Tagga tagga hey! (Prospettive VS Maria Caliandro)

Nell'era della turboinformazione ci si esprime con le tags

TAGS: i saltimbanco hanno la pellaccia dura, chi non muore si rivede (purtroppo?), The Return, Prospettive, 0.2, pagina 4, circolo PD di San Michele Salentino, la cupola (a.k.a: Segretario+Esecutivo), La diffida, il PD è nostro e guai a chi lo tocca, “tu fatti i caz*i tuoi”, Promemoria: sostituire caz*i con loghi, “tu fatti i loghi tuoi, capito??”, minkia l’asilo, Marì: non ti curar di loro ma guarda e passa, Giovanni Muciaccia, Art Attack, eureka!, idee, i nuovi loghi:

Glossari(n)o

Un tag è una parola chiave o un termine associato a un informazione (un’immagine, una mappa geografica, un post, un video clip …), che descrive l’oggetto rendendo possibile la classificazione e la ricerca di informazioni basata su parole chiave. I tag sono generalmente scelti in base a criteri informali e personalmente dagli autori/creatori dell’oggetto dell’indicizzazione. Tuttavia i tag possono anche essere usati in modo improprio (alla cazzo di cane in poche parole), ovvero fornire indicazioni riguardo all’opinione che qualcuno ha di un’opera e quindi essere correlati al consumatore del contenuto e non al contenuto in sé. Niente di traumatico comunque, potete farvene tranquillamete una ragione.

7 Commenti a “Tagga tagga hey! (Prospettive VS Maria Caliandro)”

  • midiesis:

    Divertente questo “giochetto” sui loghi.
    Ma parlando seriamente e rivolgendomi a Maria: le proprie idee e le comunicazioni/informazioni possono circolare anche senza loghi…

  • michele salonna:

    Quando si aderisce ad un partito politico, solitamente si è spinti per l’ adesione ad un progetto politico, per la condivisione di un modello sociale ed economico che tale partito propone. Certamente non per la grafica del logo o per le potenzialità di “attrazione politica” che tale simbolo suscita (sono finiti i tempi dello scudo crociato e della falce e martello).
    Maria Caliandro e molti del “suo” gruppo hanno aderito al PD perchè credevano ed ancora credono nella spinta riformista e progressista di questo partito, con tutti i difetti ed i limiti che questo partito può avere a livello locale e nazionale. Per tale motivo Maria, ed altri vicino a lei, si sono tesserati e candidati nelle varie competizioni interne al partito.Anche per questo motivo si decise di presentarsi in Consiglio comunale come aderenti al PD e Maria fu eletta, all’ unanimita’ dai 5 consiglieri comunali di opposizione, CAPOGRUPPO del PD. Dopo le elezioni provinciali due consiglieri non la riconobbero come loro Capogruppo ed iniziò la diatriba sul simbolo. Lo stesso giornale, oggetto di diffida, è stato pubblicato, in un momento di assoluta assenza di qualsiasi voce dell’ opposizione, come Capogruppo del PD per informare circa le iniziative politiche- amministrative e le battaglie che venivano sollevate in Consiglio comunale e nel paese. Credo che non vi sia in nessun numero un attacco ad altri componenti locali del PD o la presunzione di parlare in nome della sezione del PD.
    Però il comitato dei garanti del PD (tra i cui componenti vi e’ uno dei due consiglieri locali del PD che non riconoscono Maria come capogruppo) usando una procedura insolita (avviso tramite e-mail e non con raccomandata)ha emesso questa diffida, prontamente impugnata presso le sedi competenti.
    Pertanto è sbagliato ed ingiusto far passare tutta questa situazione come una lotta per un “logo”. Personalmente ritengo che un partito non può essere di proprietà di nessuno e neanche può essere condizionato dalle aspettative di un singolo soggetto. Tra un anno e mezzo ci saranno le amministrative e bisogna mettere in campo tutte le forze per cambiare il ns paese, pieno di lavori pubblici ma povero per quanto riguarda la Qualità della vita , della democrazia e dei rapporti umani.
    Michele Salonna

  • rocco:

    Michele, forse non hai colto la sottigliezza che c’è nello scherzare sul logo. Sappiamo benissimo quali sono i problemi all’interno.

