DOMENICA DI SETTEMBRE (di Edmondo Bellanova)

Pietro Leo

La prima domenica di settembre ho trovato piazza Marconi con il cielo tenuto terso dalla gentile tramontana ed un sole ancora caldo, rallegrata da variopinte auto, moto e bici d’epoca in bella mostra.

Prendevamo il caffè seduti al solito tavolino sempre poco protetto dall’ombra dei trasparenti ombrelloni del Bar Centrale quando mi hanno raggiunto delle tristissime notizie.

A Torino è morto Mario Nacci (lu gnurë). Mario, scapestrato amico-notturno-estivo, professore in Piemonte, era e dovrebbe essere la memoria di tanta storia di San Michele Salentino. Per anni, con il suo lapis affilatissimo , il minuscolo notes ed un antiquato registratore, ha raccolto testimonianze di vita, storie, filastrocche, canti, proverbi, credenze, usi e costumi sanmichelani. Ora tutto quel lavoro certosino (un tesoro d’informazioni, per noi!) può correre il rischio d’andare perduto, bruciato, smaltito in chi sa quale discarica. Questo rischio non lo dobbiamo correre e allora  rivolgo a suo figlio Francesco l’accorato invito a non disfarsi di quella documentazione. Spero che anche il Sindaco e l’assessore alla cultura si vogliano unire a questo mio appello nel tentativo di recuperare una documentazione nella quale la cultura sanmichelani affonda le sue radici.

Ieri, invece, dopo ingiuste sofferenze è morto Leo Pietro. Falegname prima e fine restauratore poi. Con lui perdo un amico d’infanzia con il quale ho condiviso i sogni di gioventù con cui credevamo di “combattere il sistema” nel nostalgico ricordo di utopie non più realizzabili, cercando di dare  un senso a parole che oggi non sono quasi più pronunciabili: Patria, Onestà, Onore, Lealtà.

Sanmichelesalentino4settembre2016edmondobellanova

 

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