Santo depuratore! (di Edmondo Bellanova)

Negli anni ’70 la Cassa per il Mezzogiorno finanziò la costruzione di un depuratore per gli impianti fognari dei comuni di Carovigno, San Vito dei Normanni e San Michele Salentino.

Oggi, a distanza di circa 35 anni, i comuni di San Vito e San Michele continuano regolarmente a scaricare i liquami in falda e non so se Carovigno utilizzi il depuratore di contrada Bufalaria!

Elencare i nomi d’enti, politici ed amministratori responsabili di questo ritardo è fatica inutile perché non si ha il tempo di capire, determinare e stabilire una situazione che immediatamente altri attori si prodigano per confondere le idee e, conseguentemente, prolungano questo vergognoso balletto di responsabilità.

Ultimo ballerino sulla scena è l’Assessore regionale Fabiano Amati che pur sbandierando decisionismo e determinazione nel voler portare a termine la costruzione di quest’impianto entro marzo 2012, di fatto, allontana la data del collaudo finale e l’entrata in funzione dell’impianto di depurazione.

Ora, dice l’articolo pubblicato sul Quotidiano dell’01.03.2011, sulla questione “decide” la sezione Comunale del SEL di San Vito dei Normanni e Fabiano Amati condivide la proposta di scartare l’opzione delle pompe di sollevamento per una più eco-compatibile realizzazione di collettori a scivolamento.

Solo il 26 gennaio 2011 si erano riuniti, a Bari, tecnici ed amministratori e tutti avevano concordato l’esecuzione del progetto con impianti di sollevamento ed il 26.02.2011 la Passavant (ditta incaricata dell’esecuzione dei lavori) e l’AQP si erano dichiarati disponibili a riprogettare i collettori che avrebbero dovuto portare i liquami da San Vito al depuratore di Bufalaria con l’aiuto di un impianto di sollevamento da costruirsi a San Vito.

Quindi si stravolge tutto il progetto perché i collettori non seguiranno più un percorso stradale, ma attraverseranno terreni privati con il prevedibile contenzioso per gli espropri.

E’ fin troppo facile prevedere che anche questo ripensamento allontana sempre più la data dell’entrata in funzione dell’impianto.

Su questo problema abbiamo avuto la possibilità di valutar e misurare le capacità dei nostri amministratori; ma, ora, se realmente vogliamo finire di inquinare il sottosuolo, non resta che rivolgerci ai…SANTI!

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