Noterelle di lettura (di Vincenzo Palmisano)
Può una biografia essere anche un romanzo di formazione tra sociologia e antropologia? Non è facile ma possibile, e lo ha dimostrato Luana Giacovelli scrivendo ”About Nuccio”.
Il libro racconta l’infanzia, l’adolescenza, la giovinezza e la maturità di una persona che, con grandi sacrifici, un impegno costante e una tenacia ammirevole, costruisce il proprio futuro e realizza il sogno di diventare, nel campo della gastronomia e della ricettività alberghiera, un imprenditore dalle idee innovative, stimato e apprezzato.
Questa persona è il sanmichelano doc Antonio Argentieri, detto Nuccio.
Nel ripercorrere le tappe della vita di Nuccio l’autrice della biografia inserisce le sue vicende personali e familiari in un contesto più ampio, che travalica i confini locali e ingloba l’intera società pugliese dagli anni del boom economico ad oggi.
Chi legge il libro, perciò, grazie a questo mix palpitante di privato e di pubblico e alla sapienza narrativa della Giacovelli, riesce a vedere come erano i nostri paesi negli anni della rinascita postbellica dell’Italia, quali erano gli usi e costumi di noi pugliesi e come da allora siamo cambiati.
Questo libro ai giovani di oggi, soprattutto a quelli che Michele Serra chiama “gli sdraiati”, dice: leggetemi e capirete l’autentico significato dell’espressione self made man.
Io, da ex giovane, che quei tempi ha vissuto con intensa partecipazione, da padrino di cresima del settantenne Nuccio, gli dico: ad maiora semper e lo abbraccio con tutto il mio affetto e la mia simpatia.
Vincenzo Palmisano
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