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Un’altra poesia di Orazio Azzarito, questa volta in italiano:

IL CELLULARE (o giù di lì)

DOPO IL CIEL, LA TERRA E IL MARE
CREÒ ADAMO E IL CELLULARE
CHE CI FACCIO CON STO COSO
DISSE ADAMO ASSAI DUBBIOSO

TI SENTIVI MOLTO SOLO
TI HO RISOLTO TUTTO AL VOLO
IL SIGNORE UN PO’ CRUCCIATO
PUOI CHIAMAR TUTTO IL CREATO!

MA SIGNORE QUANTE FUNZIONI!
DAMMI PURE LE ISTRUZIONI
E VA BENE ECCO ANCHE QUELLE
NON MI ROMPERE PIÙ LE PELLE (il signore era educato, non è licenza poetica!)

CHIAMAVA COME UN FORSENNATO
MAI UNA RISPOSTA DAL CREATO
NON HO NESSUNO CON CUI PARLARE
QUALCHE COSA DEVI CREARE

E IL SIGNORE CREÒ EVA
CHE AD ADAMO ASSAI PIACEVA
CON UN ALTRO CELLULARE
NON FINIVA MAI DI PARLARE

LA SIGNORA IMPERTINENTE
CHIAMAVA SPESSO L’ONNIPOTENTE
SOLO UN GIORNO ERA PASSATO
TUTTI AVEVA DISTURBATO

PEGGIO DI UNA PANDEMIA!
E INVENTÒ LA BATTERIA
CHE DOPO UNA SOL CHIAMATA
GIÀ SI ERA SCARICATA

SODDISFATTO ERA ADAMO
AL SIGNOR DISSE TI AMO
ERA CALMO DA DUE ORE
MA EVA TROVA IL CARICATORE

PER LEI ERA UNA GROSSA IMPRESA
QUESTO COSO VÀ NELLA PRESA?
ADAMO LO SPIEGA CON SUCCESSO
FÙ COSÌ CHE NACQUE IL SESSO

REV. 1 ORAZIO 3 FEB. 2021