Di precisazioni, note, ricavi, repliche e contro-repliche (di Nando De Vitis)

Il lettore che si imbattesse nell’articolo di pag. 3 de “Il Comune Informa” (luglio-agosto 2015), a firma dell’assessore Maria Stella Menga, avrebbe non poche difficoltà a comprendere la necessità di queste “Precisazioni sui proventi derivanti dal riciclo”.

Anche perché, in realtà, trattasi del copia&incolla di un articolo già apparso sul sito del comune, in data 7 luglio 2015, col titolo “Proventi derivanti dal riciclo. Nota dell’assessore “.

Tra l’uno e l’altro, quindi, un mese intero.

A monte, del primo articolo, alcuni post/commenti pubblicati sul sito Midiesis in cui si chiedevano delucidazioni circa il rapporto vendita/ricavi dei rifiuti riciclabili.

Richiesta e relativi commenti che erano stati giudicati, dall’assessora, come atti ad “alzare polveroni” (e se si parte dal presupposto – sbagliato -  che dietro ci sia un retropensiero, è facile, e finanche comprensibile, cedere all’idea della polemica montata ad arte), da cui la nota, della stessa, del 7 luglio scorso.

Alla quale erano seguiti, ovviamente, ulteriori commenti sino al consiglio comunale del 28 luglio quando l’assessore Menga spiegava, con dovizia di particolari, l’intera vicenda Monteco. Partendo dalla clausola contrattuale sottoscritta dalla passata Amministrazione ed ereditata, obtorto collo, da quella attuale, passando alle controversie legali tra l’ARO e la Monteco ed arrivando agli importi TARI del 2015.

Tanto era sembrata esaustiva la ricostruzione che, da più parti, redazione midiesis compresa, erano pervenuti consensi per il modo circostanziato e chiaro con cui era stata rendicontata una situazione non poco ingarbugliata. Discorso chiuso.

Perché allora questa esigenza di copiare e incollare lo stesso articolo riproponendolo un mese dopo?

Col difetto che, oltre ad essere decontestualizzato, non rende conto, nel modo più assoluto, degli apprezzamenti generali per l’intervento chiarificatore che, come già detto, erano seguiti al Consiglio Comunale.

Una precisazione, quella pubblicata su “Il comune informa”, quantomeno mutilata, perché mancano il “prima” e il “dopo”.

Anche perché se il sito midiesis lo si ignora come piattaforma per interloquire, scegliendo di comunicare solo tramite il sito comunale e “Il comune informa”, non si capisce poi perché alcuni post/commenti che appaiono sullo stesso sito diventino, invece, a volte, motivo per note e precisazioni. Però altrove.

Tanto è errata l’idea che il sito (il cui Amministratore, è il caso di ribadirlo, è Rocco che firma i suoi interventi con “midiesis”) sia una sorta di “cellula” operante “per-non-si-sa-quale-finalità”, che, caro assessore Menga, il giorno successivo al nostro scambio di battute avuto mentre lei usciva dalla Pinacoteca, ho cercato di contattarla telefonicamente più volte per chiarire che c’era stato un malinteso, perché molto probabilmente in quel “botta e risposta” ci riferivamo a due commenti diversi, tant’è vero, le avrei fatto notare, che io stesso ho scritto più volte che certi interventi (quelli di Fernando D’Urso, giusto per non sottrarmi alle mie convinzioni) sanno di campagna elettorale già avviata.

Tanto è errata l’idea di cui sopra, che nel corso degli anni persone di varia “estrazione politica”, vuoi per una ragione, vuoi per un’altra, hanno espresso chiaramente di non volere avere niente a che fare con il sito perché, secondo loro, “tendenzioso”. E valgano due esempi, per tutti; giusto per far capire quanto fosse (e sia) “tendenzioso”: l’allora sindaco (di centro-destra) Torroni e l’allora, come ora, consigliere (di centro-sinistra) Ciracì.

Con una tempestività e una sincronia di tempi, nemmeno si fossero messi d’accordo, che a noi (della redazione) facevano sorridere, tanto era anomala la situazione.

Due personaggi politici (con il secondo, il consigliere, che addirittura minacciava di intraprendere azioni legali contro l’amministratore) in pieno e fattivo scontro politico tra di loro che, contemporaneamente, accusavano il sito di essere di parte. Di quell’”altra” parte, ovviamente.

Tanto è errata l’idea di cui sopra, che a me personalmente, di spirito anarchico per natura e rompicoglioni per vocazione, non frega assolutamente nulla se ad amministrare San Michele Sal.no c’è/ci sarà il centro-destra o il centro-sinistra.

Però no; voi dovete dare un’etichetta a tutti i costi, perché (discorso generale) siete i primi ad averla.

Perché poi bisogna fare i salti mortali (tutti, da destra a sinistra, nuovi e vecchi) per giustificare, a se stessi, come sia possibile transitare da una parte all’altra allestendo minestroni indigesti, in prossimità delle elezioni, e presentarsi agli elettori a chiedere il voto, quando magari la volta precedente si è passati a bussare a quella stessa porta con una coalizione diversa da quella di oggi.

E le prossime amministrative promettono bene, in questo senso. Con prevedibili rimpasti che nemmeno i migliori cuochi dalle più sfrenate fantasie e con “mine vaganti” che possono accasarsi ovunque, perché alla fine è solo una questione numerica: tizio porta 100 voti, caio 150, sempronio 200. Alè, è fatta.

Intanto, un articolo di noi poveri stronzi indispettisce. E’ di sinistra per alcuni, di destra per altri, da “Testimoni di Geova” (come disse un politico nostrano) per altri ancora.

Mai sfiorato il dubbio (per quanto difficile ammetterlo) che chi è libero da fastidio?

Midiesis è libero.

Ci sono un amministratore responsabile (Rocco), un componente di redazione (il sottoscritto) e un collaboratore (Mondino).

Tre persone che non hanno stipulato nessun patto, trovatesi per caso e così diverse per trascorsi, retroterra culturale e “convincimenti” che manco con la riffa di San Gimignano si poteva fare di meglio, o di peggio.

Tutti (assumendosene la responsabilità) possono scrivere liberamente; e possono farlo trattando qualsiasi argomento, dalle orecchiette con le cime di rape alla fusione fredda, con tutto ciò che c’è in mezzo.

Il resto è fuffa. Fatevene una ragione.

nando de vitis

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