SANTA LUCIA (di Maria Grazia Chiese)
Ho passato l’nfanzia e l’adolescenza al trullo e ogni pomeriggio all’imbrunire, si lasciava il trullo e con un secchio d’acqua attinto da mia nonna arrivavamo proprio dove comincia la proprietà, sulla provinciale San Michele Francavilla e innaffiavamo i fiori, o portavamo anche i fiori alla cappella , che si trova sul ciglio della strada.
LA STORIA
Esisteva già una colonna con sopra la Statua di Santa Lucia, era stata costruita dalla mamma di mio nonno , che aveva ricevuto la grazia per uno dei suoi figli, che mentre caricava il fucile vicino al fuoco, con una scintilla uscita dal caminetto era andata a fuoco la polvere da sparo , causando ustioni sul viso del ragazzo, e si temeva per la sua vista, ma tutto si risolse per il meglio, e la famiglia decise di erigere una colonna con la statua della Santa.
Mio nonno Antonio anni dopo edificò la cappella, per grazia ricevuta.
Al trullo ,era annessa una rimessa in pietra. Appena si entrava, sulla sinistra c’era un caminetto dove si cucinava e proprio verso la fine del locale c’era un forno a legna, il pavimento era in ferro battuta, il locale aveva la volta a botte.
Il fuoco si propagò in un istante, il nonno era dentro, l’uscita era unica, non c’erano finestre nella rimessa… da dove arrivavano le fiamme? Dal forno o dalla cucina?
L’aria si era riscaldata, il fumo aveva invaso il locale , la porta di uscita non si vedeva più.
Mentre con le mani in avanti, nel vano tentativo di spostare il fumo, avanzava secondo lui , verso la porta , pensò a Santa Lucia, istintivamente si mise le mani sugli occhi e disse “anche se non abbiamo da mangiare , se riuscirò a vedere ancora , costruirò una cappella votiva”.
Fu così che riuscì a salvarsi e a vedere ancora l’alba e il tramonto.
La cappella esiste ancora , anche se è stata rimaneggiata.
Sotto l’intonaco c’e un affresco con l’immagine di Santa Lucia, purtroppo coperta dall’intonaco. L’affresco era stato fatto da Minguccio lu Pinz e dal suo maestro ( di lui non conosco il nome , ma oltre ad essere un brano ebanista sapeva anche dipingere). Fu poi restaurato da mio zio Cosimo Chiese e poi ancora da me.
Poi mio zio Sante decise di restaurare a modo suo la cappella e copri’ l’affresco con l’intonaco. Compro’ una statua molto costosa della Santa , che chiaramente ci fu’ rubata, perché fino agli anni 90, anche se c’era un cancello in ferro battuto, la cappella era sempre aperta.
La volte a botte è rimasta, ma si può ammirare solo dall’interno, perché l’esterno è stato restaurato con dei Coppi in creta.
Ora la cappella è chiusa, una nuova statua è stata incollata sull’altare, e io me ne occupo. Il giorno di Santa Lucia, si faceva una festa, quando le campagne erano abitate e si accendeva un grande falò.
Attualmente addobbo la cappella con piante decorative come le stelle di Natale.
Maria Grazia Chiese 13/12/2020.