I MILLE sanmichelani (di Edmondo Bellanova)

Mi complimento con il Sindaco Giovanni Allegrini  per come  gestisce se stesso e la sua maggioranza durante le sedute di Consiglio Comunale, dimostrando ampia conoscenza e padronanza degli argomenti trattati .

Tutto bene quindi, ma spero che mi consenta alcune (ennesime) precisazioni di carattere storico: per ben due volte, nel corso dell’illustrazione delle motivazioni per il conferimento della cittadinanza onoraria al Milite Ignoto, (anacronistica, immotivata, inutile) afferma che la popolazione di San Michele Salentino, durante la prima guerra mondiale, era di circa 1000 persone.

Mi sembra necessario correggere le informazioni del primo cittadino con dati più precisi. Già nel 1876 eravamo più di 1000 abitanti e 2.573 all’01.01.1911. Non ho dati relativi agli anni  che vanno dal 1915 al 1918, ma con il censimento del 1921 contiamo 4.108 abitanti, quindi, durante gli anni della prima guerra mondiale eravamo almeno 4.000 abitanti.

Sanmichelesalentino27aprile2022edmondobellanova

5 Commenti a “I MILLE sanmichelani (di Edmondo Bellanova)”

  • Giuseppe Argentiero:

    Ciao Edmondo,
    per chiarezza, quando parli dell’anacronismo e l’inutilità di concedere la cittadinanza onoraria al milite ignoto fai riferimento al fatto che ormai la ricorrenza è passata (il centenario è stato a novembre scorso)? In quel caso sono pienamente d’accordo con te.

    L’11 ottobre 2021, dopo aver segnalato la ricorrenza all’assessore alla cultura, scrissi nel mio piccolo sui social quanto segue :

    MILITE IGNOTO, CITTADINO DI SAN MICHELE SALENTINO.

    Quest’anno in occasione del centenario della traslazione del Milite Ignoto all’Altare della patria (Roma, 4 novembre 1921-2021), il Gruppo delle Medaglie d’Oro al Valor Militare d’Italia, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), ha avviato il progetto “Milite Ignoto, Cittadino d’Italia” per il conferimento della cittadinanza onoraria da parte di tutti i Comuni italiani.

    Sono pochi i comuni che non l’hanno ancora fatto.
    Nella provincia di Brindisi hanno già conferito la cittadinanza onoraria al milite ignoto i comuni di:
    Brindisi
    San Vito dei Normanni
    Ceglie Messapica
    Ostuni
    Cellino San Marco
    San Pancrazio Salentino

    Altri comuni stanno istruendo la pratica di concessione.

    San Michele Salentino, invece, è uno dei pochi comuni “non pervenuti”

    Forse ad alcuni sembrano cose a noi estranee, lontane nello spazio e nel tempo.
    Allora vorrei far notare che tra i nostri caduti della prima guerra mondiale ci sono 2 dispersi. Due militi ignoti.
    I loro nominativi sono riportati nell’albo d’oro dei caduti della Grande Guerra che il ministero della difesa ha reso consultabili on line.

    ELIA DOMENICO
    di Cosimo e Margherita Miccoli.
    Nato il 18 aprile 1885, coniugato il 24 agosto 1912 con Anna Vincenza Crescenzo
    Bersagliere del 14° reggimento,9° gruppo
    Disperso il 7 luglio 1916 sul monte Zebio in combattimento.
    l giorno prima il 14°venne posto a rincalzo della “Barletta” verso il monte Zebio, gia teatro di battaglia dai giorni precedenti che non hanno però dato risultati concreti contro gli austriaci.
    Il giorno del decesso di Domenico al 14° viene affidato il compito di espugnare quota 1706. I pochi superstiti ci riescono ma a sera vengono ricacciati.
    Il caso ha voluto che nella stessa pagina dell’abo d’Oro a fianco al suo nome c’è quello di un altro caduto di San Michele, suo cugino ELIA ANGELO ROCCO, nato il 6 dicembre 1888 figlio di Cataldo e Grazia Giannotti.
    Soldato del 143° reggimento fanteria morto il 20 agosto 1917 sul medio Isonzo per le ferite riportate in combattimento. Successivamente quella battaglia verrà ricordata come l’11° battaglia dell’Isonzo per la conquista della Bainsizza.
    Morto 1 anno dopo Angelo, il suo corpo fu ritrovato.

