VIRUS E TRASPORTI

Riceviamo da GIANNI ZACCARIA e di seguito pubblichiamo:

Hanno deciso di seppellire un Paese per proteggere un fortino.

Il contagio da coronavirus non avviene nelle scuole ma fuori, a cominciare dal sistema del trasporto pubblico. Hanno speso inutilmente 3 miliardi per i banchi per poi chiudere. Tutto per preservare uno status quo di un sistema consolidato; Un oligopolio, con un giro d’affari di 10-12 miliardi di euro. Il trasporto pubblico di linea (Tpl) in questo momento è il focolaio principale di coronavirus che c’è in Italia”. “In Italia ci sono circa 25mila bus turistici che riempiti al 50% come ha stabilito il Cts possono trasportare 5 milioni di persone. Il Governo dice di aver messo a loro disposizione 300milioni e che le regioni ne hanno spesi 120.

Ma il problema è a monte. A gestire i soldi sono gli stessi di prima, quelli che prendono i 10-12 mld per le aziende del Tpl. Noi quindi chiediamo che le risorse vengano date direttamente alle nostre aziende, non alla lobby trasversale del Trasporto pubblico di linea e domandiamo che ci sia una regia, non che le cose siano ancora gestite a casaccio”.

Parliamo di soldi e di potere. La gente deve sapere. In pochi lo sanno ma il Tpl al 65% è finanziato alla fonte prima ancora di iniziare”. Si parla di cifre da capogiro: “un miliardo e 200 milioni per la sola Lombardia, a cui la regione aggiunge altri 400 milioni solo per coprire il 65% del costo complessivo del servizio. Il restante 35% si paga con la bigliettazione.

E che fa il Governo al domani dal lockdown? Mette sul tavolo 900 milioni con cui va a ristorare il 35% dei mancati incassi da bigliettazione e il vuoto dei pulmann privati in sub-concessione dal pubblico.

Ma la gente deve sapere che l’Atac costa 14 euro a km e che se a noi ne dessero 4 diventeremmo ricchi. Qui parliamo di soldi e di potere”. Le ns associazioni di categoria hanno chiesto a Conte ‘intervento del presidente del Consiglio affinché le aziende del trasporto pubblico non di linea siano riconosciute come aziende danneggiate dal lock down, in quanto attività chiuse; e domandiamo di farci lavorare.

Avevamo proposto di usare ncc e bus turistici a sostegno del trasporto pubblico. Ma la proposta non è mai stata presa in considerazione. Avevamo presentato un progetto che prevedeva tre punti essenziali attraverso cui alleggerire il trasporto pubblico: prenotazioni, incentivi, pulmann in coda. Ed avevamo anche creato un portale dal quale gli utenti potevano fare prenotazioni, ma è morto”. “Perché il portale non è mai stato pubblicizzato come Immuni? Chiudono tutte le attività sicure pur di non toccare il Tpl? Si arrivano a sostenere fesserie come l’accusa che i bus turistici siano mezzi fantasma, non tracciabili e non in grado di entrare nei centri storici? mandano un’intera generazione al macero privandola della scuola in presenza pur di mantenerne lo status quo? Perché i nostri mezzi devono essere pieni al 50% e invece sui loro si può stare in 6 su un metro quadro? Perché sono state abrogate le gite in cui si viaggiava in sicurezza mentre ci si può accalcare sui mezzi pubblici?

29.10.2020

GIANNI ZACCARIA

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