Arriva la stangata Ecotassa anche per il Comune di San Michele Salentino così come riportato nella determina del Servizio Gestione Rifiuti e Bonifica della Regione Puglia inviata a tutte le Amministrazioni.
Sono quattro i Comuni brindisini che dovranno pagare il massimo di Ecotassa e cioè 25,82 euro a tonnellata: Carovigno, Cellino San Marco, Cisternino e Torchiarolo. A seguire San Donaci, S. Pietro Vernotico e San Vito dei Normanni con 15 euro; Brindisi con 11,25 euro; San Michele Salentino e Oria con 10,17 euro; Villa Castelli con 10 euro; Francavilla Fontana con 7,50 euro; Ceglie Messapica, Ostuni, Torre S. Susanna e Mesagne con 6.97; Fasano e San Pancrazio Salentino con 5,17 euro; Erchie e Latiano con 5 euro.
Nello stesso atto regionale si informa che l’aliquota massima di pagamento Ecotassa sarà inflitta, nel 2015, a quei Comuni che non raggiungeranno la percentuale minima del 40%. Per il 2014, invece, a legge regionale del 30 dicembre 2013 aveva fissato, per il pagamenrto del conguaglio 2014, il doppio criterio del raggiungimento del 65% di raccolta differenziata entro il 28 febbraio successivo oppurei Comuni dovevano dimostrare di aver registrato il + 5 per cento rispetto alla media del periodo settembre 2012- agosto 2013.
Di seguito riportiamo le percentuali della raccolta differenziata degli ultimi 4 anni a San Michele Salentino:
2014 – 66,429 %
2013 – 61,334 %
2012 – 48,337 %
2011 – 57,683 %
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DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SERVIZIO CICLO DEI RIFIUTI E BONIFICA 15 gennaio 2015, n. 18
Mondino, si può quantificare quanto dovrebbe pagare il Comune di San Michele Salentino? E di conseguenza, l’ecotassa sarà “riversata” nella prossima bolletta della spazzatura a carico dei cittadini sammichelani?
Be, io vorrei dire una cosa: fino a qualche anno fa eravamo il primo paese riciclone, ora ci affibbiano l’eco tassa. Qualcuno dovrebbe spiegare.
Mi dispiace deludere Rocco D’Urso nella sua certezza che io sarei stato in grado di rispondere con certezza alle sue domande.
Anche le cose più semplici, in campo amministrativo, diventano le più complesse possibili e sembra che le istituzioni si divertano ad usare un linguaggio incomprensibile per i “non addetti ai lavori”.
Basta soffermarsi alla normativa citata dal Dirigente Servizio Ciclo dei Rifiuti e Bonifica n° 18 del 15.01.2015 per perdersi in riferimenti normativi statali e regionali.
Allora non ci resta che soffermarci ai dati di semplice lettura e, aiutandoci con il prospetto allegato, possiamo trarre alcune considerazioni:
1- Chi meno ricicla meno paga!Il comune di Brindisi con una percentuale di differenziata del 32,27% pagherà una tassa pari a 0,1125 euro per kg di rifiuto indifferenziato prodotto nel 2014, mentre San Michele pagherà quasi la stessa cifra (euro 0,1017) pur avendo avuto una raccolta differenziata del 66,43%.
2- Ma quanto attendibili sono i dati regionali relativi alla raccolta rifiuti? Sembra che i più “sporcaccioni” siano gli abitanti di Carovigno, Fasano, Torchiarolo con una produzione media mensile procapite di 47,99-47,88-51,81 kg di rifiuti; mentre veramente virtuosi sarebbero quelli di Villa Castelli (27,33) San Vito dei Nor. (29,07) San Michele Sal (29,96).
Avendo la quantità di rifiuto indifferenziato prodotto nel 2014 e l’importo dell’ecotassa (vediTabella) una semplice moltiplicazione darà l’importo da versare.
Più complicato risulta prevedere la modalità con la quale il cittadino dovrà farsi carico della tassa.
I sanmichelani dovranno (dovrebbero) sborsare 76.608,576 euro per il 2014, ma sembra difficile rideterminare i ruoli TARI/2014 e credo che l’ecotassa 2014 si sommerà a quella prevista per il 2015 in 0,0517 euro/kg. Si è perso, invece, per strada il premio di 50.000 euro avuto da San Michele come premialità per la percentuale di raccolta di rifiuto differenziato del 2013 (credo!)
Quella somma si sarebbe potuto utilizzare a finanziamento di questa ecotassa… ma nei bilanci comunali …si è persa!
Sanmichelesalentino26gennaio2015edmondobellanova
Allora dobbiamo sempre pagare. Rassegnamoci.