    TAMBORRINO GIUSEPPE ANTONIO
    di Stefano e Lucia Ciciriello
    nato il 29 novembre 1895
    soldato del 67° reggimento fanteria
    Disperso il 25 novembre 1915 sul monte San Michele in combattimento durante la IV Battaglia dell’Isonzo. Il 67° riuscì ad arrivare fin sotto ai reticolati della cima. Alcuni aprirono anche dei varchi da dove compagnie di assalto tentarono l’infiltrazione, bloccata però dal fuoco delle mitragliatrici austriache.
    Il 3 dicembre a seguito delle grandissime perdire i superstiti del 67° furono inviati in seconda linea. I corpi dei compagni rimasero per mesi nella terra di nessuno. Giuseppe era uno di questi ragazzi.

    Ci sono quindi 2 motivi validi per concedere anche noi la cittadinanza onoraria al milite ignoto se il solo fatto di essere italiani non basta.

    In piazza Dante, sulla facciata della chiesa madre, il 30 novembre del 1919 i sanmichelani
    posero una lapide per ricordare i loro figli, fratelli, mariti e padri caduti.
    L’iscrizione dice :

    AI GIOVANI EROI
    DI QUESTA NOBILE TERRA DI S. MICHELE
    FIAMMEGGIANTI DI SANGUE VERMIGLIO
    REDIMITI DI GLORIA IMMORTALE
    ASSUNTI NELLA LEGIONE DEI MARTIRI
    SEMPRE VIVI NEL CUORE
    E NELLA STORIA DELLA NAZIONE
    QUESTA LAPIDE
    A MEMORIA ETERNA
    DELLE GESTA LEGGENDARIE DA LORO COMPIUTE
    IN NOME
    DELLA GIUSTIZIIA DELLA LIBERTA’ DELLA CIVILTA’
    E SEGUITE DAL CROLLO IRREPARABILE
    DELLA MILLENARIA TIRRANIDE
    DELL’IMPERO D’ASBURGO
    CHE OGGI
    RENDE PER SEMPRE
    LE SACRE TERRE PER SECOLI CONTESE
    ALLE ASPIRAZIONI E ALL’AMORE
    DELLA PATRIA
    DAL LORO SUPREMO SACRIFICIO
    FATTA GRANDE
    AL COSPETTO DI TUTTE LE GENTI

    SAN MICHELE SALENTINO XXX XI MCMXIX

  • edmondo:

    Un caro amico , utilissimo critico, mi fa notare le incongruenze rilevabili nel primo periodo del mio “articolo” che immediatamente correggo!
    Assicuro Giuseppe che anche San Michele Salentino con deliberazione di Consiglio Comunale del 27.04.2022 ha conferito la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto ma continuo a non capirne la necessità, il valore.

  • Mimino Ciciriello:

    Se può servire, a conforto della tesi di Edmondo, si riportano le cifre certe che permisero a San Michele Salentino di ottenere la sospirata autonomia (sancita dal R. Decreto 2 ottobre 1928 n. 2524) e risultanti dal censimento del 1° Dicembre 1921: San Michele Salentino popolazione residente 4.065; popolazione presente 4.041.

  • Giuseppe Argentiero:

    Mondino lo scorso novembre tutta Italia ha ricordato, per il centenario della tumulazione all’altare della Patria, il milite ignoto.
    Sono stati fatti tantissimi eventi culturali. Hanno anche fatto un treno museo commemorativo che ha ripercorso il viaggio della salma (che ho visitato nella tappa di Firenze)
    Forse ti è sfuggita questa ricorrenza, e ci sta per carità uno può non notare certe cose.
    La cittadinanza onoraria al milite ignoto é stata una cosa fatta a livello nazionale e siamo uno dei pochissimi comuni che non lo hanno fatto per tempo.
    Io lo segnalai il 4 ottobre. Meglio tardi che mai, ma le cose si potevano fare meglio.
    Se vuoi approfondire l’argomento sull’iniziativa trovi tutto qui (anche la lista dei comuni che hanno concesso la cittadinanza la Cittadinanza onoraria in concomitanza con il centenario) ”

    https://www.movm.it/milite-ignoto-cittadino-ditalia-1921-2021/

  • edmondo:

    In un mondo tutto preso in commemorazioni, giornate, ricorrenze, centenari, ventennali ci può anche stare ricordare ( almeno ogni 100 anni) il Milite Ignoto. La cosa che non capisco è quella di conferire la cittadinanza onoraria a chi è già cittadino di una città per nascita. Ai caduti che non hanno potuto avere una degna sepoltura nel cimitero del comune natio si è riconosciuto il loro sacrificio per la patria con la tumulazione simbolica del militi ignoto sull’altare romano. Io credo poco in questa cittadinanza concessa quasi per inerzia, mentre ritengo più opportuno onorare il loro sacrificio con una stele, un monumento nel cimitero del paese dove non è stato possibile conservarne i resti.

Hockey su prato a San Michele S.no

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