RIMBORSI? (di Edmondo Bellanova)

Tutta la stampa (importante e qualificata) si affanna a dare notizia di errori nel calcolo della Tari!

L’errore sembra sia quello di calcolare la quota fissa della tassa anche sulle pertinenze delle dell’abitazione.

Dovremmo ringraziare l’accortezza dell’on. Giuseppe Labate (5 stelle) che si è accorto che molti comuni hanno “gonfiato” l’importo dovuto, ma, per la verità già nell’agosto del 2015, Midiesis aveva segnalato (con una lettera aperta al sindaco) questo modo errato di calcolare la tassa; ma nessuno ha riconosciuto dignità alle osservazioni poste e per anni si è continuato a sbagliare.

Il diritto al rimborso sembra acquisito, riconosciuto, dovuto e in rete, ci sono già modelli per la richiesta del rimborso di cui dovrebbe farsi carico lo Stato o il Comune.

Cerco di mettere in chiaro alcuni aspetti della questione:

- La TARI (Tassa Riufi) è la tassa, a totale carico dei cittadini, con la quale l’ente locale copre la spesa per la raccolta, trattamento, trasporto dei rifiuti solidi Urbani; pulizia di piazze e strade, viali, smaltimento di rifiuti ingombranti, ecc.

- Annualmente si determina il costo del servizio con un Piano Economico Finanziario redatto dal Comune sulla base dei dati comunicato dalla Ditta Appaltatrice del Servizio e di quelli in suo possesso. Nel PEF è quantificata: la spesa complessiva; la percentuale di riparto della stessa tra utenze Domestiche (abitazioni) ed utenze non domestiche (artigiani, commercianti, studi professionali, ecc) e le tariffe da applicare alle varie categorie di contribuenti.

- La Giunta Esecutiva approva il PEF, mentre è competenza del Consiglio Comunale adottare il provvedimento ed il Regolamento con le modalità di pagamento della tassa.

Queste le premesse di carattere generale di cui parlo per essermi interessato al tema in tanti anni, senza alcuna intenzione di dimostrare professionalità che non ho. Basta “sfogliare” Midiesis per avere la dimostrazione di quello che dico.

A San Michele Salentino effettivamente le modalità di calcolo sono quelle “gonfiate” denunciate dall’on.Labate, ma dubito che questi rimborsi siano eseguibili.

Come detto prima e assolutamente consolidato nella normativa vigente, oggi, la spesa per il servizio grava unicamente e totalmente sul contribuente e non è previsto alcun intervento da parte di Stato, Regione, Provincia e Comune.

Credo sia possibile un ricalcolo della tassa, dovuta negli ultimi cinque anni, ma l’eventuale rimborso dovrebbe comportare un risarcimento per le abitazioni con pertinenze e un generale ricalcolo,  per tutte le sole utenze domestiche che dovrebbero accollarsi il maggior onere per la riduzione accordata a quelle con  pertinenze, dovendo in ogni caso garantire la copertura di spese già sostenute e liquidate .

La questione sembra oggettivamente complicata e la speranza è che si trovino il tempo e la voglia di mettere ordine in questo campo ed il PEF con il Regolamento siano adottati con la più ampia partecipazione di tutte le categorie sociali. Altro incombente impegno è quello del rinnovo del Contratto d’Appalto dell’ARO 1 Brindisi Ovest e l’occasione è propizia per porre rimedi ai tanti errori ed incongruenze esistenti in quello attuale, scadente il 31.12.2018.

Qualcosa è stata fatta in campagna elettorale, ora bisogna riempire di contenuti le buone intenzioni e l’azione amministrativa.

Sanmichelesalentino14novembre2017edmondobellanova

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Un Commento a “RIMBORSI? (di Edmondo Bellanova)”

  • edmondo:

    Mi fanno notare che erroneamente cito la “quota fissa”della tariffa ma (come correttamente riportato nell’articolo del 2015) bisogna intendere: “quota variabile”:

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