Chiara Nisi: parole… come respiro

 Abbiamo conosciuto Chiara Nisi in ambito musicale, con le prime manifestazioni dell’Associazione Movimento Circolare, ma la sua vena artistica va ben al di la della musica.
Dopo aver apprezzato, in altre occasione, i suoi componimenti abbiamo chiesto a Chiara di condividere con noi il “suo mondo interiore” che con parole, come respiro, scrive.
Iniziamo questo “viaggio” con la pubblicazione della prima, appunto “Respira”.

Respira
 
Certe volte accade
che la mente piange
venera fantasmi
sputati dalla coscienza.
Oppure accade
che la mente compone
melodie nude
sensuali all’occhio
morbide al gusto.
E poi ricama
segreti ansiosi.
Vibra.
Inconscia respira
e si assopisce.
E poi accade
che la mente
muore.
Sinuosa all’occhio
amara al gusto.
Viaggia la mente
nel suo cosmo
estemporaneo.
Violenta e rapida
respira.
 
Chiara Nisi

10 Commenti a “Chiara Nisi: parole… come respiro”

  • Stefania Nigro:

    Interessante. Dato che abbiamo la fortuna di avere l’autrice nei paraggi posso chiedere cosa ha voluto esprimere con la frase…”e poi la mente muore”? Comunque brava, per pubblicare poesie ci vuole coraggio, cosa che io non ho, vero Rocco? :)

  • Chiara:

    Rocco ha tirato fuori il mio coraggio, perchè ho sempre tenuto per me quello che scrivo. Come sfogo e un po’ come rifugio.
    La mente qui muore, muore soffocata dai pensieri.

    Ps: non ti conosco, ma a quali paraggi ti riferisci, San michele o Bologna?

  • midiesis:

    Perché ci vuole coraggio? coraggio di cosa?
    Ci vuole coraggio a sopprimere (metaforicamente) l’umanità, la persona; ci vuole coraggio a strisciare, prostrarsi per il potere, vendersi a discapito della giustizia e del prossimo.
    Un pensiero, una metafora, un soffio di vita o di dolore, una speranza, un grido, non è detto che siano riferibili alla sfera personale di chi scrive. Non credi, Stefa?

  • Certo che ci vuole coraggio, oggi come oggi ci vuole coraggio in tutto, e che coraggio.
    Anche per vivere ci vuole tanto coraggio. Ma di contro morire sarebbe la peggior forma possibile di vigliaccheria per un essere umano.
    I miei complimenti a Chiara Nisi, certo ci vuole anche coraggio per publicare le proprie poesie (perciò idee), è come mettere a nudo la propria anima, condividere le proprie idee e pensieri con gli altri, perchè no anche questa è una forma di coraggio.

  • Stefania Nigro:

    Grazie del chiarimento Chiara. No, no…parlavo di paraggi metaforici. Sinceramente speravo in un’altra emozione. Trovo che in questo modo svilisci il resto della poesia, dopotutto cosa ti rimane se, da vivo, la mente muore?
    Ma la mia non è una critica, sia ben chiaro, solo che non mi riconosco in questo passaggio.
    Per quanto riguarda Rocco, invece, io scrivo solo su quello che sento e vivo e mi importa così poco “della gente” che non sopporto le critiche di chi non mi conosce. Perciò evito e mi concentro solo su chi mi vuole bene, ma quel bene elettivo che è per pochi…un incontro di anime e respiri, dove anche i silenzi urlano. Per concludere amo le emozioni che provengono non dal cuore, ma dalla mente che muove il cuore…dunque la mente, per me, non muore mai.
    Un abbraccio a entrambi.

  • midiesis:

    Per una maggiore comprensione di quanto detto fin d’ora: abbiamo conosciuto ed apprezzato le doti notevoli di Stefania (vedasi i due suoi racconti brevi pubblicati su midiesis.it) fino a scoprirne anche la “poetica”. Più volte sollecitata a condividere con noi questa sua dote, non accetta per i motivi, che non condivido, già espressi.
    Al di la della critica, ho imparato che rapportandomi con nuove persone ci si arricchisce sempre.

  • Bad Seed:

    - “ci vuole coraggio a strisciare, prostrarsi per il potere, vendersi a discapito della giustizia e del prossimo.”

    (prendo alla lettera quel hai scritto)

    Hai tracciato il profilo di gente come Maurizio Belpietro, Sandro Bondi, La Russa, Sgarbi, Fitto, Minzolini, Sallusti, il poliziotto stronzo de “Il miglio verde”… non serve coraggio, basta essere ripugnanti e servili.

    Leccare il cul* e fingere, altro che audacia.

    P.S.: l’ultimo sabato del mese faccio il moralizzatore.

  • Chiara:

    Stefania la morte per me è metaforica qui, è sinonimo di mente debole e spossata a causa dei pensieri e poi penso che molte interpretazioni nascano da spunti diversi e da diversi modi di recepire le parole, così come le emozioni. Ognuno si ritrova e si riconosce a modo suo nelle parole dunque. E’ libertà la poesia, è libertà di espressione a ed anche di recezione.
    Carolemico, sei profondo nel tuo commento. Ci sarebbe tanto da dire sul vero coraggio, io per prima ne ho ben poco nella vita. Non si finisce mai di sperimentare.
    Un saluto a tutti

  • nicola:

    Respira é un dipinto misterioso dove ognuno vede quel che immagina. Io vedo un passerotto prigioniero in gabbia timoroso di spiccare il volo nel mondo oltre le sbarre.
    Comunque al di là dell’interpretazione individuale resta il fantastico messaggio che la poesia semina.
    Viaggia la mente nel suo cosmo, non é forse un allusione alle nostre incertezze della vita quotidiana!
    Continua nel tuo lavoro, complimenti.
    nicola

  • Chiara:

    Mi rende felice vedere che ognuno trova un po’ di sé in queste parole. Nicola il viaggio della mente è certamente un’allusione alle insicurezze e alle prigioni emozionali della vita, un po’ come la prigione del tuo passero :) . Trovare la libertà e la vera apertura al mondo sarebbe la più grande conquista morale. Grazie per i tuoi complimenti, anche la tua interpretazione è degna di riflessione. Quindi grazie a te per esser riuscito a scorgere qualcosa “tra le righe”. Andare oltre non è facile. :)
    Chiara

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