Berlusc*ni: “Rimani all’estero. Rimani all’estero, PIZZARO’!”

    *biip biip* [segnale acustico - avviso di chiamata]

    Berlusc*ni: “Lavi’, sort di pizzaro’, ho un avviso di chiamata… devo rispondere sull’altra linea”
    Berlusc*ni: “Pronto?”
    D’Urso: “Salve Presidente sono Rocco. Rocco D’Urso”
    Berlusc*ni: “OOHHH egregissimo, come va? Stè suen anghor cù li Rimmel [stai suonando ancora nella cover band di De Gregori - Rimmel]? A proposito… a fine settembre organizzo un Bung Bunga Night Experience volete suonare e magari… [omissis]”
    D’Urso: “La ringrazio Presidente ma ormai ho ‘na certa età… il bunga bunga non è più nelle mie corde [omissis] stò fatijj alla scol pùr [sono molto impegnato con il mio lavoro di segreteria a scuola]. E niente la chiamavo perchè…. mmmhh ricorda che ho un sito in internet? Midiesis.it”
    Berlusc*ni: “Sì”
    D’Urso: “Mi stòn a chech’nn lu cazz cu li cumment anon’mm” [ho un problema con i commenti lasciati da anonimi sul sito]
    Berlusc*ni: “Maledette toghe rosse!”
    D’Urso: “Cé cazz c’entr’nn?” [EH?!? Cosa stai asserendo?!?! E' alticcio per caso?]
    Berlusc*ni: “Ho detto toghe, scusami la forza dell’abitudine, volevo dire utenti – utenti rossi!”
    D’Urso: “Lu strùnz la volp si firm” [l’utente anonimo si firma/usa il nick-name la volpe]
    D’Urso: “Che devo fare?”
    Berlusc*ni: “Non pubblicare più i suoi commenti! Internet è un paese di merda! Sono nauseato!! Vado via!!!”

    *click* [telefonata interrotta]

    D’Urso: “Cuss è skukkit propriij. E’ ghius pur lu telef’nn… mangh mè salutét” [il Presidente è fuori come una veranda. Maleducato, ha chiuso la chiamata senza salutarmi]

    __________________________________

    THE END

  • Stefania Nigro:

    Bad seed…. santo subito! :)
    divertentissimo come sempre.

  • Stefania:

    @ Bad: confermo quanto dice la mia omonima. Sei un grande!!!
    @Mondo: grazie per tutto quello che dici.

    Spero di farvi un gradito regalo se vi posto le parole del grande giurista Stefano Rodotà sulla questione dell’anonimato in rete:

    http://www.igf-italia.it/igf-italia09/125?task=view

Hockey su prato a San Michele S.no

Laureati con 110 (e lode)

Facebook
Utenti in linea