Giovanna Semeraro Idv sulla crisi olivicola in provincia di Brindisi

Giovanna Semeraro

Riceviamo da Italia dei Valori Provincia di Brindisi e pubblichiamo:

Giovanna Semeraro dell’Idv provinciale: “Occorre uno sforzo da parte di produttori, distributori, consumatori per cercare di far risollevare un settore che sempre più sta retrocedendo”

La decadenza del settore olivicolo a Cisternino, così come in Provincia di Brindisi e nell’intera regione, è sotto gli occhi di tutti e sta mettendo in grave difficoltà le imprese agricole e le numerose famiglie che vivono in maniera diretta ed indiretta da tale coltura. I prezzi attuali sia delle olive che dell’olio, gli storni che stanno danneggiando intere coltivazioni scoraggiano la raccolta delle olive con gravi ripercussioni sull’occupazione dei lavoratori del settore ed irreparabili danni economici. Questa crisi sta determinando l’abbandono di ampie superfici olivetate, il più delle volte a favore di impianti fotovoltaici, apportando gravi danni per l’ambiente e il paesaggio.

Giovanna Semeraro dell’IDV, ricordando come la Puglia sia una delle maggiori produttrici olivicole della nazione, afferma: “Bisogna frenare gli effetti devastanti di tale crisi e tutelare il settore delle imprese olivicole. Bisognerebbe chiedere un tavolo di crisi per l’olivicoltura, bisognerebbe puntare sull’alta qualità del nostro olio extravergine avviando campagne di sensibilizzazione ed informazione volte a far conoscere la qualità e le peculiarità del nostro prodotto”.

Continua:  “Si potrebbe iniziare ad usare l’olio extravergine locale nelle mense delle nostre scuole, dei nostri ospedali, delle nostre aziende e nei nostri ristoranti. Occorre uno sforzo da parte di tutti (produttori, distributori, consumatori) per cercare di far risollevare un settore che sempre più sta retrocedendo. Sicuramente un passo in avanti è rappresentato dalla scelta fatta dall’Italia di introdurre l’obbligo di indicare il luogo di origine o la provenienza dei prodotti agricoli in etichetta, ma questa politica non è sufficiente se non ci sono adeguati controlli. Sarebbe bene introdurre iniziative che incentivino i giovani ad occuparsi dell’agricoltura sfruttando le più moderne tecnologie, perché in tale settore manca un ricambio generazionale, sia a causa dei guadagni non adeguati e sia perché le politiche a sostegno dell’agricoltura sono minime”.

3 Commenti a “Giovanna Semeraro Idv sulla crisi olivicola in provincia di Brindisi”

  • PA:

    Bellissimo articolo!

  • edmondo:

    Strano che in tutto l’articolo non si faccia cenno alla stesura della nuova PAC ( Politica Agricola Comunitaria) che dal 2014 regolerà un nuovo regime d’aiuto alla produzione dell’olio d’oliva. Altro che “etichette”, “mense” ed “incentivi per i giovani”; stanno decretando la morte dell’olivicoltura.Se l’IdV intende veramente preoccuparsi di questo problema deve studiare approfonditamente l’argomento e sostenere le giuste rivendicazioni dei produttori in tutte le sedi politiche competenti. I produttori d’olio hanno già fatto e fanno il loro dovere, sono i politici che devono darsi una mossa!

  • Ciao a tutti.
    Incomincio col dire per esempio che lo scorso anno ho speso oltre 1000 euro di legna per il riscaldamento, ebbene lo stesso rivenditore di legna mi fece notare un particolare a cui per la verità avevo già pensato, mi disse ” con tanti alberi che hai è strano che vieni a comprare la legna “. E aveva pienamente ragione, anche ammesso che i prezzi delle olive continuino ad andare a 15 euro (come vanno ora, e già in confronto agli altri anni è un buon prezzo) dovrei raccogliere almeno 60-70 quintali di olive (ma levando le spese varie c’è ne vorrebbero molti ma molti di più, e poi da dove li prendo tante olive) per poter comprare lo stesso quantitativo di legna che ho comprato lo scorso anno.
    Allora sono arrivato alla conclusione che mi conviene di più economicamente (e anche di salute) armarmi di motosega e andare a ricavare legna dai miei ulivi invece di stare a sfacchinare per mesi nella terra, stare a combattere con operai, spese di preparazione, ecc. ecc., per poi alla fine detratte tutte le varie spese trovarmi con nemmeno la meta dei soldi che mi servono per comprarmi la legna. Mi sono stancato di prendere soldi dalla mia pensione e metterli sulla terra.
    Questa è la mia risposta a tutte le chiacchiere e promesse da marinaio che ci propinano.
    E poi questo è un argomento già trattato, http://carolemico.myblog.it/archive/2009/12/03/io-e-la-mia-terra.html

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