Comunicazione del Dott. Pasquale Epifani in merito all’incontro/dibattito sul “fotovoltaico”
Il Dott. Pasquale Epifani, Funzionario del Settore Ecologia ed Ambiente dell’Amministrazione Provinciale di Brindisi, in merito alla nostra proposta di presiedere ad un incontro pubblico sulla questione “fotovoltaico” nel nostro territorio, questa mattina ci ha comunicato che a seguito dell’entrata in vigore di una recentissima norma in materia, il decreto legislativo n. 28 del 3 marzo 2011, sarebbe opportuno rinviare il tutto visto che, detto decreto, modifica sostanzialmente la normativa pre-esistente.
Ringraziamo, comunque, il Dott. Epifani per la disponibilità manifestata.
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Il DL n. 28 ”Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE-, in vigore dal 12/04/2011, prevede, tra l’altro, la limitazione per la realizzazione degli impianti fotovoltaici a terra in aree agricole sebbene con alcune modifiche rispetto al testo iniziale del D.Lgs.; il provvedimento dispone che dalla data di entrata in vigore del provvedimento, nelle aree agricole in cui saranno agevolati solo gli impianti a terra fino a 1 MW e “nel caso di terreni appartenenti al medesimo proprietario”, gli impianti dovranno essere collocati a una distanza non inferiore ai 2 km. Inoltre per potere usufruire delle agevolazioni non deve essere destinato “all’installazione degli impianti più del 10% della superficie del terreno agricolo nella disponibilità del proponente”. Tutti questi limiti non si applicano tuttavia ai terreni abbandonati da almeno cinque anni.
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Effettivamente, oggi è prematuro fare un dibattito su un tema, quale il fotovoltaico, sempre più incerto. Il governo, notizia di oggi, ha ancora una volta rimandato la pubblicazione del IV conto energia. Purtroppo ad oggi l’unica cosa certa è l’incertezza di un settore importante per l’economia locale, se opportunamente regolamentato in tutte le sue sfaccettature. Credo, come operatore del settore, ma soprattutto come cittadino della Puglia, che le restrizioni sui grandi impianti a terra in zone agricole, siano l’unica nota positiva del nuovo decreto. Bisogna evitare che, lo scempio avvenuto dal 2007 ad oggi, continui deturpando un paesaggio bellissimo come il nostro. La Puglia è una regione a vocazione agricola e non è accettabile che la speculazione finanziaria che ruota attorno al fotovoltaico possa, pian piano, ammazzare l’agricoltura. Noi, come azienda, abbiamo deciso di studiare un connubbio tra Agricoltura e Fotovoltaico che consenta di avere benefici economici legati alla tariffa e di incentivare l’agricoltura migliorandone la qualità della stessa. E’ il progetto della Serra Fotovoltaica, prima in Italia. Nei nostri progetti rendiamo partecipi i contadini, che diventano custodi e utilizzatori della serra agricola senza alcun costo.
Altra notizia di oggi è lo sfruttamento della manodopera per far sì che grossi gruppi internazionali, aumentino i loro profitti sulle spalle degli immigrati. Se riflettiamo, fino ad oggi si è consentito a grossi gruppi di investimento internazionali di prendersi a 4 soldi i nostri terreni, portare (sfruttare) propria manodopera, installare gli impianti, deturpando il nostro paesaggio, e portarsi, grazie al nostro sole, le nostre tasse all’estero. Questa è la nostra capacità imprenditoriale!!!
Attendiamo, con pazienza che la situazione si delinei per poter poi fare tutti i dibattiti, senza però demonizzare un settore che da lavoro a tanti e che dovrebbe renderci sempre più indipendenti da Cerano e compagnia bella.
Saluti