Brindisi in 50 anni è diventata la città più bollente d’Italia (di Michele Macelletti)
Il tema del surriscaldamento globale è diventato di estrema attualità. Se ne parla molto e diffusamente sia a livello scientifico che mediatico. Secondo proiezioni diffuse dalle Nazioni Unite, da qui al 2050, il nostro pianeta non sarà piu’ in grado di sopportare l’aumento medio delle temperature (oltre 1.5°C.) e le condizioni di vita nei grandi centri urbani e pianure subiranno drastici mutamenti.
Poco si parla invece di cio’ che è gia accaduto. Uno studio condotto da “Copernicus” e dallo “European Centre for Medium-Range Weather Forecasts” ha analizzato i cambiamenti climatici avvenuti in 110 province italiane avvenuti dal 1961 ad oggi. La ricerca ha evidenziato come in cinquant’anni, la temperatura media nei comuni della penisola sia aumentata di 2.2 gradi centigradi. Tra queste spicca il dato di Brindisi come la città italiana che ha maggiormente risentito dell’aumento delle temperature in termini percentuali con un aumento di 3.1 gradi!
Questi dati sono stati resi pubblici e rilanciati dal Movimento dei cittadini stopglobalwarming.eu e “Eumans!” di M. Cappato, che da tempo promuove iniziative per lo sviluppo sostenibile a livello europeo, e affinchè si adottino nuove normative Ue sul modello della carbon tax. La proposta su cui si stanno raccogliendo il milione di firme necessarie, prevede di tassare le emissioni di Co2 e incentivare così il risparmio energetico e il ricorso alle fonti rinnovabili. Il testo della proposta di legge alla Comunità europea nasce dall’azione di 27 Premi Nobel e di oltre 5 mila scienziati. Se si raggiungerà l’obiettivo delle firme necessarie in almeno 7 Stati membri, la Commissione europea sarà poi obbligata ad esprimersi.
Non ci resta che sperare nella buona riuscita dell’iniziativa per poter fare un bel…Brindisi!
Michele Macelletti