GOVERNI VECCHI E NUOVI (di Edmondo Bellanova)

Figuratevi se per uno come me che ha sempre votato MSI, per poi confondersi anonimamente tra i “non votanti”,  la vittoria elettorale di Giorgia Meloni  non sia stata accolta positivamente.

Le stesse sensazioni le ho vissute quando Berlusconi “sdoganò” la destra di Gianfranco Fini dopo anni di completa estromissione dal  sistema socio politico italiano (si era fuori dall’arco costituzionale!) con enorme difficoltà ad esprimere le proprie opinioni. Il tutto finito nel più misero dei modi.

La storia ora si ripete. Sembrerebbe che il voto ci abbia portato alle soglie di un cambiamento epocale con la destra che, tutt’intera, torna al governo del paese, dopo decenni di grande confusione con governi ballerini di tutti i tipi e gusti, ma tutti regolarmente ininfluenti  per la soluzione di quei problemi sempre ignorati e che ora si presentano drammaticamente  tutti insieme.

Le prime impressioni che ricevo dai silenzi, dalle cose pensate e non dette, da riunioni ed incontri  segreti, dai soliti timori istituzionali, dal rispettoso riserbo di  stupide procedure e sono d’ennesima delusione.

Non vedo e non sento una presa di coscienza delle reali condizioni del paese. Si giochicchia con le proposte  di contributi per tutti,  di ovvii consigli ai consumatori di energia,  del  diritto di rappresentanza nei governi, di fantasiose proposte di un lavoro che non c’è. Non ci si rende conto che il paese sprofonda in una crisi senza confronti e che questi PNRR non sono che un drogaggio dei reali problemi.

Credo  che quasi tutti i partiti abbiamo voluto perdere  le elezioni per non ritrovarsi a gestire questi problemi incancreniti, forse irrisolvibili  se si resta nei limiti di una gestione partecipata, di decisioni democraticamente espresse, di osservanza di contratti, consuetudini e pregiudizi anche giuridicamente consolidati, del passivo rispetto ed osservanza di trattati europei ed internazionali e della completa sudditanza al potere economico finanziario mondiale.

Non ce la faremo e le spese le farà tutte Giorgia Meloni, colpevole di essersi attorniata da ex democristiani, socialisti, comunisti, opportunisti della politica. Colpevole   di non aver il coraggio di scelte anche impopolari, di rompere gli schemi di un sistema fallito.

Non che mi interessi più di tanto il destino della bionda segretaria; mi spaventa il destino di questa nazione, dei miei figli e nipoti per i quali avrò il rimorso di non aver fatto niente per il loro futuro pur di restare nel “democraticamente corretto”!

Sanmichelesalentino03ottobre2022edmondobellanova

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