LA TARICATA (di Edmondo Bellanova)
Credo poter immedesimarmi nel dolore che ha colpito i famigliari di Lorenzo Caiolo per la tragica scomparsa del loro caro. Partecipo al lutto, ma sono convinto di non poter, in alcun modo, portare sollievo ai loro cuori straziati.
E’ una tragedia, un’enorme fatalità che porta via un uomo che ha dato tanto al suo paese, al territorio, alla sua famiglia.
Mi sono deciso a ricordare quest’uomo, dalle pagine di Midiesis e quindi da “casa” di Maria e Rocco D’urso, quando mi sono imbattuto nel primo albero d’ulivo sradicato a San Michele Salentino, perché, forse, attaccato dalla xylella. Vedere quel tronco smembrato, devastato, oltraggiato mi ha riportato l’immagine dell’incidente di giorni fa e ho trovato similitudine con la tragica fine di Lorenzo Caiolo.
Con lui perdiamo un protagonista della riscoperta delle nostre tradizioni e si è rotta quella “taricata” (radice principale) che tenendoci legati al passato, ancorati alla terra, poteva farci sperare in un domani migliore.
Lorenzo Caiolo e l’ulivo di contrada San Giacomo, sono entrambi vittime di un assurdo destino che non può cancellare il loro valore di testimone della civiltà contadina e di uomo gentile, capace, intraprendente, ricco di entusiasmo e dalla straripante umanità.
Sanmichelesalentino21aprile2018edmondobellanova
Scusa Mondino se mi son permesso di “correggere” il titolo all’articolo con Taricata, anche perché è il nome del gruppo di musica popolare di cui Lorenzo è stato, oltre a presentatore, animatore culturale. Ma credo che tu, Mondino, volevi senz’altro evidenziare anche questo aspetto della vita di mio cognato.
Grazie Mondino.