IL MIO DIZIONARIO (di Vincenzo Palmisano) – 18^ parte
Maestri
Ho letto una recensione dell’ultimo libro del grande filologo e antichista barese Luciano Canfora dal titolo “Il sovversivo”, il cui protagonista principe è Concetto Marchesi, autore del celebre “ Disegno storico della letteratura latina”.
E ho subito pensato a Gennaro Perrotta, autore dell’altrettanto celebre “Disegno storico della letteratura greca”.
Due maestri che negli anni ’50 del secolo scorso hanno accompagnato e formato generazioni di studenti dei licei classici italiani.
Di entrambi, oltre alla profondità del pensiero, ciò che mi colpiva era lo stile, la scrittura.
Nella prosa di Marchesi, nato a Palermo, c’era, e c’è, il fuoco dell’Etna e lo splendore dei cieli della Sicilia.
In quella di Perrotta, nato a Termoli di Campobasso, c’era, e c’è, l’antica Grecia raccontata con il timbro e il ritmo di un immaginifico e appassionante affabulatore.
Della scrittura raffinata di Perrotta, il mio indimenticabile professore di greco don Peppino Forleo del liceo classico “V. Lilla” di Francavilla Fontana, era innamorato.
Una volta, parlando di lui, disse: - E poi dicono che quelli che vengono dalla montagna, dalla provincia, non sanno scrivere.
Dizionari
Lo scrittore Ernesto Ferrero ha detto alla giornalista Monica Monda che lo intervistava nella sua trasmissione “ Soul” su TV 2000 : “Io leggo i dizionari come romanzi”.
L’affermazione è bellissima, perché la sua maniera di leggere è una sorta di scavo archeologico nella meravigliosa ricchezza delle parole, che porta in superficie le tracce e le origini di una civiltà.
Pimpa
Chi ama e legge i fumetti sa che la cagnolina a pois Pimpa e il suo padrone Armando erano i personaggi più amati dai bambini italiani.
La disegnò 35 anni fa Altan, uno dei nostri più grandi vignettisti. Il cui ottantesimo compleanno viene oggi festeggiato su tutti i giornali.
La Pimpa e Armando arrivarono anche a casa mia sulle pagine del “Corriere dei piccoli”. E le loro storie a colori conquistarono e appassionarono i miei due figli.
Fu quella, per moltissimi bambini che allora ascoltavano rapiti la voce narrante del papà o della mamma, la scintilla che accese il loro amore per la lettura.
Pedibus
Un bus senza motore, allergico alla benzina, che da un po’ di tempo circola in alcuni paesi del Sud.
E’ formato dai bambini delle scuole elementari che ogni mattina escono da casa e, sotto la guida premurosa di un nonno o di uno dei genitori, attraversano a piedi ( pedibus calcandibus ) la città e raggiungono la scuola.
Senza dubbio, un mezzo di trasporto originale, variopinto, vivace, salutare, ecologico, e, soprattutto, risparmioso.
Che però fa riflettere e amareggia se si pensa che il Comune di Bologna ha inviato a casa a tutti i bambini in età scolare il tesserino dell’abbonamento agli autobus della città che gli consentirà di raggiungere la scuola comodamente e gratuitamente.
Bologna: un’altra Italia.
Apoteosi
Alla fine del concerto, un clamoroso, interminabile applauso raggiunse e incendiò il cuore di Uto Ughi.
E ancora oggi quel tributo di lode al grande violinista echeggia nel ricordo di tutti coloro che a “ Fasano Musica”, estasiati, lo ascoltarono.
Metaforico
Spesso mi diceva: quello è così ricco che quando si toglie le scarpe escono soldi.
Vincenzo Palmisano
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