Il decennale e il diritto al punto di vista
Inviato sulla bacheca facebook di midiesis.it:
Un decennale -qualsiasi sia la sua natura- è tempo di riflessioni e bilanci.. Riteniamo che una delle iniziative più interessanti portate avanti dall’attuale amministrazione sia proprio la manifestazione sul fico mandorlato. Non vogliamo entrare nel merito di questo progetto per quanto riguarda i costi sostenuti e i benefici di ritorno, le opportunità lavorative e gli investimenti, gli imprenditori che ne hanno tratto vantaggio, la diffusione della coltura nel nostro agro, la legislazione di tutela e la promozione turistica. Vogliamo però esprimere il nostro punto di vista sull’utilizzo di un logo che per diversi anni ha promosso un prodotto locale facendo riferimento all’organo sessuale della donna così come viene volgarmente definito.
Per noi non si tratta di campagna elettorale, né di potere né di consenso e nemmeno di sfida. Si tratta di seminare il dubbio se tale scelta contribuisca al progresso civile, etico e culturale del nostro territorio, se promuove un’immagine e una identità locale rispettosa degli uomini e delle donne e se sia un esempio educativo per le nuove generazioni.
Se la consuetudine porta a ridere della battuta volgare o del doppio senso a cui allude, se la volgarità viene premiata dal consenso di massa, abbiamo il dovere di chiederci se un’istituzione possa favorire il dilagare di un’espressione maschilista di cattivo gusto, triviale e diseducativa, che oggettivizza il corpo della donna o parte di esso.
Come associazione ci piacerebbe far diventare una pratica diffusa il pensare, in maniera libera e indipendente non necessariamente conformista, senza il timore di essere strumentalizzati, né di essere stritolati nella misera logica della maggioranza e dell’opposizione, che è quanto fa comodo far credere per liquidare il pensiero in quanto tale e lasciare in campo un pensiero unico.
La nostra maglietta dà la parola al frutto che si presenta in quanto tale: “IL FICO SONO IO” con il sottotitolo “rivoluzione di genere”che vuole indicare nella correttezza grammaticale il rispetto dei due generi, quello maschile e quello femminile, che insieme si ribellano a una visione volgare dell’essere umano. Seguono informazioni botaniche, mitologiche e religiose sul fico e le varietà conosciute.
Abbiamo realizzato cinquanta magliette per diffondere il nostro pensiero e non per sostenere dispute gladiatorie nelle piazze, come enfaticamente è stata posta la questione. Più che una prova muscolare di forza e di numeri ci piacerebbe fosse una prova di civiltà.
La Presidente dell’Associazione GenarAzioni
Rosaria Gasparro
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Date una occhiata a ciò che è successo sul vecchio sito di midiesis.it nel 2008 quando fu presentata la maglietta in questione. Ecco il link: http://win.midiesis.it/index.php?q=node/724