AMBIENTALISTI IN ERBA (dall’archivio del prof. Vincenzo Palmisano)
Quando in Svezia Greta non era ancora nata, quando l’Amazzonia non bruciava, quando in Puglia l’odiosa xylella non faceva strage dei secolari ulivi, a San Michele Salentino piccoli poeti crescevano e scrivevano versi: sulla natura e dintorni.
Leggiamoli.
VORREI
Vorrei che si piantasse un albero/ per ogni bimbo che nasce, / /vorrei che si chiudessero le industrie inquinanti,/ ma che non ci fossero disoccupati, // voglio che il mondo sia perfetto, / invece è il contrario di ciò / che ho detto.
( ZAIRA LOSAVIO II A )
UN BOSCO BELLO
C’era una volta un bosco bello / con tanti fiori di colore pastello. // Ci vivevano tanti animali, / di cui alcuni veramente rari. // C’era un laghetto fatato / dove gli animali si dissetavano. // C’era il dolce suono del vento, / il cinguettio degli uccelli, / la voce degli animali. // Ora ci sono le industrie, / l’inquinamento e le piogge acide. // Il caro boschetto, / insieme ai suoi abitanti / e al laghetto, / ha fatto le valigie / e si è trasferito. // E’ andato in un dolce mondo, / dove non ci sono né inquinamento / né piogge acide. // E dietro di sé / ha lasciato il deserto.
( ZAIRA LOSAVIO II A )
SE IO FOSSI
Se io fossi Madre Natura / farei sorgere intorno al mio paese / un bosco d’alberi verdeggianti / e ne avrei sempre grande cura. / Se io fossi la madre degli uccelli / poserei i miei nidi su forti ramoscelli. / Se io fossi il padrone del mondo / farei fare ai bambini un girotondo / intorno a migliaia d’alberi fioriti, / insieme vivrebbero felicemente / mentre il vento soffierebbe dolcemente. / Se io fossi il mondo, / sarei grato agli alberi / che mi danno ossigeno puro. / Solo così non mi stancherei di girare / e si potrebbe per sempre respirare. / Ma io sono soltanto io, / e son grato agli alberi / perché l’ossigeno ci danno / e in guerra loro mai stanno.
( ANGELO EPIFANI IIA )
SONO GLI ALBERI COME
Sono gli alberi come isole / riunite in un grande arcipelago, / non come le isole del mondo / che in guerra sono sempre tra loro. // Quell’arcipelago di certo non esisterà più, / perché noi lo distruggiamo, / anche quando mangiamo e persino / quando le fabbriche usiamo. / / Quell’arcipelago dobbiamo salvare / perché la vita ci può donare. // Se noi lo salveremo, / aria pura sempre avremo.
( ANGELO EPIFANI IIA )
HO SOGNATO
Ho sognato un albero / con le braccia levate al cielo. / Mi sembrava che al cielo parlasse, / che chiedesse aiuto perché era stanco. / Stanco delle piogge acide / che lo stavano uccidendo. / Stanco dei veleni che ogni giorno / le sue foglie respiravano. / Il suo era un lamento disperato, / perché senza alberi / non ci sarebbe più l’ossigeno, / senza più ossigeno / non ci sarebbero gli uomini, / e senza gli uomini / la terra sarebbe un deserto. // Di tutto ciò ho avuto paura, / ma per fortuna era solo un sogno, / per fortuna è stato solo un incubo. // L’albero e l’uomo amici saranno, / perché solo insieme vita avranno.
( ANNARITA BARLETTA IIA )
S’IO FACESSI…
S’io facessi il boscaiolo / non taglierei gli alberi / ma li pianterei. / S’io facessi l’amministratore / farei installare dappertutto un depuratore. / S’io facessi l’industriale / smetterei di inquinare l’aria / chiudendo le ciminiere che sporcano. / S’io facessi il contadino / non userei né fertilizzanti né diserbanti, / ma coltiverei come i miei avi. / S’io facessi l’automobilista / smetterei di andare in auto / e userei i miei piedi. / Se io fossi un albero / direi grazie a tutti questi uomini / desiderosi di restituirmi la vita.
( ANNARITA BARLETTA IIA )
C’ERA UNA VOLTA…
C’era una volta un albero / piccolino / che aveva bisogno di spiccare un salto / per superare il cielo inquinato / e raggiungere il sole. // Ma un uomo cattivo / lo uccise con una sega, / e più lui non poté vedere il cielo. // C’era una volta un albero / piccolino.
( PIETRO CASSANO II A )
UN SOGNO
La sera andai a letto. / Dopo un po’ mi addormentai / e sognai che, mentre camminavo / lungo un viale, alzando gli occhi, / vidi volare in cielo tantissimi alberi. / Volavano e gridavano: Non ce la facciamo / più a sopportare la cattiveria dell’uomo! / Mi svegliai spaventata, / mi alzai dal letto, / andai verso la finestra / e vidi che era soltanto un sogno, / un brutto sogno. / In cielo, infatti, c’erano tante stelle, / e tanti alberi sulla terra.
