Prestiti (di Edmondo Bellanova)
Con piacere ho letto l’oggetto della Delibera della Giunta Comunale n° 110 del 30.06.2011: “Concessione in prestito di opere d’arte o materiali della pinacoteca in occasione di eventi mostre ed avvenimenti d’interesse culturale. Atto di indirizzo”.
Finalmente questo nostro patrimonio-nascosto esce dalle umide casse per andare in giro, per farsi ammirare, per fare cultura.
La positività della decisione della Giunta è, però immediatamente calata alla lettura del dispositivo precettivo.
Pur non essendo un tecnico della “facility report” e del prestito di beni culturali, mi permetto segnalare alcune integrazioni:
1 – e’ assolutamente necessario che le opere in prestito siano assicurate (da chiodo a chiodo) dai rischi derivanti da: furto, rapina, atti di vandalismo,danneggiamenti. Non è tutelante la condizione che i locali della mostra ospitante siano dotati di “antifurto o polizza assicurativa”;
2 – la consegna delle opere deve essere accompagnata da verbale di ricevuta e constatazione in contraddittorio dello stato delle opere la cui eventuale manutenzione e restauro conservativo deve essere eseguita sotto stretto controllo dell’Ente ancorché eseguita a spese del richiedente;
3 – tutto il procedimento del prestito deve vedere come parte attiva la responsabile della pinacoteca, alla quale compete: l’attribuzione del valore delle singole opere da assicurare;la certificazione dello stato delle opere (al momento della consegna e della restituzione) ; la valutazione della loro trasportabilità e l’inesistenza di incompatibilità con altre attività espositive organizzate dal Comune.
Le predette condizioni sono facilmente ritrovabili nella normativa riguardante l’oggetto facilmente reperibile in internet da dove (Comune di Forlì) credo sia stato copiato il dispositivo della delibera 110/2011 che però presenta scientifiche modifiche ed omissioni.
Spero che queste osservazioni siano in parte soddisfatte nel modulo di richiesta del prestito che, se pur allegato alla deliberazione, non è visibile nell’Albo Pretorio on line del Comune di San Michele.
Chiaramente tutto questo può avere validità solo nel caso le opere non siano iscritte nel catalogo del Ministero dei Beni e le Attività Culturali perché in quel caso il procedimento è del tutto differente.
sanmichelesalentino03luglio2011edmondobellanova