Piante (di Edmondo Bellanova)

Aiuto! Sapete dirmi il nome di questa pianta, fotografata in contrada Natalicchio?

7 Commenti a “Piante (di Edmondo Bellanova)”

  • Michela:

    Ciao Edmondo,
    Questa pianta si chiama volgarmente “le palle del papa”,cercando su internet, il vero nome è Asclepias fruticosa.
    Asclepias fruticosa (Gomphocarpus fruticosus L.) è specie cespugliosa sempreverde, originaria dell’Africa meridionale, perenne nei climi a temperature invernali miti, annuale altrove. Introdotta nel Mediterraneo nel XVIII secolo per essere utilizzata come possibile pianta sostitutiva del cotone, è poi sfuggita al controllo e si è facilmente spontaneizzata trovando ambiente ideale nelle regioni costiere, in aree sabbiose ed incolte, ai margini delle strade. Come curiosità botanica la specie è coltivata in qualche giardino, non tanto per l’aspetto della pianta che si presenta come un anonimo arbusto a rami sottili, ondeggianti al vento, con foglie allungate, opposte, verde pallido e neanche per i fiori, tipici delle Asclepiadaceae (oggi Apocynaceae secondo la classificazione APG), di colore bianco giallastro, riuniti in ombrella rade, portati sui nodi terminali dei rami; il motivo estetico che fa coltivare la specie sta nei frutti che, al di là della denominazione botanica che li definisce follicoli cioè capsule rotondeggianti ricoperte di setole spinose con dentro semi portati da fili sericei, sembrano, per i bambini che li vogliono raccogliere, grandi palle di colore verde chiaro, leggere come lanterne cinesi e con, all’esterno, peli ruvidi; per questo la pianta è comunemente chiamata: “baloon plant” ma anche “palle di Caracas”, “palle del vescovo” o “palle del papa”.

  • edmondo:

    Non speravo in una risposta così pronta e competente! Ora, mi auguro di poter contare sulla tua collaborazione in un prossimo futuro! Grazie!

  • lillino balestra:

    Asclepias fruticosa (Gomphocarpus fruticosus L.) è specie cespugliosa sempreverde, originaria dell’Africa meridionale, perenne nei climi a temperature invernali miti, annuale altrove. Introdotta nel Mediterraneo nel XVIII secolo per essere utilizzata come possibile pianta sostitutiva del cotone, è poi sfuggita al controllo e si è facilmente spontaneizzata trovando ambiente ideale nelle regioni costiere, in aree sabbiose ed incolte, ai margini delle strade. Come curiosità botanica la specie è coltivata in qualche giardino, non tanto per l’aspetto della pianta che si presenta come un anonimo arbusto a rami sottili, ondeggianti al vento, con foglie allungate, opposte, verde pallido e neanche per i fiori, tipici delle Asclepiadaceae (oggi Apocynaceae secondo la classificazione APG), di colore bianco giallastro, riuniti in ombrella rade, portati sui nodi terminali dei rami; il motivo estetico che fa coltivare la specie sta nei frutti che, al di là della denominazione botanica che li definisce follicoli cioè capsule rotondeggianti

  • pinopele':

    per me sono palle invecchiate

  • edmondo:

    Ringrazio anche Lillino, pur annotando che la sua descrizione è meno “petata” di quella di Michela!

  • edmondo:

    Sarà stato a causa dello scirocco, della crisi politico/economica, delle ruberie di Roma, dei punti persi con il Sassuolo, degli storni, ma le mie “palle del papa“ sono scoppiate e i loro semi, ora liberi, svolazzano per attecchire ovunque.

    Preparate un angolino di terra buona. Due palle nuove servono a tutti!

  • Luigi Calò:

    Mondino,per i punti persi con il Sassuolo non te ne crucciare che è andata anche bene,molto bene… (un punto “di rigore”,per altro involontario e molto dubbio,è da considerarsi un bicchiere mezzo pieno…).Le tue foto sono bellissime!Ciao!

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