Impegno del Governo sulla questione enfiteusi
Riceviamo da Tonino Chirico e di seguito pubblichiamo:
Un retaggio dell’antica Roma tornato in auge dopo decenni: è l’enfiteusi. Si tratta di un diritto reale di godimento sul fondo di proprietà altrui secondo il quale il titolare…
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Dopo aver ringraziato l’on. Giuseppe Labate per l’impegno dimostrato nel voler porre termine all’annosa questione dell’enfiteusi in terra di Brindisi, volendo concretamente definire in modo chiaro ed inequivocabile i termini del problema, aderendo anche alla richiesta degli onorevoli Ciraci e Matarrelli, mi permetto sottoporre all’attenzione di chi legge la seguente proposta:
-il canone enfiteutico è determinato nel 2% del valore agricolo annualmente individuato dall’Agenzia delle Entrate- Ufficio del Territorio per tipologia di terreno concesso in uso al momento della stipula del primo contratto.
-resta invariato tutto l’assetto normativo e di diritto dell’enfiteusi così come definito dal codice civile.
Nel caso specifico del comune di San Michele Salentino il valore agricolo di un ettaro di incolto produttivo (al 2015) è di euro 1.464 al quale corrisponderebbe un canone enfiteutico annuo pari a euro 29,28 con un valore d’affranco di euro 439,20.
Stessa identica valutazione andrebbe fatta per i terreni sui quali, diventati edificatori, si sono costruiti immobili.
Il governo non dovrebbe adottare alcun provvedimento di legge ma solo con decreto ministeriale definire l’importo aggiornato di un canone contrattualmente definito tra privati nella seconda metà dell’ottocento.
Sanmichelesalentino07novembre2017edmondobellanova