IL MIO DIZIONARIO (di Vincenzo Palmisano) – 33^ parte
GINO STRADA
Su “Robinson” dell’11 settembre 2021 Renzo Piano ricorda il suo amico Gino Strada. Trascrivo alcuni passaggi del testo.
“Lui aveva la bussola interna, niente riusciva a fuorviarlo. Aveva questo chiodo fisso, salvare la gente per salvare il mondo. E lo faceva.
Sono un pacifista sedentario. Gino no, lui partiva. Combatteva la guerra dove c’era la guerra, sempre con un bisturi in mano.
L’ossessione di Gino era che la guerra debba essere abolita. Non c’è altro da fare, bisogna abolirla e basta, diceva Gino”.
E’ un racconto da urlo. Che tutti dovrebbero leggere.
AFORISMI
Leggete questi due aforismi. Li ha scritti Achille Bonito Oliva (Abo) sul Venerdì di Repubblica.
L’arte,/se figurativa,/è una faccia /conosciuta.
L’arte, se astratta,/è uno sconosciuto/che bussa alla porta.
Bellissima l’immagine dello sconosciuto che bussa alla porta. Ed è così intrigante e simbolica che vorremmo sapere chi è.
Secondo me, è il tipico turista (culturalmente non attrezzato) che entra in un museo per visitare una mostra d’arte non figurativa, astratta, d’avanguardia, fa il giro delle sale, non capisce un tubo di tutto quello che vede, chiede lumi alla guida, e per la prima volta scopre che anche i buchi e i tagli di Lucio Fontana sono arte.
A me piace immaginare un Bonito Oliva che dalle pagine di Robinson, dove pubblica i suoi illuminanti articoli, dica anche a questo tipo di turista: “Bussate e vi sarà aperto”.
TEMPO
Sfoglio il giornale e mi imbatto nella recensione di un libro. Il titolo dice: ”Impara a fare domani ciò che puoi fare oggi. Elogio del rimandare”.
Leggo il termine elogio, penso di scatto al suo contrario, biasimo, e immediatamente mi ritrovo in classe a scuola con i miei alunni.
L’ora di lezione è finita, ho già assegnato i compiti per casa, sto per uscire dall’aula, ma, prima di andar via, dico ai ragazzi: ” Non dimenticate che il tempo è denaro”. E loro, completando la frase che tante volte hanno sentito, in coro esclamano: ”E chi ha tempo non aspetti tempo”.
Così, divertiti e ridenti, mi dicevano che i compiti li avrebbero fatti nel pomeriggio e non l’indomani.
BREVIARIO
Ieri ho ripreso in mano ” Poeti italiani del Novecento”, volume antologico a cura di Pier Vincenzo Mengaldo, Arnoldo Mondadori Editore 1978, e da subito è ridiventato il mio breviario laico.
Ogni giorno, infatti, mi tiene compagnia e mi aiuta a vincere il caldo atroce di questa estate e a sentirmi altrove, lontano dal covid e da ogni fiamma.
MIRACOLO
Avviene quando i pensieri dello scrittore, invisibili e intangibili, dopo una lunga incubazione, si materializzano, diventano libro e suscitano il piacere di leggerlo e rileggerlo.
Non sempre succede.
SPICCIARSI
Spicciati !, sbrigati!.
C’è chi è inseguito dal tempo e corre, e chi,dal tempo sollecitato, in-du-gia.
Vincenzo Palmisano
—–
Articolo correlato:
[...] IL MIO DIZIONARIO (di Vincenzo Palmisano) – 33^ parte Pubblicato in Arte e cultura, Territorio e tradizione | Tag: memoria, Vincenzo Palmisano [...]