LEGALITA’ (di Edmondo Bellanova)
Il titolo del convegno era : “Legalità: linfa dell’educazione e della formazione”, m, ieri sera, nell’auditorium della Pinacoteca Biblioteca “S.Cavallo” di San Michele Salentino si è trattato d’altro.
Finalmente in sala c’era pubblico! Pochi genitori ma tanti ragazzi e già questo è un buon risultato per chi ha organizzato l’evento che s’inquadrava nelle varie attività previste nel progetto “Le(g)ali al Sud” finanziato con i Fondi Strutturali Europei per il 2007-2013.
Il Preside Franco Nisi , il Provveditore agli Studi di Brindisi e Taranto prof. Francesco Capobianco ed il Sindaco Sandro Torroni hanno ben introdotto l’argomento del convegno che intendeva (credo!) dimostrare la stretta interdipendenza tra legalità, educazione e formazione.
La relazione del Giudice Gabriele Perna, invece, si è incentrata sul ruolo della magistratura e del magistrato in una società sempre
più in bilico tra legalità ed illegalità. E’ stato un lungo discorso sulle tematiche e problemi che assillano
la giustizia. Si è parlato di pene, sconti, aggravanti e prescrizioni; Corte d’appello e Cassazione Primo e secondo Grado; procedure, fattispecie; di PM, Giudici di Sorveglianza; concorsi ed organici dei magistrati; permessi a detenuti, testimoni ed avvocati; rinvii ed appelli.
Via via si è andati sempre più fuori tema e anche negli interventi da parte del pubblico mi è sembrato prevalente l’interesse a
trattare i temi caldi della giustizia in Italia con i consequenziali riferimenti polemici e politici. Mi è invece piaciuto ascoltare il ragazzo che si è chiesto se a parlargli era un magistrato o un uomo! Consola scorgere un fiore in un terreno sempre più desolatamente incolto!
A prescindere dalla preparazione, serietà e professionalità del Giudice Perna ,che mi sembra indiscutibile, forse a parlare della legalità, quale requisito indispensabile per la vita sociale di ogni comunità, bisognava invitare qualcun’altro.
Al Giudice Perna va, comunque, il ringraziamento per aver voluto concedere un pò del suo tempo libero a questa collettività e di averci voluto parlare sinceramente, a “cuore aperto”, del suo lavoro, della sua vita.
Personalmente credo che la legalità sia difficile da “insegnare”, mentre dovrebbe essere un obbligo per chi ha responsabilità in questa società, praticare la legalità! Più di cento convegni e lezioni valgono un gesto, un esempio e noi sanmichelani dovremmo riflettere sui risultati ottenuti da una semplice ordinanza sindacale che ha educato i nostri ragazzi a divertirsi, a Natale e Carnevale, anche senza stupidi botti e bombolette.
sanmichelesalentino6maggio2011edmondobellanova