Non più tavolini in Piazza Dante a San Michele Salentino
9 agosto 2011 | 
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Con Ordinanza Sindacale n. 39/11 del 07/08/2011, il Sindaco fa divieto di somministrazione di alimenti e bevande nonché l’occupazione del suolo pubblico con tavolini in Piazza Dante a San Michele Salentino.
Il provvedimento si è reso necessario, come indicato nella premessa della su citata ordinanza, per consentire alla collettività la libera fruizione della Chiesa Madre e del Monumento dei Caduti in guerra presenti in loco nonché tutelare l’incolumità degli stessi luoghi sia sotto l’aspetto materiale, igienico-sanitario e del decoro.
Ordinanza Sindacale n. 39/11 (collegamento al sito del Comune di San Michele Salentino).
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Sulla pagina Facebook sono giunti vari commenti in merito. Ma di seguito copio ed incollo dalla mail inviatomi così come mi è stato chiesto di fare dal titolare della Pizzeria Dante:
“Trattoria Pizzeria Dante: Ciao,praticamente e’ stata una ripicca!!!! Siccome i giorni della festa non ho lavorato,quindi non ho contribuito alla loro richiesta di 700€,io ho fatto due conti,non rientravo nelle spese ed ho deciso cosi’…”.
Così avrebbe commentato Alessandro Torroni il ordinanza sindacale n.39/11 del 7/8/2011 se fosse stato oggi un consigliere comunale di opposizione:
“Insisto nel dire che questa è mafia, vera e propria mafia, perché qualsiasi giustificazione formale e non sostanziale, perché sostanziale voi sapete molto bene come stanno le cose. Sostanziale significa che avete agevolato vostri clienti a discapito di altre persone. Gli atti ve lo dimostrano.
Sostanziale invece è che voi intrallazzate continuamente a discapito di un cittadino per agevolare altri cittadini. Questo lo dico gridando e senza tema di essere smentito, qualsiasi giustificazione voi possiate trovare! Non che questo fa parte del passato, è il presente che è preoccupante. Il presente è da terroristi e non il passato. C’è chi fa parte di quella ideologia politica.
Io continuo a dire che voi siete mafiosi e lo dirò fino a quando non mi dimostrerete il contrario. Gli atti che voi fate sono da mafiosi. Potete dire tutto quello che volete.”
(verb. c.c. del 22.10.2001 pag. 14).
Come consigliere comunale di opposizione penso che il decreto di cui sopra è stato inopportuno e dettato dall’istinto. Chiedo al Sindaco la sospensione dell’ordinanza per evitare ulteriori strascichi polemici e giudiziari.
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