  • michele salonna:

    Il mio intervento è dovuto ad un sfogo per una situazione assurda ed ingiusta, a mio modo di vedere.
    La partecipazione alla vita politica ed amministrativa
    a livello comunale è, non solo un diritto, ma un DOVERE di ogni cittadino.Non si tratta di decidere le politiche economiche nazionali, ma contribuire a gestire con onestà ed equilibrio la comunità dove si vive. Purtroppo la politica, come oggi viene intesa e praticata, ha presupposti ed obiettivi diversi che variano dall’ ambizione personale, alla voglia di denaro, ecc. Questo comporta che vi sia un livellamento verso il basso del ceto politico e l’ affermazione del motto “tutti sono uguali”.
    In questo quadro la presenza di Maria Caliandro, credo che sia un valore aggiunto al centrosinistra locale e per il Ns comune in generale, ma il modo in cui è stata accolta non è stato molto generoso.Infatti oltre alla normale e prevedibile avversione dello schieramento di centro destra ha dovuto combattere con una parte del centro-sinistra.In questa situazione la via più facile sarebbe stata quella di tirarsi fuori dalla mischia ed aspettare il momento più propizio e magari lo schieramento politico più “conveniente” e vincente, oppure il partito politico più “di moda”. Invece, senza fare tutti questi calcoli, si è riconosciuto in un partito politico e nonostante tutto è rimasta in quel partito.Il risultato e’ stato un fuoco concentrico su di lei dalla maggioranza e da una parte dell’opposizione.Però credo che Maria non mollerà e farà prevalere la passione politica sulla razionalità e la convenienza (è più salutare stare a casa), questo a prescindere dai loghi, dalle diffide e dai giornali
    Questo anche perchè NON è sola e vi è un gruppo che tenacemente la sostiene e la incoraggia.
    Michele Salonna

  • devina:

    Caro Michele,
    nell’intervista fatta a Maria Caliandro era venuto fuori questo problema della “solitudine” presunto o reale che sia.
    Magari la nostra impressione nel considerarla sola era ed è esagerato, ma sinceramente questo gruppo che, come dici, “tenacemente la sostiene e la incoraggia” è poco visibilie.
    E inoltre mi chiedo: possibile che un gruppo così’ agguerrito (e, immagino, di sicuro composto da gente con una certa esperienza) si fa prendere in contropiede in modo tale sino, addirittura, ad arrivare alla diffida?
    ndv

  • midiesis:

    …aggiungo due cose al post di Nando:
    - come risulta dal sito del PD prov. di Brindisi, nella Direzione Provinciale, come componente rappresentante di San Michele Salentino vi è proprio Michele Salonna, il che fa supporre una presenza importante all’interno del PD. Presenza che non ha saputo supportare le istanze di Maria Caliandro e del suo gruppo, di cui Michele fa parte?
    - come mai il gruppo di Maria Caliandro non ha colto l’occasione del congresso di sezione, svoltosi nelle settimane scorse, per poter dare il proprio contributo e legittimare una presenza formale nel PD?

  • michele salonna:

    Ponete una serie di domande che meritano una risposta.
    In ordine alla diffida, bisogna sottolineare come la stessa non ha solo sorpreso il sottoscritto, ma anche molte altre persone, tra cui lo stesso segretario provinciale. Infatti la diffida è stata emessa dal comitato dei garanti che è un organo diverso ed indipendente dal direttivo provinciale e non e’ neanche indirizzata al direttivo o al segretario provinciale; Inutile sottolineare come la stessa presenta varie “anomalie” politiche e giuridiche che sono state prontamente rilevate e comunicate a chi di dovere e per le quali aspettiamo, con fiducia, l’esito. Qindi non diamo tanta importanza a questa diffida.
    Per quanto riguarda il mio ruolo nel direttivo provinciale, capirete che non sia facile rappresentare una realtà oggettivamente divisa. Sto valutando l’opportunità di dimettermi, perchè non voglio essere un problema od un peso, nè, tantomeno, fregiarmi di un titolo o incarico, senza esercitarlo.
    Per quanto riguarda il gruppo, posso anticipare che in settimana saranno prese delle iniziative visibile, poichè si è perso molto tempo in questa diatriba interna.
    NOn voglio parlare, invece, del congresso cittadino, perchè in questo momento bisogna impegnarsi ad unire e costruire un’alleanza forte per poter battere un centrodestra al 60%.
    Michele Salonna

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