Figli di un codice inesistente (di Lorenzo Basile)
Ieri sera, pur di sfuggire a Sanremo durante il classico zapping mi sono imbattuto in questa (triste, ma vera) intervista del Sig. Gianluca Nicoletti, giornalista di Radio 24: Gianluca Nicoletti, padre di un figlio autistico: “Scandaloso dividere i disabili per codici per ricevere il vaccino”.
Alla luce di ciò, trovo doveroso riflettere su alcuni punti:
1 – Trovo scandaloso che nel 2021 la disabilità venga suddivisa per codici! E’ come dare una priorità ad un ragazzo down rispetto ad uno autistico o viceversa. Vi sembra logico?
2 – La FISH ONLUS, nella persona del Sig. Vincenzo Falabella (anch’egli disabile), pensate si occupa di ben tre milioni di persone disabili, che pazientemente attendono di sapere quando e dove verranno vaccinati. Ma ad oggi NON LO SANNO. Semplicemente perché i rispettivi codici non compaiono in nessuna lista ASL, di nessuna regione. Vi sembra normale?
I disabili sono notoriamente una categoria fragile, ai sensi della Legge 104/92 art. 3 comma 3 e cioè per i disabili non autosufficienti. E se accade qualcosa a chi li assiste, che fine fanno i disabili? A loro chi ci pensa? Oppure bisogna rivolgersi alla borsa nera, dove il vaccino si compra a 200 euro?
Ascoltando e riflettendo su tutto ciò mi viene da chiedere, ma siamo ancora in un paese civile oppure continuiamo ad essere figli di un codice inesistente?
Lorenzo Basile