No enfiteusi – resoconto dell’incontro svoltosi presso il Municipio di Latiano il 5 febbraio 2016
Riceviamo da Tonino Chirico e di seguito pubblichiamo:
Si è svolto venerdì scorso, 5 febbraio, presso il Municipio di Latiano, un incontro sul problema dell’Enfiteusi che sta interessando sempre più cittadini del brindisino.
Tale iniziativa ha fatto seguito all’assemblea pubblica svoltasi, sempre a Latiano, lo scorso 21 dicembre – alla presenza, tra gli altri, del notaio Michele Errico e del Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Brindisi, Carlo Panzuti – alla quale, a conferma della rilevanza sociale della problematica, parteciparono centinaia di persone.
Venerdì scorso sono intervenuti – oltre al Sindaco di Latiano, Cosimo Maiorano, ed all’Assessore comunale alle Attività Produttive – Agricoltura, Mauro Vitale, veri e propri capifila di questa mobilitazione – il Presidente del Consiglio Comunale di Latiano, Gabriele Argentieri, il Sindaco di Villa Castelli, Vitantonio Caliandro, il Vice – Sindaco di Francavilla Fontana, Concetta Somma, gli Assessori Comunali di Brindisi, Giuseppe De Maria, di San Michele Salentino, Maria Stella Menga, di Torre Santa Susanna, Antonio Epifani, una delegazione del comitato “No enfiteusi”, un rappresentante del meetup “Latiano Cinque Stelle”, Giovanni Guarini.
Purtroppo anche in questa occasione non si è registrata la partecipazione di alcuno dei Parlamentari nazionali, di tutti i gruppi politici, eletti in Puglia, che pure erano stati invitati dagli organizzatori.
Hanno fatto pervenire loro manifestazioni di interesse verso la problematica l’on. Matarrelli Antonio, il sen. Dario Stefano ed i gruppi parlamentari del movimento “Cinque Stelle”.
Al termine dell’incontro è stato sottoscritto un documento d’intenti, che prevede la formulazione di una richiesta di intervento da parte del Prefetto di Brindisi, al quale si provvederà anche a richiedere apposita convocazione a scopo informativo in merito alla situazione determinatasi.
Si è convenuto, inoltre, di consultare l’Ordine degli Avvocati e l’Ordine dei Notai per ottenere una corretta quantificazione dei parametri per la determinazione dei canoni e dell’affrancazione.
Si provvederà anche ad invitare l’Ordine degli Avvocati e l’Ordine dei Notai alla predisposizione – sulla base dell’esperienza professionale ed in considerazione del ricorrere di particolari condizioni storiche, sociali ed economiche – di una proposta di legge per l’abrogazione dell’enfiteusi o per la determinazione di condizioni che allevino il disagio gravante sugli enfiteuti per effetto di un “risveglio”, dopo decenni di silenzio e di disinteresse, dei concedenti, che oggi tornano ad esigere il pagamento dei canoni od a proporre l’affrancazione a condizioni la cui precisa entità, allo stato attuale, vale la pena, comunque, di accertare in sede giudiziale.”
F.to Tonino Chirico
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