TARI per finire! (di Edmondo Bellanova)
Finalmente ci sono! Terminata una lunga e faticosa ricerca tra i siti ufficiali dei comuni e quello del Ministero dell’Economia e Finanze ora sono in grado di pubblicare alcune tabelle riassuntive dell’applicazione della Tari/2014 nei 20 comuni della Provincia di Brindisi.
Premetto che le aliquote sono “al lordo” non tengono conto cioè delle detrazioni ed esenzioni deliberate dai vari comuni per l’intuibile difficoltà di valutare e riportare in tabella una svariata casistica di situazioni eterogenee. Specialmente per le utenze domestiche una comparazione è praticamente impossibile per la varietà delle situazioni previste nelle delibere. Per questo riporto solo tabelle riferite alla Tari per le utenze non domestiche.
Nella tabella “A” riporto, per ogni categoria d’utenza non domestica, la tariffa media provinciale con l’indicazione del comune con la tariffa più altra e di quello con la più bassa. I dati integrali di tutti i comuni della provincia di Brindisi sono, invece, trascritti nella tabella “B” nella quale è rilevabile anche l’aliquota media per i 9 comuni componenti l’ARO Brindisi Ovest (evidenziati con asterisco).
Lascio ai volenterosi e coraggiosi lettori la formulazione d’osservazioni e valutazioni ma credo utile aggiungere alcuni dati:
Per determinazione l’incidenza del servizio rifiuti tra le utenze domestiche e non domestiche sembra che i comuni abbiano valutato con criteri molto diversi se Brindisi considera i costi relativi alle utenze non domestiche incidenti per il 50,35% sul costo totale del servizio rifiuti, Carovigno il 37%, Francavilla= 35%, Fasano= 33% Mesagne =32%; mentre Erchie è al 10%, Torchiarolo al 10,92%, San Vito dei N.= 12,29%,Villa Castelli =15%.
Queste percentuali incidono direttamente sulle aliquote e, quindi, si giustificano gli importi più alti mediamente riscontrati per i Comuni di Brindisi e Francavilla e quelli più bassi di San Vito dei N.
Non giustificabili sono anche le differenze riscontrabili tra i 9 comuni componenti l’ARO Brindisi Ovest che hanno lo stesso gestore del servizio e con gli stessi costi contrattuali.
Sembrano superflue le aliquote indicate da alcuni comuni per utenze non esistenti nel loro territorio: vedi il caso degli stabilimenti balneari a San Michele e Cisternino; gli ospedali a Torchiarolo e Villa Castelli; i musei a Carovigno ed Erchie e così di seguito.
Vorrei tornare, per finire sulle riduzioni, esclusioni ed agevolazioni che sono tante e che andrebbero conosciute dai contribuenti. Per la verità, da questo sito, ho più volte auspicato una corretta informazione da parte dei Comuni, magari con la pubblicazione di un vademecum, ma in assenza di questa operazione di “trasparenza” invito tutti a consultare i vari regolamenti comunali per l’applicazione della Tari rintracciabili sul sito del M.E.F.-Dipartimento delle Finanze-Fiscalità locale.
sanmichelesalentino24novembre2014edmondobellanova