PALERMO E (mesto) RITORNO, di Edmondo Bellanova
Alle 17,30 ci hanno svegliato ed è stato un triste ritorno alla crudeltà della realtà! In quel momento non c’è più stato spazio per i sogni che pure ci avevano accompagnati per tanto tempo e chilometri. Con il calare della sera all’ippodromo di Palermo, tra l’incantevole scenario del monte Pellegrino ed il bellissimo stadio Renzo Barbera, lentamente, si sono accese le luci della pista e spente le speranze dei cinquanta incoscienti, temerari che avevano portato mogli, mariti e figli in una trasferta impossibile da San Michele a Palermo per sostenere Urlo di Poggio, il cavallo che pur con una serie incredibile di vittorie alle spalle, non è riuscito a darci un risultato soddisfacente.
Palermo ci aveva accolto con una giornata bellissima ed è stato veramente piacevole percorrere le sue ordinate strade, con palazzi bellissimi sia nella parte moderna che più vecchia; abbiamo incontrato gente affabile, disponibile e gentile, assaporato i gustosi arancini, le panelle, gli sfincioni e, per i più forti di stomaco, lo straordinario” pani câ meusa”.
Poi, di corsa, con il “101”, siamo tornati all’ippodromo e consumato il “frugale” (si fa per dire!) pasto al seguito e cominciato a scandire il tempo dell’attesa. Alla prima uscita per la sgambatura, dalla tribuna si è elevato un solo grido: Urlo- Urlo ed il cavallo,riconoscendo voci amiche, si è girato per due volte verso di noi quasi a rincuorarci dicendoci: ci sono! Abbiamo subito capito che Cosimo Fiore era veramente preso e concentrato al massimo e forse emozionato; per non turbarlo, dal gruppo, non si è più elevata alcuna voce d’incoraggiamento e sprone ed è stato commovente vedere in quanti, in silenzio, si sono segnati con la croce al momento della partenza della corsa.
Non è bastata la fede incrollabile di Giuseppe, Ivana e Giacchin’ Bellanova; nulla ha potuto l’affetto, il tifo di tutti noi: la corsa non ha avuto storia, Urlo non è riuscito a farsi spazio ed è rimasto, imbottigliato, in fondo al gruppo.
Ma, come dice Ivana nel suo accorato intervento su facebook, noi non smetteremo di sognare ed Urlo saprà come ricompensarci.
(Le foto sono di Cristian Resta di Francavilla Fontana)
Sanmichelesalentino12dicembre2016edmondobellanova
Io devo aspettare i film di Camilleri per godere quei bellissimi scorci e quei saporiti bocconi di Sicilia.
Voi dovete dire grazie a Urlo, ed è già un premio.
Per il podio c’è tempo…