( MARIA ARPINO IIA )
L’ALBERO E LE FOGLIE
Sui campi ad un tratto / soffia la tramontana, / col suo alito / tutte le foglie fa cadere. / Il vento le porta/ via, lontano. / Gli alberi rimangono soli, / senza le loro amiche. / Ma non sono tristi, / perché a primavera torneranno.
( MARIA ARPINO IIA )
UN SOGNO
Sognai una notte in cui / si nascondevano gli alberi / nel sottosuolo, / perché paura avevano / delle piogge acide / che le lor verdi chiome / distruggevano.
( ELIO BARLETTA IIA )
L’IMPORTANZA DELL’ALBERO
Se gli alberi / sul globo terrestre non ci fossero, / di certo soffocato morirebbe l’uomo. / Una cosa importante è l’albero / perché oltre a darci ossigeno, / il suo frutto ci dà. / Sarebbe bello / se ci fossero industrie / che non inquinano l’aria, / così gli alberi / non farebbero più fatica / per darci ossigeno.
( ELIO BARLETTA IIA )
L’ALBERO
Sei come una casa. / Se un uccellino vuol fare il suo nido, / tu gli offri il tuo ramo robusto, / e tra le braccia con cura lo tieni. // Tu che vivi da secoli e secoli, / quante cose hai visto! / Se tu sapessi parlare, / quante cose potresti raccontare! // Tu hai visto il bello e il brutto / nella tua lunga vita, / ma oggi tutti ti vogliono distruggere. // Tu ci fai vivere stagioni stupende, / tu sei il primo ad annunciare / la primavera, / e il primo a parlarci dell’inverno / che viene. // Tu sei solo un albero, ma quante / cose riesci a dare.
( LAURA SEMERARO IIA )
DALL’ALBERO
Dall’albero spuntano i fiori, / dall’albero spuntano i frutti, / dall’albero cadranno le foglie. / Dall’uomo nascono i figli, / Dall’uomo nascono i nipotini, / dall’uomo nascono le generazioni. / Arriva la guerra e l’uomo, / per distruggere, si mette in moto. //Sull’albero c’è l’uccellino / con la madre e il fratellino. / Anche l’uomo ha la famiglia, / ma fa la guerra e la scompiglia.
( MARIA GIOVANNA CARLUCCI IIA )
LA VITA
Nel tronco dell’albero / c’è un grande cuore. / Nel cuore dell’uomo / c’è spesso disprezzo e odio.
( MARIA GIOVANNA CARLUCCI IIA )
NASCERE
L’uomo nasce e muore in guerra. / L’albero nasce e muore in pace. / L’uomo è in compagnia, / l’albero è in allegria.
( MARIA GIOVANNA CARLUCCI IIA )
Vincenzo Palmisano
Un abbraccio al caro Prof. Palmisano, IL PROFESSORE, quello vero, di quelli che non ce ne sono più.
Belli rileggere i tuoi pensieri da bambina… quanta ingenuità… quanta tenerezza… e quanto è cambiato questo mondo. Si è imbruttito. Ma voglio restare ingenua e sperare che c’è ancora speranza.
Un augurio di cuore, ad un grande professore e uomo Vincenzo Palmisano, che ha fatto e scritto la storia del nostro paese, insieme ad una grande donna Caterina Baccaro.
Con questi pochi versi, di questi ragazzini di 2^media 12 anni, ora donne e mamme, possiamo, attraverso Lei professore, vedere la differenza di pensiero e di vita, con gli odierni 12enni impegnati sui social eternamente, nella vita sociale: danza, palestra, pizzerie, feste… finchè va bene.
Greta è venuta fuori ad hoc, prima del Covid 19, ma i figli nostri c’erano anche prima e Zaira continua ad essere, un’ambientalista, ecologista convinta, perfino nell’attenzione ai cosmetici, ma non è un’INFLUENCER, quello che oggi mirano tutti ad essere!
Grazie per avercelo ricordato in un periodo così difficile, l’amore per la sua professione, continua a dimostrarla con questi piccoli flash di ricordi! Grazie Professore!
Anna Abbracciante
Un grazie di cuore, Professore, per questo particolare tuffo nei ricordi di un passato lontano, che e’ sempre molto emozionante reincontrare … Rileggere un proprio scritto del passato e’ come riguardare una vecchia foto che parla … Mi unisco ai ringraziamenti dei tanti sammichelani che negli anni hanno avuto la fortuna di essere suoi alunni, con l’augurio alle nuove generazioni di poter incontrare un Prof che rimanga un punto fermo nella loro formazione scolastica, come Lei e’ stato per me.
Grande professore,ho un ricordo bellissimo.noi e i nostri piccoli versi ma pieni di significato.non avevamo bisogno delle telecamere per apparire.tutto un altro mondo…