Il medico di famiglia (di Michele Salonna)

Nel sistema sanitario nazionale il medico di famiglia o medico di fiducia è una figura importante e fondamentale, perché, a differenza dello specialista,  cura la salute dei suoi pazienti nel complesso, conosce ed educa i suoi assistiti alla salute e garantisce l’assistenza nell’intervento sanitario fuori dall’ospedale. In pratica, riportando una definizione del sindacato dei medici, il suo compito è ”prendere il paziente per mano e accompagnarlo sulla strada d’accesso al servizio sanitario”. È lui che ha le competenze per poter capire i disturbi e definire il modo in cui vanno affrontati: se possono essere risolti in ambulatorio o se è necessario iniziare un percorso diagnostico-terapeutico attraverso il ricorso a specialisti o a indagini.

Per questo viene indicato anche come “medico di fiducia”, infatti è il cittadino ad  indicare colui il quale si occuperà della sua salute, scegliendolo in una lista di medici disponibili.  Sarà  sempre il cittadino che quando decide di cambiarlo deve solo comunicarlo alla ASL di residenza, e procedere alla scelta di un altro medico che comunque abbia meno di 1.500 pazienti.

Ma quali sono i compiti che deve assolvere nei confronti dei pazienti? Quali sono le cose che possiamo chiedergli e a cui deve dare risposta? Quali sono le attività del nostro medico di famiglia?

1) La prima sicuramente è ospitarci nel suo ambulatorio cioè fare la visita ambulatoriale che viene eseguita presso lo studio del medico, aperto per 5 giorni alla settimana, con un orario, affisso nella sala di attesa, strutturato tra la mattina e il pomeriggio (almeno due). Inoltre dovrebbe fare altre due cose che non tutti eseguono, cioè l’orario dovrebbe essere stabilito in relazione al numero degli assistiti in modo che ci fosse  un tempo medio di attesa non superiore ai 30 minuti e dovrebbe  differenziare l’orario dedicato agli informatori scientifici da quello dell’attività ambulatoriale.

2) Il medico di base è anche tenuto a rilasciare certificazioni ai propri assistiti, alcuni gratuiti tra cui il certificato          di malattia per i lavoratori dipendenti; il certificato di riammissione alla scuola dell’obbligo, alla scuola materna, all’asilo nido e alle scuole secondarie superiori; il certificato di idoneità allo svolgimento di attività sportive scolastiche, cioè non agonistiche. Sono invece a pagamento i certificati che sono richiesti a scopo di prevenzione o per altri fini, ma che non sono obbligatori per legge. Tra questi: il certificato di buona salute; i certificati per le assicurazioni; i certificati di guarigione degli addetti alle industrie alimentari; le richieste di invalidità; i certificati per attività ricreative, ginniche o ludico-sportive non scolastiche; i certificati di idoneità allo svolgimento di attività sportive agonistiche. Il costo indicativo di questi certificati è fissato dalle singole Asl.

3) La visita a domicilio viene effettuata nel caso in cui le condizioni del paziente siano tali da impedirgli di recarsi allo studio del medico. Quando la richiesta perviene entro le ore 10, deve essere eseguita nel corso della stessa giornata. Quando invece la richiesta perviene dopo le ore 10, deve essere effettuata entro le 12 del giorno successivo. Quando la chiamata riveste carattere di urgenza, deve essere effettuata nel più breve tempo possibile. Il sabato o nei giorni prefestivi il medico non è tenuto a svolgere attività ambulatoriale, ma deve eseguire le visite domiciliari richieste entro le ore 10 dello stesso giorno e quelle non effettuate, richieste dopo le ore 10 del giorno precedente; può accompagnare il suo assistito in ospedale e seguire le fasi di degenza e di dimissione; deve tenere costantemente aggiornata la scheda sanitaria intestata a ciascun paziente.

4) Prestazioni per le quali non dobbiamo corrispondere nessuna parcella, sono: visita medica generale, ambulatoriale e domiciliare; prescrizione di farmaci; richiesta di visite specialistiche, proposte di ricovero ospedaliero; accesso presso gli ambienti di ricovero dell’assistito, prima medicazione (cioè quella eseguita su una ferita non precedentemente medicata); sutura di ferita superficiale e successive medicazioni, rimozione punti di sutura e medicazioni; tamponamento nasale anteriore; lavanda gastrica; fleboclisi unica e solo in caso di urgenza.

5) Prestazioni per le quali è necessario corrispondere un onorario:
Le prestazioni che non sono classificabili come obblighi del medico di medicina generale possono essere comunque erogate dal medico nei confronti dei propri assistiti, ma dovranno essere retribuite poiché rientrano nell’ambito della libera professione. Inoltre se ci rivolgiamo al nostro medico al di fuori degli orari previsti per la sua reperibilità, è necessario pagare la visita e se ci si rivolge ad un medico di base diverso dal proprio, si è tenuti a corrispondere € 15 circa per una visita ambulatoriale e € 25 circa per una visita a domicilio.

6) Quando il medico di famiglia va in vacanza, l’assistenza di base è garantita da un “sostituto” nominato dal nostro stesso medico che continuerà ad assisterci con le stesse modalità a cui siamo abituati. Se si dimora in una città diversa da quella di residenza, per un periodo che va da un minimo di tre mesi ad un massimo di un anno, è possibile ottenere l’assegnazione temporanea del medico di base e, alla fine del periodo, rinnovare la richiesta.

Per svolgere il proprio lavoro percepisce, per ciascun paziente, una quota fissa di 40,50 euro l’anno (salvo aggiornamenti di cui non sono in possesso), e una variabile in base all’anzianità, che va da 6 a 14 euro.

Michele Salonna

Un Commento a “Il medico di famiglia (di Michele Salonna)”

  • midiesis:

    Considerando che alle ore 20,00 di ogni giorno feriale e tutti i festivi è disponibile la Guardia Medica presso l’Ufficio Sanitario, fino a che ora del pomeriggio si può chiamare il proprio medico di famiglia per le urgenze? E se non risponde al telefono cosa bisogna fare?

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