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Avrei voluto fare un dettagliato resoconto della seduta dell’Assemblea dei Sindaci delle Provincia di Brindisi tenuta oggi (19.07.2016) ma gli interventi sono stati tantissimi e spesso ripetitivi, quindi farò solo delle osservazioni di carattere generale.

Si discuteva dei maggiori costi che i cittadini dovranno sopportare per la decisione della Regione Puglia di trasferire i rifiuti indifferenziati presso i termovalorizzatori emiliani-romagnoli.

Tutti hanno denunciato il malessere che si riscontra nella gente che, a fronte di un servizio quasi sempre scadente, si vede aumentare sistematicamente l’importo della Tari.

Questa è la prima contraddizione/inesattezza: se il servizio è scadente non è di certo imputabile all’ultima decisione della Regione Puglia, ma agli amministratori locali che non sempre sono attenti nel verificare che la ditta appaltatrice assolva ogni suo obbligo contrattuale.

Si lamenta la mancanza di progettualità della Regione Puglia, ma si sottace la responsabilità di quanti hanno avuto in questi anni la prerogativa di organizzare a livello provinciale la raccolta e l’impiantistica per lo smaltimento dei rifiuti. ATO, ARO, OGA, Provincia e Comuni condividono la responsabilità di non aver previsto per tempo il completamento del ciclo di smaltimento dei rifiuti. Pur essendo l’unica provincia pugliese con impianti di compostaggio e biostabilizzazione di proprietà pubblica (Comune di Brindisi) ora scontiamo l’irresponsabile gestione finalmente sottoposta all’interesse dalla magistratura.

Nella discussione ci si è preoccupati della necessità di superare questa fase d’emergenza e porre particolare attenzione a una futura programmazione con innovazioni tecnologiche, recupero, ripristino e costruzione di nuovi impianti ma pochi hanno dimostrato di conoscere la nuova legge sulla “governance dei rifiuti” che a breve il presidente Emiliano sottoporrà all’esame della commissione Ambiente e del Consiglio Regionale con il d.d.l. di modifiche alla legge regionale n°24/2012 approvato dalla Giunta Esecutiva il 14.07.2016. In questo disegno di legge si prevede la competenza specifica dell’Agenzia Unica Regionale all’attuazione del Piano Regionale dei Rifiuti

Sono compiaciuto per l’intervento del nostro assessore all’ecologia Avv. Maristella Menga, che con schiettezza ha stigmatizzato il comportamento della Regione che  “d’imperio” ha imposto ai comuni la sottoscrizione di un contratto-fantasma con la società di gestione degli impianti emiliani; contratto nel quale non sarebbero neanche ben determinati i costi del servizio.

In tanti hanno proposto di chiedere alla Regione una sua partecipazione alla copertura dei maggiori costi ed alcuni addirittura l’esonero dal pagamento dell’ulteriore spesa, mentre i sindaci di San Vito dei Normanni e di Villa Castelli hanno legittimamente osservato che gli otto comuni della provincia di Brindisi che hanno una percentuale di raccolta differenziata superiore al 60/65 % potrebbero essere autorizzati a portare direttamente in discarica l’indifferenziato senza quindi obbligarsi a spedirli in Emilia.

Di questa proposta non c’è traccia nel documento finale comunicato all’assemblea dal segretario generale e dal responsabile provinciale del servizio, mentre come per incanto, è sbucata una non meglio definita disponibilità dei sindaci ad ospitare nel  territorio del proprio comune gli impianti che la Regione deciderà di costruire in attuazione del nuovo piano. Sembra che un comitato di sindaci provvederà a dare stesura definitiva al documento da sottoporre alla Regione nell’incontro programmato a Bari per il 22 p.v .tra il presidente Emiliano ed i Sindaci di tutti i comuni brindisini (è stato suggerito: con fascia tricolore in spalla!) ma sarebbe stato più logico e conveniente discutere e votare una proposta definita in ogni aspetto della questione.

Sanmichelesalentino19luglio2016edmondobellanova

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